La Taranto onesta

Post N° 82


Cara Taranto,Il tempo di Pasqua è il tempo del passaggio. E' il tempo delpassaggio dalla morte, che i credenti ricordano il Venerdi' Santo,alla vita, che invece viene celebrata la domenica di Pasqua. IlVangelo ci narra che nel giorno di Pasqua le donne, giuntenell'orto, videro il macigno rimosso dal sepolcro. Loro cercavano unuomo morto di nome Gesu', ma nello stesso luogo capirono che inveceaveva vinto la vita, che quell'uomo era risorto, che il macigno erastato rotolato, che tutto era cambiato.Cara Taranto, città amata, ma Tu quando cambierai ? Quando smetteraiil vestito del qualunquismo e dell'ignavia, e indosserai invece ipanni buoni dell'onestà intellettuale e della partecipazione? Quandodeciderai che è giunto il momento di osare cambiamenti reali,piuttosto che addormentarti ancora, nazzicandoti come i perdoni alsuono delle marce funebri? Quando deciderai di uscire fuori daglischemi di cui sei prigioniera, per lasciarti invadere dentro dalfascino della speranza di percorsi nuovi, visto che quelli vecchistanno sancendo ufficialmente la Tua morte?A me pare cara Taranto che all'alba di questa ennesima campagnaelettorale poco sia cambiato. Mi pare che il Venerdi' Santodecretato dal dissesto poco ci abbia insegnato. Ascolto che esprimiparole di condanna nei confronti di chi Ti ha amministrato negliultimi anni . Ne hai ben donde! Ma credimi, non serve a nulla se poinon sei capace di mutare il tuo approccio alla politica. Non parlodi Voi poveretti, che per fame vendete i vostri voti, né di quelliche li acquistano, comprando con i voti anche la vostra dignità.Questi ultimi sono troppo meschini e non capirebbero. Ce l' ho conVoi imprenditori, quando avete difficoltà a cercare legalità esviluppo e che continuate a cercare favori e finanziate le campagneelettorali in attesa di qualcosa in cambio. Ce l' ho con Te stampa,quando sei intrisa di retorica e latiti nelle analisi serie. Ce l'hocon Voi uomini della cultura, quando per eccesso di prudenza nonlanciate spunti di novità e di cambiamento. Ce l'ho con Te politica,anche di centro sinistra, quando non hai il coraggio di rompere conil passato e proponi ipotesi di assoluta continuità con il passato,o punti su icone con la faccia per bene da gestire come burattiniad ogni piè sospinto. Ce l'ho con me che credo ancora di potercambiare questa città da uomo libero e che ora mi stò lamentandoperfino il giorno di Pasqua.Coraggio, non c'è delusione che possa attenuare l `esplosionedell'annuncio: "Le cose vecchie sono passate: ecco ne sono nate dinuove". Cambiare è possibile per tutti.Auguri città amata .