Creato da amareliberamente1969 il 12/11/2008

Facciamoci belle!

Quando il cuore non dimentica un amico nel suo cammino ne troverà mille, pronti a sorreggerlo nel momento del bisogno.. ma se un cuore dimentica,nella tempesta rimarrà solo,e invano sarà il suo richiamo..ma ,anche in quel momento il vero amico arriverà a tendergli la mano .. serena giornata..Hengel

 

 

Depilazione definitiva

Post n°92 pubblicato il 04 Maggio 2009 da amareliberamente1969
 

Depilazione definitiva

E' il sogno di ogni donna, quello di eliminare in maniera definitiva i fastidiosi peli dal corpo. Oggi il campo dell'estetica ha fatto progressi, ed esistono tecniche di eliminazione definitiva dei peli. Quindi possiamo dire basta a cerette dolorose, creme depilatorie e al pratico ma sconsigliabile rasoio, e assicurarci un corpo liscio e perfetto per sempre. Vediamo come.

 


 Le tecniche di depilazione definitiva

Siete stanche dei metodi "tradizionali" di depilazione che, oltre ad essere dolorosi, durano poco? Esistono tecniche di depilazione definitiva, certo, ma attente a rivolgervi alle persone competenti se volete ottenere risultati efficaci senza spendere troppo. Potrebbe essere utile, prima di effettuare un intervento di depilazione definitiva, sapere quali sono le caratteristiche della nostra pelle, e quindi anche dei peli.

A questo proposito vi consiglio di consultare il sito www.depilazione.it, sul quale potete effettuare un "test depilatorio", che vi indicherà anche quali potrebbero essere i risultati di una depilazione definitiva sul vostro tipo di pelle. Sul sito trovate informazioni sul metodo di depilazione con il "laser Alessandrite". Si tratta di un raggio di luce laser che penetra in modo assolutamente indolore nella pelle. Non provoca alcun danno all'epidermide, in quanto ad essere colpiti dal laser sono soltanto i follicoli piliferi superficiali. Il principio alla base di questo metodo è quello della "selettività termocinetica".

Poi c'è la tecnica dell'elettrocoagulazione, che viene agisce attraverso un termocoagulatore, un apparecchio la cui funzionalità differisce a seconda di quanto dura il passaggio di corrente, la lunghezza dell'onda, la potenza e l'intensità dell'impulso. Tempo fa era diffusa la tecnica dell'elettrolisi, che sfruttava la corrente galvanica. Nel 1948 fu brevettata un'apparecchiatura che univa sia l'alta frequenza che la corrente galvanica, e questo assicurava risultati soddisfacenti. Si parlava di depilazione "blend".

Come funziona la tecnica dell'elettrocoagulazione? L'elettrodo (o ago) viene inserito fino a toccare la radice del pelo. Attraverso l'erogazione degli impulsi questo ago distrugge il pelo. Il trattamento è definitivo quando elimina del tutto le cellule all'interno del bulbo pilifero e l'area chiamata "bulge", dove risiedono le cellule staminali. In genere l'elettrocoagulazione viene usata in sinergia con la tecnica di fotoepilazione, per assicurare risultati migliori anche nei casi più difficili.

Gli esiti di una tecnica di depilazione definitiva possono variare in base ad una serie di elementi: concentrazione eccessiva di melanina, abbronzatura, disfunzioni ormonali, ecc.

I pro e i contro dell'elettrocoagulazione

Tenendo sempre conto delle singole caratteristiche personali, questo tipo di depilazione risolve definitivamente il problema dei peli nella maggior parte dei casi. L'elettrocoagulazione funziona soprattutto nelle zone del corpo meno estese (collo, addome, basette, labbra, mento, seno). Quali possono essere i "contro" di questo tipo di trattamento? Innanzitutto le sedute hanno una durata variabile, che dipende dalla zona del corpo da trattare, dalla consistenza e quantità dei peli (possono durare anche 20 minuti ciascuna). Inoltre il trattamento può risultare doloroso ( e questo dipende anche dalla sensibilità della singola persona), e in alcuni casi possono formarsi sulla pelle piccole cicatrici.

