La Taranto onesta

Post N° 77


La città delle morti biancheDuemilasette fiammelle accese per ricordare le vittime del lavoro. Il movimento “La città che vogliamo” ha organizzato quest’anno la manifestazione cittadina in onore dei caduti sui luoghi di lavoro e Taranto, come noto, detiene il primato negativo in quanto ad infortuni e incidenti spesso mortali. Negli ultimi tre anni, purtroppo, lo stabilimento siderurgico dell’Ilva ha registrato una spaventosa “contabilità” tra morti e feriti. Un problema che resta drammatico anche oggi, nonostante negli scorsi mesi sia stata firmata l’intesa tra il gruppo industriale di Emilio Riva, la Regione e i sindacati per un programma pluriennale di investimenti che potenzino la sicurezza sul luogo di lavoro.Scenario surreale Scenario surreale quello in piazza Maria Immacolata: silenzio, lucine di speranza accese e un lungo applauso per ricordare i tanti Mario, Paolo, Michele, Angelo, tutti vittime di un fenomeno che in Italia continua a far registrare numeri da emergenza sociale. A guidare il corteo Gianni Liviano, candidato sindaco del movimento, che ha ricordato l’urgenza e la necessità di una rigida applicazione delle norme di sicurezza sui posti di lavoro, dall’Ilva ai cantieri edili. Perché non c’è un luogo più sicuro di un altro: basta una piccola distrazione o la dimenticanza di indossare il casco sul ponteggio per “lasciarci le penne”.