Post n°89 pubblicato il 21 Dicembre 2009 da vantheman
Bill, scrivo lettere ai morti, a pittori, a musicisti, alle loro vite contorte. A te, che immagino sempre curvo sul pianoforte. Alle tue mille mani, che erano due.
Bill, quando le braccia crollano sotto il peso degli affanni, un pianista assume droghe pesanti. Ma i tuoi dischi rimangono per sempre. Vendono, invece, orribili poesie da Feltrinelli,
Post n°84 pubblicato il 15 Gennaio 2008 da vantheman
Mi è arrivata una email, da una sconosciuta.
"Ieri era domenica. Ero sola. Anche un po' triste. Ti ho letto fino alle nove di sera. Mi hai fatto compagnia..."
Perché non sei uscita? Perché non hai chiamato un'amica e sei uscita, invece di rincorrere le mie malinconie?
La più bella poesia la scrive sempre il sole, che disegna strane figure con le ombre. Oppure la luna, che stende sulla terra un morbido tappeto di luce.
Mi ha fatto piacere la tua missiva elettronica, non lo nego, non voglio essere un ipocrita. Ma ti ripeto, perché non sei uscita? C'era una bella luna, ieri notte, e strade illuminate, per andare chissà dove. Ma andare. Neanche pioveva. Faceva freddo, ma, per questo, hanno inventato i cappotti.
Io sono soltanto un illustre sconosciuto, che si diletta con le parole. E potrei anche non esistere. Le mie mani sono da te lontanissime, quelle mani che fanno da ponte tra il mio cuore e la tastiera.
La prossima volta, esci e vai incontro ad una mano amica.
Comunque, grazie. E lo sai che ti dico? In realtà, a me non piace affatto scrivere. E odio farmi precedere dalle mie parole.
Post n°75 pubblicato il 23 Settembre 2007 da vantheman
E’ successo un fatto, Peppi’.
Ascoltavo, sdraiato al buio sul letto, "Tommy" degli Who. Improvvisamente, mi è venuta una tale voglia di "Settembre", che mi sono alzato ed ho acceso la luce, ho cominciato a frugare spasmodicamente tra i miei dischi.
Ma chissà dove ti ho messo, Peppi’, e chi se lo ricorda!
"Tra qualche giorno finirà l’estate,
e sulla spiaggia niente resterà,
le ore passate saranno un ricordo
che noi porteremo lontano io e te"
Vero, sulla spiaggia niente resterà. Tranne qualche bottiglia di plastica.
Ma dove cazzo ti ho ficcato! Eri in un cd masterizzato ed io i dischi masterizzati li metto sempre dietro i libri. Sarai mica finito dietro a Kant?
No, no, impossibile. Infatti, non sei lì.
"L’estate se ne andrà insieme al sole,
l’amore se ne è andato già con lei,
le prime gocce baciano la sabbia
e stanno già bagnando gli occhi miei"
L’estate se n’è bella che andata, Peppi’. E’ venuto l’autunno. Ma oggi al sole si stava bene. Anzi, faceva caldo. Ed il raccordo anulare era un inferno, come sempre. Sono stato all’Università e la Direttrice del corso non mi mollava più.
Ed io, invece, volevo tornarmene a casa, e mettere il disco degli Who.
Poi, pensavo anche al traffico del ritorno. Volevo tornarmene a casa il più presto possibile.
"Settembre poi verrà ma senza sole,
e forse un altro amore nascerà,
Settembre poi verrà, ma non ti troverà
e piangeranno solo gli occhi miei"
Settembre poi verrà sì. Tra un anno, Peppi’! E, tra un anno, beato chi tiene un occhio!
Comunque, quando ti trovo, ci facciamo un bel pianterello, insieme, io e te. Altro che solo gli occhi tuoi! Pure i miei.
E, poi, settembre è il mese mio. Sono nato a settembre. E mi commuove sempre. Ci grufolo dentro, come un maiale, in quei colori che sanno di disincanto.
Peppi’, sto pensando che... che è proprio una bella cosa la musica!
Vabbé, mo’ me so’ scucciato e cerca’! Metto "Un sorriso gratis", di Gino Paoli.
Scusami, Peppi’ se non ti ho trovato.
(a Peppino Gagliardi)
PS: ho messo "come le viole", perché neanche un cazzo di video di "settembre" ho trovato
Post n°71 pubblicato il 14 Settembre 2007 da vantheman
Suona ancora mesta la canzone della sera,
per quell'uomo che di giorno fa il barista,
poi, la notte, è un viveur da quattro soldi in una festa;
per la donna che tradisce ed è tradita, che si sveste,
che abbandona i tacchi troppo alti e che si strucca;
per un vecchio che quando piscia sbaglia ormai la mira.
Suona ancora mesta la canzone della sera,
per la ragazza andata un giorno via dall'Albania,
e, cazzo, come piove! Sta piovendo a dirotto in Italia,
ed anche oggi la giornata è finita.
Pulcinella è già pronto a calare la maschera sul viso,
prima di fare il suo ingresso in scena.
Post n°68 pubblicato il 30 Agosto 2007 da vantheman
Fin dall'infanzia scrutai la vita, per carpirne i segreti.
Disegnai aerei senza cielo, su grandi fogli bianchi,
ed uomini piatti morenti in battaglia, schizzi di sangue,
uccelli di tutte le forme, di colore nero o variopinti.
Osservai le nuvole, le formiche, le piante, i verdi ramarri,
cercai di resuscitare con strane pratiche cadaveri di gatti.
Immaginai l'amore in un uomo ed una donna abbracciati,
nei gorghi di un fiume vidi la fine di sogni andati via per sempre.
La mia strada è arrivata fino a qui, oggi, a quest'ora della notte.
Sono seduto e penso a quello che mi è successo in tutti questi anni,
a quei pochi mari che ho visto, alle persone, allo stupore, ai disincanti.
Ma ancora misteriosi usci davanti a me si spalancano, se chiudo gli occhi.
E non guardo più indietro
(sottofondo musicale:"Don't look back", Van Morrison, dalla colonna sonora del film "Nuovo cinema Paradiso)
Inviato da: nicoletta17
il 11/03/2009 alle 22:00
Inviato da: nicoletta17
il 03/01/2009 alle 23:26
Inviato da: nicoletta17
il 25/01/2008 alle 22:23
Inviato da: lucrezya62
il 16/01/2008 alle 09:40
Inviato da: regalami1fiore
il 02/10/2007 alle 22:31