Il trattamento non va effettuato se avete qualche infezione (anche minima) sulla pelle, o eventuali dermatosi. Non si consiglia l'elettrocoagulazione durante la gravidanza. Il costo dipende dalla durata della seduta e dalla sua "difficoltà", e può andare da 1 euro a 3 euro massimo. Per avere risultati definitivi e soddisfacenti in genere bastano 5 o 6 sedute. Questo tipo di trattamento non ha alcuna controindicazione, può essere fatta a partire dall'età adolescenziale. Con l'elettrocoagulazione si elimina anche il rischio di eventuali follicoliti e peli incarniti, che sono antiestetici e fastidiosi.

I tradizionali metodi di depilazione, invece, soprattutto il rasoio, sono "colpevoli" di provocare i peli incarniti, la cui rimozione può essere dolorosa e lasciare cicatrici sulla pelle. E' sconsigliabile effettuare l'elettrocoagulazione nella zona ascellare, perché qui la pelle è abbastanza delicata. Non preoccupatevi se dopo la seduta notate un arrossamento della parte trattata. In genere scompare dopo un quarto d'ora, lasciando la zona completamente ( e definitivamente) priva di peli.

Ovviamente bisogna scegliere un centro che sia specializzato, il cui personale sia competente e preparato. Questo elemento sarà una ulteriore garanzia di successo del vostro trattamento. Il rischio è quello di "mettersi nelle mani" di persone poco preparate e quindi approssimate nel loro lavoro.

Depilarsi con il laser

Una raccomandazione da fare prima di effettuare qualunque trattamento di depilazione definitiva è quella di sottoporsi ad una visita dermatologica, per escludere qualsiasi malattia o infezione della pelle in corso. Con la visita sarà possibile anche conoscere il tipo di pelle e quindi sapere quale trattamento di depilazione è più indicato al caso specifico. Il laser è un tipo di trattamento veloce e assolutamente indolore. Inoltre (a differenza dell'elettrocoagulazione) può essere praticato su zone del corpo più estese. Qual è il suo funzionamento? La depilazione con il laser utilizza un fascio di luce che va a colpire la melanina, penetra nella pelle e attraverso il calore va a distruggere il follicolo pilifero. Inoltre (cosa molto importante) il pelo non potrà mai più ricrescere.

Quindi nel caso del laser, si può parlare di depilazione definitiva nel vero senso della parola. Possono essere utilizzati vari tipi di laser (Ruby, a diodo, Alessandrite, Dye, Neodimio-yag). Quello a diodo è ideale anche per chi ha la pelle molto scura, in quanto il raggio non colpisce la melanina, ma direttamente il follicolo pilifero. Gli altri tipi di laser sono efficaci solo su pelli chiare, mentre possono causare seri problemi a chi ha la pelle più scura. Se è la prima volta che ci si sottopone ad un trattamento laser, è preferibile utilizzare il laser a diodo, poiché non presenta controindicazioni. Il laser a diodo agisce solo sulla zona interessata e colpisce il follicolo pilifero, quindi il rischio di cicatrici si riduce notevolmente.

Ovviamente non potranno essere sottoposte al trattamento le sopracciglia, perché il laser è pericoloso per gli occhi. Anche nel caso del laser la quantità di sedute può dipendere dal tipo di pelo e dal suo ciclo di vita. Per distruggerlo completamente possono bastare anche 5 sedute, aspettando un mese tra una e l'altra. Il trattamento con il laser costa abbastanza di più rispetto all'elettrocoagulazione.

