dentro e fuori di me

io non ho mai fatto moralismo sulle questioni inquiete. E' una scelta quella di lasciarsi andare trasportati verso il nulla. Sono le sirene i desideri irrequieti che gettano ombre nel pensiero. La morbosità è solo la ragnatela dove il moscerino resta intrappolato. Però queste cose non si spiegano. Si vivono. Ognuno a suo modo. Ognuno ha i suoi inferni e i suoi paradisi. Perchè c'è una cosa che si chiama SCELTA che agisce prima di tutto. E poi io ho piacere di dialogare con chiunque ha una sua profondità, cerca a suo modo, affronta la propria Verità. Che può essere menzogna per chi guarda ma questo non è importante. L'importante è sempre quello che fai tu, senti per te, che porti il peso di quello che dici e fai. Ma nel rispetto, ovviamente. Quelli che ingannano e non rispettono e come dici tu "mentono a sè stessi perchè abituati a farlo con gli altri" sono persone che bisogna picchiare. Non nel senso fisico oppure non solo. E poi io amo la didassica anche se sono confusa e mi piace cercare di capire anche se non capisco mai una cyppa di niente. Bacyllo.

hai perfettamente ragione. la vita è fatta da mille scelte nelle queli non centra sempre la morale, la saggezza, ma la passione, in senso lato. Cioè noi usciamo fuori al naturale, leggendo il filo rosso che lega le nostre scelte, i percorsi. La menzogna invece il la intendo relativamente al fatto di non sapere guardare dentro noi stessi e allora facciamo le "scelte degli altri", le impariamo a memoria e poi crediamo di averle fatte noi. In fondo è sempre meglio spararsi da solo che essere ammazzati dagli altri. E' forte ma è quello che penso e non so se desidero, anche. Grazie Ily

scusa il post che ho scritto nel commento.

fai quello che vuoi, è ok

Ily