ECCOMI!

si dice che sbagliando s'impara...ma allora io sono ancora all'ABC

Creato da balliamosulmondo08 il 17/07/2008

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IO SBAGLIO

Io sbaglio.
Sì, io sbaglio.
Io sono una che sbaglia.
Sì, mi si dirà: Tutti sbagliamo.
E invece.

Io sbaglio molto più di tutti gli altri, e se mi si venisse a proporre un elenco di errori, io son sicura che li ho commessi tutti, e se qualcuno mi dicesse che ha fatto un errore che io non ho fatto, io son sicuro, al cento per cento, che ho fatto anche quello, ma se anche fosse, che c’è qualcuno che ha fatto degli errori che io non ho fatto, ne dubito, ma se esiste quel qualcuno, sono certa che io ho sbagliato molto di più, e se anche fossi superata nel numero di errori, io sono sicura che ho sbagliato molto di più, e molto più profondamente.

Io sbaglio quando scelgo, mi trovo a fare una scelta e scelgo sempre la soluzione sbagliata (bella parola, soluzione, in questo frangente), e per non sbagliare, spesso non scelgo, e anche in questo, io sbaglio, ché la procrastinazione, ovvero lo scegliere di non scegliere, è uno dei miei errori più frequenti: il pensare che le cose e le situazioni si risolvano da sé è uno sbaglio e spesso è uno sbaglio che complica gli sbagli rendendoli sbagli più grandi.

Sbaglio facendo e sbaglio non facendo, sbaglio parlando e non parlando, scrivendo e non scrivendo e si potrebbe continuare questa tiritera usando qualsiasi verbo, tanti sono stati, sono e saranno i miei errori.

Io ci provo a non farne più, di errori, ma mi vengono lo stesso.

Non so mica com’è che mi capita.

 

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TANTI AUGURI PAPA'!

Post n°36 pubblicato il 11 Novembre 2008 da balliamosulmondo08
 
Tag: AUGURI

BUON COMPLEANNO!!!

 
 
 

24 senza spendere un soldo!Ne siete capaci?

Post n°35 pubblicato il 10 Novembre 2008 da balliamosulmondo08
 

 cronaca di un semplice (a prima vista) esperimento: non spendere nemmeno un soldo in 24ore


Recessione

Undicesimo comandamento: non spendere
Com si fa a non spendere nulla in un giorno?

  08.00 – Sveglia. Sto andando bene: costo dell’operazione, zero.

08.30 – Colazione. latte cioccolato,ah si sono come i bambini..ma che ci posso fare lo adoro..se nn faccio colazione così non parto...cmq  , ho già tutto  in casa ..quindi nessun euro speso. Una colazione al bar  costerebbe due euro.

08.45 – Accensione rituale PC per inizio giornata lavorativa.

10.00 –  Voglia intensissima di scendere a comprare una brioches. Non si può. Oggi è la giornata no-shopping..

13.00 – Pranzo con sugo  preparato ieri e pasta archiviata nella dispensa

15.00 – Ancora senza brioches ...potrei sempre guardare i dolci sul web come surrogato della voglia di una brioches calda al cioccolato...

17.00 – Mi assale un desiderio incontrollabile di focaccia..quella genovese alla focacceria qui sotto..anche se sono + fanatica dei dolci...poche volte ho  voglia di focaccia. Se potessi comprarla non la mangerei. Mi consolo con una mentina...ma non è la stessa cosa...

20.00 – Cena. E adesso?

21.00 – Niente. Uscire per prendere una pizza da asperto costa...mi consolerò con glia vanzi di ieri...

Voi come affronatate il caro vita?

lo sentite o no?

Comuque si potrebbe stare un giorno senza comprare nulla...

 
 
 

COPPIA: quando lui è più giovane

Post n°34 pubblicato il 05 Novembre 2008 da balliamosulmondo08
 
Foto di balliamosulmondo08

A lei piace più giovane. E mica per sfizio: se non lo sposa - ma lo fa sempre di più - si fidanza e

mostra fiera in pubblico il suo 'baby'. ...anche se esistono  ancora stereotipi e  canoni

vorrebbero che la coppia fosse formata da un lui più  grande e da una lei più giovane

perchè l'uomo più grande sembrerebbe dare più sicurezza e stabilità alla famiglia...

Inoltre dicono che la differenza d'età migliore sia tra i 2,5 e i 3 anni...lei in meno di

lui..almeno stando agli ultimi studi statistici...