Altri tipi di trattamento

Il trattamento con onde elettromagnetiche è anche chiamato metodo "ad ultrasuoni" o "a pinza", e nel suo funzionamento non differisce molto dall'elettrocoagulazione. L'apparecchio agisce attraverso apposite "biofrequenze" che indeboliscono il pelo in modo dolce e graduale. L'effetto è simile a scariche elettriche, ma non si prova dolore. Contemporaneamente viene spalmato sulla parte da trattare un gel che serve a preparare i peli e garantire un risultato migliore. In genere dopo aver spalmato questo gel si passa ad effettuare la tradizionale ceretta. I risultati sono garantiti.

Questo trattamento può richiedere parecchie sedute, in quanto i peli vengono trattati singolarmente. In media una seduta costa 70 euro, e può durare anche fino a mezz'ora. I peli scompariranno in modo progressivo. Nella maggior parte dei centri estetici viene utilizzato un apparecchio chiamato "Epilderm", che appunto funziona con le onde elettromagnetiche. Un altro tipo di trattamento di depilazione definitiva è quello del laser a luce pulsata. Attraverso lo specifico apparecchio si fa penetrare il fascio di luce direttamente sul pigmento del pelo, che piano piano si atrofizzerà.

Siccome il trattamento va effettuato sulla pelle chiara, non è consigliabile durante l'estate, quando in genere la pelle è abbronzata, e assolutamente da evitare durante la gravidanza. Il costo del trattamento a luce pulsata è abbastanza alto, e dipende sia dalla zona da trattare (se è estesa o meno), sia dalla qualità dei peli (che possono essere più o meno robusti). Per le zone difficili (come il viso e l'inguine) questo è il trattamento ideale, e garantisce ottimi risultati.

Anche se non si tratta di depilazione definitiva per sempre. Sarà sempre necessario, dopo un po' di tempo, un piccolo "ritocco". Attenzione! Tutti i tipi di trattamento laser non sono efficaci sui peli bianchi e biondi. Quindi in questi casi è meglio desistere da ogni tipologia di trattamento definitivo, e ricorrere ai tradizionali metodi di eliminazione dei peli.

Quale trattamento scegliere?

La scelta del metodo di depilazione va ponderata, tenendo conto di una serie di fattori. Oggi la tecnologia è avanzata anche in questo campo, per cui in genere (a parte casi sporadici) i risultati sono assicurati. Più che altro la valutazione andrebbe fatta considerando i costi dei trattamenti, e se possono incidere pesantemente sul nostro portafoglio. La valutazione pre-trattamento deve tenere conto:

  1. della quantità di peli che abbiamo sul corpo. Ovvero, se si tratta di una quantità considerevole è giusto ricorrere ad un trattamento che li elimini del tutto;
  2. della velocità di ricrescita dei peli stessi. Siccome i trattamenti di depilazione definitiva hanno efficacia perché agiscono sul ciclo intero di vita del pelo, è importante che tale ciclo sia attivo;
  3. il tempo che possiamo dedicare ai trattamenti. Questo perchè- come abbiamo visto- ogni trattamento prevede un numero variabile di sedute;
  4. la resistenza al dolore. Il tipo di trattamento va scelto anche considerando quanto si è disposti a sopportare un piccolo fastidio (o dolore), in nome della nostra bellezza. Nel caso in cui la paura di provare dolore ci spaventi, allora meglio evitare l’elettrocoagulazione. Il laser è sicuramente preferibile, anche se la scelta è soggettiva.
  5. Ultima, ma non in ordine di importanza, la valutazione di quanto siamo disposti a spendere. Questo è il motivo che rende ancora molto utilizzati i metodi tradizionali come la ceretta e il rasoio. Molte donne rinunciano ai trattamenti definitivi per paura del dolore o per i costi troppo alti. Ma pensate a quanto si spende annualmente tra cerette, creme depilatorie ed altro…

Con un trattamento definitivo si risolverebbe per sempre il problema dei peli superflui, che spesso condiziona il nostro benessere e la nostra bellezza. Soprattutto per le donne ( e gli uomini) che ne hanno tanti, troppi, e molto resistenti a qualsiasi trattamento.

 

 

 
 
 

beauty day

Post n°91 pubblicato il 30 Aprile 2009 da amareliberamente1969

Mani al top

Le mani sono un importante biglietto da visita. Ecco come proteggerle...

