La pattumiera

Dalla parte dei tori


 “Eppure senza toreare la vita non è vita” afferma Josè Tomàs, moderno Manolete, attendendo che le ferite infertegli dalle corna del toro guariscano perfettamente per ricominciare i suoi flessuosi passi di danza davanti ai bovini. Come si vede bene nel video di Youtube se la lotta fosse stata pari (nessuno soccorre i tori quando sono in difficoltà) il toreador avrebbe avuto l'addome bucato e se non fossero intervenuti quattro uomini a distrarre il toro, adesso il grande matador sarebbe sulla stampa, ma con le immagini del volto listate a lutto. Non preoccupatevi se sul video compare la scritta che certe immagini potrebbero turbare animi sensibili. Personalmente, quando un torero viene incornato, non mi turbo affatto. Sicuramente per “Hatero”, il toro di oltre cinque quintali che alla fine si è trovato la spada infissa nel midollo spinale, la vita avrebbe potuto continuare senza toreare, oppure finire con un colpo secco e la trasformazione in bistecche. Sempre meglio che lo strazio del sangue che cola per le ferite dei picadores, sempre meglio che sentire le urla e le risate mentre le forze vengono meno, sempre meglio che sentire gli applausi mentre la vista si annebbia, sempre meglio una morte dignitosa piuttosto che fare lo zimbello in un’arena assetata di sangue. Io sto con i tori.