Che dire, già solo tra i miei genitori mia madre è 5 anni più giovane son 32 anni che

vanno d'amore e d'accordo..ma chissà se sti studi sono attendibili...

Comunque, grazie alle attrici c'è stata questa inversione di tendenza, all'inzio era 

 uno "scandalo", vedere 40 enni che non potevano fare a meno di accompagnarsi

con con ragazzini implumi ...

Sicuramente queste signore hanno aperto e dato il via alle "danze" del

rovesciamento pubblico di questa realtà e la coppia con lei più "vecchia" non desta

più così tanta curiosità...

Avete mai avuto esperienze amorose con ragazze con qualche anno più di voi?


Cosa può spingere un ragazzo a non degnare di uno sguardo le coetanee o

quelle più giovani per rivolgere invece altrove le sue attenzioni.... e

più precisamente di cercare la compagnia di qualcuna con più anni di lui?

Spero sia solo un fatto di fascino e nn la ricerca di una seconda mamma che lo svezzi...

Ccosa può spingere una ragazza a stare con un ragazzo più 
 giovane?

Forse, il fatto di essere più allegri e intraprendenti dei coetanei o dei raga più grandi...

Sinceramente a me non è mai capitato,sempre ragazzi più grandi dai 3 ai 5-7 anni di più...

Può trattarsi di una coppia "giusta", insomma Vale  e Max,lei 2 anni di +, Chiara e

Cristian idem,isomma tra le mie amiche questa tendenza esiste, e  porta pure bene,visto

 che ci si  sposa ...

Ma prima o poi si i potrà far sentire questa differenza d'età?

Insomma... il detto "l'amore non ha età" può essere considerato vero nel senso più
ampio

possibile oppure lo stereotipo maturato in centinaia di anni ha comunque una base di ragione?

Salomone, se non erro, diceva che la donna perfetta doveva avere la meta' degli

anni  del maschio piu' sette.........

VEDETE VOI, se vale la pena fare tanti calcoli matematici o  affidarsi al destino...sicuramente lui ha più fantasia di NOI!

 
 
 

GAZZETTA DELLO SPORT

Post n°33 pubblicato il 22 Ottobre 2008 da balliamosulmondo08
 

Io fotografo & video con La Gazzetta dello Sport

 

martedì 21 ottobre 2008

Un corso di fotografia e videoripresa in 20 uscite,  per tutti i livelli: DVD, libro con esercitazioni pratiche e card per l’accesso alle aree esclusive del portale dedicato…



La Gazzetta dello Sport, in collaborazione con E-ducation.it,  porta in edicola Io fotografo & video, una nuova iniziativa editoriale che in 20 uscite settimanali propone un corso di fotografia e videoripresa per tutti i livelli, dal principiante all'esperto.

Ogni uscita si compone di tre strumenti, integrati fra loro, finalizzati a raggiungere specifici obiettivi di studio: Dvd video, Coursebook e Card.

Il Dvd video, fruibile sia sulla tv che sul proprio personal computer, si articola in lezioni che possono essere visionate integralmente o selezionando gli argomenti di maggior interesse o di cui si necessita un ripasso. Inoltre, in appendice, l'Album con le foto più belle o più interessanti che sono state utilizzate nella parte didattica.

Il Coursebook cartaceo ripropone, in maniera più approfondita, gli argomenti trattati nel dvd integrandoli con esercitazioni pratiche, un piccolo glossario, foto e schemi esemplificativi. Il libretto è lo strumento per fissare i contenuti appresi nello studio del dvd.

La Card permette al lettore di avere accesso all'area esclusiva e riservata del portale on line www.iofotografoevideo.it, l'innovativo spazio web organizzato per canali tematici con strumenti di community. All'interno del portale è possibile creare la propria pagina personle, condividere foto ed esperienze con gli altri partecipanti e avere approfondimenti didattici e consigli degli esperti.

La prima uscita è in edicola, con la Gazzetta dello Sport, mercoledì 22 ottobre al prezzo promozionale di 3,99 euro più il prezzo del quotidiano. Le uscite successive, con cadenza settimanale, sono in edicola a 12,99 euro più il prezzo del quotidiano.

L'iniziativa gode della partnership con Forma, il centro internazionale di Fotografia di Milano, con Flickr, il sito web multilingua, di proprietà del gruppo Yahoo!, per la condivisione di fotografie, e con Laba, Accademia di belle arti in Lombardia.