 

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Physique du rôle
Ecco come zittire il tuo uomo e farlo tornare in forma

 

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Combattiamo con un SORRISO....

Post n°90 pubblicato il 29 Aprile 2009 da amareliberamente1969

Terapia del sorriso - Patch Therapy

Pachtherapy

La Terapia del Sorriso si basa sugli effetti positivi psicologici e biologici del riso. Questo tipo di cura nasce in America. I primi dottori-clown sono Michael Christensen e Paul Binder. Il primo era un vero e proprio pagliaccio presso un circo a New York. Nel 1986 i due fondano “The Clown Care Unit”, l’unità di clown terapia, che fa della risata una specie di medicina. Nei primi anni Novanta questo tipo di cura sbarca anche in Europa; gli ospedali francesi e svizzeri sono i primi ad accoglierla. Nella naturalizzazione essa prende il nome di “Le Rire Medicin”. La grande fortuna, però, arriva alla fine degli anni Novanta, quando dalla figura di un noto medico della West Virginia viene preso spunto per un celebre film. Lui è Hunter “Patch” Adams. Nel 1971 questo dottore alquanto originale fonda, con la collaborazione della compagna e di alcuni amici, l’Istituto Gesundheit. Per molti aspetti il suo è stato un vero e proprio colpo di genio, i risultati denotano un incremento delle guarigioni che ha dell’incredibile.

  • Ridere infatti è un esercizio muscolare e respiratorio che permette un fenomeno di purificazione e liberazione delle vie respiratorie superiori; ridere può in effetti far cessare una crisi di asma provocando un rilassamento muscolare delle fibre lisce dei bronchi, per azione del sistema parasimpatico. Per coloro che soffrono di enfisema, ridere, provocando l'aspirazione dell'aria, migliora l'insufficienza respiratoria.
  • Ridere ha un effetto benefico sul colesterolo in quanto promuove l'aumento degli scambi polmonari e tende ad abbassare il tasso di grasso nel sangue.
  • Ridere fa rilassare il nostro corpo. Da quando si inizia a ridere, il cuore e la respirazione accelerano i ritmi, la tensione arteriosa cala e i muscoli si rilassano. Si può affermare quindi che il riso ha un ruolo di prevenzione dell'arteriosclerosi.
  • Ridere possiede una funzione depurativa dell'organismo ed espellendo anidride carbonica permette un miglioramento delle funzioni intestinali ed epatiche.
  • Ridere combatte la stitichezza perché provoca una ginnastica addominale che rimesta in profondità l'apparato digestivo.
  • Ridere, sullo stato generale di salute, combatte la debolezza fisica e mentale: la sua azione infatti causa una riduzione degli effetti nocivi dello stress.
  • Ridere calma il dolore, in quanto distrae l'attenzione da esso e quando lo stesso dolore riappare non ha più la stessa intensità.
  • Ridere è un primo passo verso uno stato di ottimismo che contribuisce a donare gioia di vivere e quindi ha delle proprietà antidepressive. Anche l'insonnia passa, perché ridere diminuisce le tensioni interne.

L’intervento dei dottori clown presso l’ospedeale Infantile Burlo di Trieste, non è solo un servizio di attività ricreativa ma un supporto psicopedagogico e viene in aiuto ai piccoli pazienti che si trovano a dover superare l'impatto con la realtà ospedaliera. Spesso i dottori del sorriso non si limitano a fare visita al piccolo degente, ma affiancano il medico "regolare" fin dalla fase di accoglienza del bambino, al Pronto Soccorso Pediatrico, all'ingresso nel reparto, durante le visite, i prelievi, le iniezioni. In tutti quei momenti, insomma che possono spaventare il bimbo. L'utilità del medico clown non è limitata al campo psicologico, in quanto aiuta il bambino ad inserirsi più serenamente nel contesto ospedaliero, ma ha anche dei positivi riflessi sulle terapie: il sorriso produce endorfina e chi sorride ha una migliore difesa immunitaria....

triny68......dal web....

