Creato da vantheman il 19/05/2007
e tu non lo sopporti
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C'è una luce
Post n°56 pubblicato il 17 Luglio 2007 da vantheman
"There's a light that never goes out..." (The Smiths") Se invece di ascoltare i Fairport Convention in cuffia avessi studiato! Però mi è rimasto "Full House", in vinile, dei Fairport, e qualche giga nella testa. Avevo anche un nastro degli America. Gli America erano un soffio di prateria che portava dritto a J. J. Cale. Mi piace la musica dinoccolata di J. J. . Mi piace quando canta "L. A. is a depressing place". C’è un andirivieni di bisonti della strada, che attraversano gli Stati Uniti ed arrivano nelle città, e piccoli e fumosi locali di periferia, nella sua musica. Se penso a New York, penso a Lou Reed, e mi rendo conto che un bel giorno arriva, volenti o nolenti, la maturità. Se prendete Lou Reed di oggi e lo confrontate con quello della copertina di "Rock and roll animal", non c’entra più niente con il travestito di allora che sputava sulla gente. Ecco, mi piacerebbe emulare, quando scrivo, la musica di Lou Reed. E’ essenziale, senza fronzoli. Sa essere dura ed anche dolce. E’ urlata, ma il più delle volte parlata. Ho fatto giri e giri intorno al mondo, con la musica. A Lisbona chiesi ad una vecchia signora che gestiva un emporio per turisti di consigliarmi un nastro di musica portoghese, che non fosse la solita Dulce Pontes o Amalia Rodriguez, che già conoscevo. Senza esitare mi disse di prendere Joao Afonso, "il professore". Il nastro l’ho consumato, ma sopravvivono due cd del professore nella mia discoteca. Era nato a Coimbra, una bella cittadina universitaria, ed occupa ancora una posizione di qualche rilievo nel cuore dei portoghesi. "Tommy" degli Who è l’ideale per sdraiarsi sul letto con tutte le scarpe e guardare il soffitto. E’ un gran bel disco, come "Close to the edge" degli Yes. Quanta musica! Jackson Browne, Bob Dylan, The Band, i Rolling Stones, Eric Burdon & The Animals, i Weather Report, Jaco Pastorius morto accoppato, Marvin Gaye morto ammazzato per mano paterna perché si vestiva da donna, Mink De Ville, Etta James, George Benson, Mose Allison, i Talking Heads, i Clash, Billy Bragg che veniva sempre a suonare al centro sociale "Forte Prenestino", Brian Eno, Jean Luc Ponty, Jean Michelle Jarre, Elvis Costello, Taj Mahal, Manu Dibango, e poi i cubani, ed i cileni, gli argentini, gli afroamericani. Quanta musica! Tutti i giorni musica. E quando mi sento miserabile metto gli Smiths, "Heaven knows I’m miserable now". E quando ho le catene, Buddy Guy. E quando resuscito, Joe Cocker. E quando ho bisogno di un’amica lontana, Carole King. E quando sembra inverno, Nick Cave. E quando soffia un vento caldo, Paco De Lucia. E sempre mi salva la musica. E quando finisce la musica spengo la luce ed ascolto il silenzio. Ma non è mai silenzio totale nella mia testa. E’ soltanto un’altra musica. C’è una luce che non va mai via, mai via... |
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il 11/03/2009 alle 22:00
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