Amore sconfinato

Katia!

Qui lo dico e qui lo nego.
Ti ho amata più d'ogni altra cosa al mondo,
e più d'ogni altra cosa al mondo
mi costa dirti addio.

Se davvero il tuo cuore , come credo,
è capace di ciò che credo sia capace,
esso solo conosce la misura
del mio amore.

Conservino,
le risacche dei suoi occhi chiusi,
ciò che nel più ingiusto dei mutismi
è esploso nel mio cuore
in onor tuo,
e che le mie parole
non son bastate a raccontarti.

Avrei voluto,
non ho saputo,
perdonami Katia.

Muore,
adesso,
qui,
ciò che di te s'è fatto canto
e del tuo canto volo
dentro me,
dinanzi all'inutilità
del suo esistere.


Adito non sia di nulla
il fallimento d'un tuo servo,
ma precursore d'oro ogni tuo passo,
preziosamente soave
sul domani dei tuoi sogni.

Troppo lontano mi fu il tuo cielo,
ma non si faccia nuvola
questa mia lacrima che t'accompagna,
ti voglio bene ... vai.

POST N° K

SPECCHIO SPECCHIO DELLE MIE BRAME,
chi è la più cattiva del reame?

Dice che sono brutti i miei pensieri,
che solo a lei dipincono,
con i colori che non ha,
con il bagliore che non risveglia,
argento da non baciare
col rischio di morire tanto è brutta.

Specchio, non mi rispondere ti prego,
temo che un solo nome
potresti scaturirmisi ... Katiuscia!

.

Pagherai per ogni notte
che m'hai fatto addormentare
con le lacrime negli occhi.
La mia unica colpa è amarti,
però la punizione mi sembra troppo grande.
Ti avvali delle mie carezze
per dare sfogo ai tuoi ceffoni,
e dalle mie lusinghe
scaturisci insulti.
E' così sempre,
ed ogni volta ci ricasco,
mi chiami e mi precipito ad amarti,
con il coraggio che comporta,
a discapito di tutto,
sopra ogni cosa,
piuttosto che risponderti per come meriti,
con un sonoro vaffanculo.

E va bene!!!

Basta, mi arrendo, getto la spugna,
spero fosse quello che volevi
perché a me pare così.
Pensare di comunicare in questo modo è impensabile!
Questo non è parlare,
questo è arrampicarsi tra le supposizioni,
naufragare nei dubbi,
ubriacarsi di ipotesi,
probabilmente tanto più improbabili quanto più giuste,
tanto più plausibili quanto più errate;
tutto quanto questo è assai più simile
all'esoterismo, alla chiaroveggenza,
che non a un dialogo.
Sai cosa penso?
Penso che tu con me non ci vuoi parlare,
che non c'hai mai voluto parlare,
parli con tutti meno che con me,
e non lo so che cosa ti spaventa,
probabilmente solo farmi male,
ma il male non mi spaventa,
il male dopo tutto è vita anch'esso.
Lo sai che cosa mi spaventa?
Morire senza l'ombra di un confronto,
e così sarà, perché io chiudo.
Addio Katiuscia.

Post N° 17