 
 
 

Malesseri frequenti......

Post n°89 pubblicato il 27 Aprile 2009 da amareliberamente1969

Alcuni consigli su quella che ormai è una "malattia" dei nostri

tempi...del nostro vivere sempre di corsa....del non

soffermarsi ad apprezzare ciò che in effetti abbiamo..alla

nostra poca autostima...tutto questo può portarci a vivere dei

momenti di depressione...più o meno seri....qui di seguito

troviamo come lo sport possa darci una mano a far si che

questi momenti...rimangano appunto solo momenti...

AVVERTENZA - I contenutidegli articoli di questa sezione non hanno valore prescrittivo, ma soloinformativo e culturale. Tutti i nostri consigli e suggerimenti vannosempre sottoposti all'approvazione del proprio medico.


Depressione e sport

Spesso, la vita riserva brutte sorprese. Momenti amari, tristi, dolorosi, che poco spazio lasciano ad altre cose.
Chi, nel corso della sua esistenza, non si è trovato di fronte a realtà troppo pesanti?
Di fronte ad una grave perdita in famiglia o di un caro amico, davanti una separazione, un tradimento, ma a volte anche un insuccesso in un determinato settore a noi particolarmente a cuore, ci lasciamo vincere dallo sconforto, inesorabilmente, subentra un profondo stato di tristezza ed abbattimento mentale e fisico.
 
Le attività che prima costituivano il fulcro della nostra esistenza,anche quelle più piacevoli o piene di soddisfazioni, sembrano averperso la loro importanza. Anche le azioni più banali, nel caso in cui fossimo ancora in grado di farlo, vengono eseguite con difficoltà eccessive. Frequentemente appaiono disturbi alimentari e viene alterato il ritmo del sonno.
 
Nel caso in cui, questa situazione, si prolunghi nel tempo (superiore le due settimane), oltrepassando un determinato livello d’intensità, è necessario correre subito ai ripari e richiedere l’intervento di uno specialista.
 
Il terapeuta, che dispone di criteri di diagnosi ben precisi, tenderà ad escludere o, nella peggiore delle ipotesi, a confermare la presenzadi una malattia, la depressione appunto.
Gli stessi sintomi, infatti, oltre che caratterizzare un soggetto colpito da depressione, possono dipendere in tutto o in parte da altre malattie o dall'assunzione di farmaci, sostanze stupefacenti, alcol.
 
L’intervento tempestivo di un terapeuta, evita che la situazione peggiori o degeneri in condizioni difficilmente recuperabili. Spesso,infatti, il soggetto inizia a svalutarsi, a pensare alla morte e a farla finita. Questo costringe a non sottovalutare i sintomi.
 
Cause ereditarie e fattori ambientali.
 
Nonostante i fiumi d’inchiostro scritti in merito alla depressione, non è ancora certa la causa specifica promotrice della sua comparsa. Molti sono d’accordo sul fatto che potrebbero entrare in gioco molteplici fattori, variamente combinati fra loro.
Alcuni scienziati, tendono dare importanza alla tesi della predisposizione genetica. Secondo questa teoria esisterebbero soggettipiù vulnerabili di altri nei confronti della depressione.
Anche se non si escludono i fattori esterni come stress prolungato,traumi della vita, delusioni, insoddisfazione, frustrazione, vissuti giorno per giorno senza vedere una via d’uscita.
 
Cura? Un aiuto dal mondo dello sport.
 
Accanto alla cura farmacologia ed alle sedute di psicoterapia specifiche ed individualizzate, che devono costituire la struttura portante del trattamento, ottimi risultati, ha dato l’introduzione della pratica sportiva.
 
Da un lato i farmaci usati in combinazione, tendono nello stesso tempo ad alleviare la sintomatologia, giungere alla guarigione, conservare lo stato di benessere nel tempo.
La psicoterapia, invece segue ed affianca il graduale rilascio farmacologico, attenta al reinserimento sociale del soggetto.
Oggi invece, con l’affermarsi delle cure alternative, con sempre più forza si sta imponendo la pratica di uno sport come valida soluzione di supporto terapeutico.
 
Sono noti ormai da tempo i benefici che la pratica costante di un’attività motoria, genera grossi benefici psicologici, aiuta a scaricare tensioni interne e diminuire lo stress psicofisico. Non deve quindi stupire il suo utilizzo a scopo terapeutico.
 
I risultati ottenuti sono più che incoraggianti, consentono una guarigione rapida e naturale.
 
Ovviamente, la terapia deve essere mediata da psicoterapeuti preparati,che valutano le diverse situazioni e decidono quale via intraprendere.Mai in nessun caso, bisogna sostituirsi a questi esperti, perché come abbiamo visto, il rischio potrebbe essere elevato.


PER SAPERNE DI PIU'

Triny68.........

grazie Lella.........................



 
 
 

Parto

Post n°88 pubblicato il 27 Aprile 2009 da amareliberamente1969
 

 
Le donne bene informate scelgono il parto naturale

  

Il 15 gennaio il Corriere delle Sera ha pubblicato un articolo sul record dei cesarei (90%) in una nota clinica romana.

Purtroppo il tasso dei cesarei in Italia è in costante aumento e secondo il Dott. Di Lallo dell’Agenzia di Sanità Pubblica “tra 10 anni quasi tutte le donne partoriranno in sala operatoria”.

L’Italia è il terzo paese al mondo per tagli cesarei, il primo in Europa e non è raro che una clinica raggiunga l’80% di tagli cesarei. L’incidenza è nettamente inferiore in ospedale anche se la maggioranza dei nosocomi supera abbondantemente il tetto del 15% indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Tutto questo nonostante il costante impegno dei piani sanitari ad abbattere la percentuale del parto chirurgico e riportarlo a livelli europei.

L’articolo del Corriere prosegue con un’intervista ad un ginecologo romano, il Dott.Zupi, secondo il quale è l’applicazione alla medicina difensiva che causa questo stato di cose e che “noi non siamo dei martiri…se una donna è minimamente a rischio la spingiamo verso il parto chirurgico, quando non è lei stessa a chiederlo come spesso accade, specie se si tratta di donne ben informate”.

Donne ben informate dice? Ma le donne sono informate dell’aumento della mortalità materna e fetale che si accompagna all’intervento chirurgico in assenza di un’indicazione medica?

Infatti il taglio cesareo, salvavita quando necessario, (dal 5% al 15% , a seconda dello stato socio-ecomonico) è associato a rischi aumentati, rispetto al parto spontaneo, sia per la madre che per il bambino (Centro Nazionale di Epidemiologia , I.S.S.).

La medicalizzazione della nascita con l’impiego di tecnologie diagnostico-terapeutiche invasive, usate indipendentemente dalla reale necessità, promuove un senso di inadeguatezza della donna: un vero e proprio processo di dis-empowerment .

Malgrado questo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità ci dicono che il 90% delle donne che hanno partorito spontaneamente confermano, subito dopo il parto, la preferenza al parto vaginale .

Ma sorprendentemente anche il 70% di donne che ha partorito per via chirurgica avrebbe preferito un parto naturale.

Dunque, a differenza da quanto viene dichiarato, le donne vogliono partorire e i motivi che spingono all’aumento dei cesarei sono da ricercare altrove.

 

 
 
 

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NEWS

Arrivano i profumi di Gwen Stefani!

Portano la firma della popstar Gwen Stfani e si chiamano Harajuku Lovers,dal nome del quartiere di Tokio dove nascono le mode giovanili più stravaganti e originali .Sono 5 profumi (da 33 euro) racchiusi in curiosi flaconi a forma di bambolina, ciascuna con un diverso abito stile adolescente giapponese, che suggerisce il carattere della fragranza

 

 

 

 

 

 
 

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