A disposizione dei lettori è stato predisposto un servizio clienti che può essere contattato scrivendo una mail a linea.aperta@rcs.it Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , oppure chiamando il numero 02 63 79 85 11.
 

 
 
 

ANORESSIA:LE BAMBINE CHE NON MANGIANO

Post n°32 pubblicato il 20 Ottobre 2008 da balliamosulmondo08
 

Ieri sera ho guardato SPECIALE TG1, parlava di ANORESSIA, con testimonianze e immagini agghiaccianti, di ragazze e ragazzi magrissimi, ai limiti della sopravvivenza…E’ una malattia che colpisce e ti risucchia dentro e fuori.

Colpisce soprattutto in età adolescenziale, tra i 13 e 15 anni e ti accompagna per lunghi anni perché uscire è difficile e rendersi conto di esserci dentro lo è ancora di più. Parte dalla TESTA, poi si sviluppa nel corpo…

Inoltre complice la tecnologia si stanno sviluppando in rete numerosi SITI;BLOG a SUO favore ,non per COMBATTERE,ma per in un certo senso CONVERTIRE SEMPRE PIU' ADEPTE E SEGUACi,come i siti PRO-ANA…

Questa mattina ho provato a far una rapita ricerca su GOOGLE e mi si sono aperti numerosi blog…siti, accessibili a tutti e in modo particolare alle ragazze più vulnerabili, più suscettibili di essere manipolate e convinte a non nutrirsi per seguire un’ideale di bellezza artefatta e falsa. 

Ecco cosa si dice in alcuni di questi siti-blog

Decalogo Pro-Ana, i 10 Comandamenti:

  1. Se non sei magra, non sei attraente;

  2. Essere magri è più importante che essere sani;

  3. Compra dei vestiti, tagliati i capelli, prendi dei lassativi, muori di fame, fai di tutto per sembrare più magra;

  4. Non puoi mangiare senza sentirti colpevole;

  5. Non puoi mangiare cibo ingrassante senza punirti dopo;

  6. Devi contare le calorie e ridurne l’assunzione di conseguenza;

  7. Quello che dice la bilancia è la cosa più importante;

  8. Perdere peso è bene, guadagnare peso è male;

  9. Non sarai mai troppo magra;

  10. Essere magri e non mangiare sono simbolo di vera forza di volontà e autocontrollo.
    I siti "pro-ana" sono spesso delle pagine personali o dei veri e propri blog che, supportati da immagini tra lo scioccante e il patinato, inneggiano ai disordini alimentari come stile di vita e come esempio di autocontrollo, fornendo inoltre consigli pratici su come procurarsi il vomito, su come mentire ai propri familiari, sui farmaci da assumere, sulle diete da seguire, sul conteggio (folle) delle calorie e su modelli fisici ai quali ispirarsi.

    TESTIMONIANZA

le emozioni dentro il cibo

storia di M.M.

Sono una ragazza con un disturbo alimentare da molti anni, da così tanti che ho l’impressione che sia nata con me. Ritornando in dietro con la mente non c’è un solo ricordo, una sola emozione che non sia legato al cibo. Ero poco più di una bambina quando sono iniziate le prime abbuffate,la ricerca affannosa di qualcosa da mangiare, le bugie dette agli altri ma soprattutto a me stessa. Tante volte guardandomi allo specchio mi sono detta, da domani basta.

Quante diete, iniziate e lasciate poco dopo, mi hanno fatto sentire ogni giorno sempre più inutile, depressa, sconfitta e mi hanno fatto odiare. Vedevo le altre ragazze, belle, sorridenti sempre a proprio agio in mezzo agli altri. Io sempre in disparte cercavo di essere invisibile, per non essere giudicata. Spesso i ragazzi sanno essere spietati e puntualmente mi venivano fatti apprezzamenti cattivi, e ridevano di me.

Purtroppo questo succedeva anche con quelle persone che più di chiunque altro mi dovevano amare per quella che ero e non per il mio aspetto fisico, i miei genitori. Ho sempre cercato l’aiuto, la loro comprensione, ma soprattutto un pò d’amore.

Sono sempre stata una bambina brava, mai nessun capriccio, poi un’adolescente silenziosa e responsabile, ubbidiente. Questo però non è bastato a farmi sentire amata come volevo io, dai miei genitori. Sono due persone eccezionali, e mi vogliono un bene immenso, ora grazie alla psicoterapia l’ho capito, ma non sono riuscite a starmi vicino nei dovuti modi, nel momento più importante della mia vita. Sono sempre stati molto occupati a lavorare per non farmi mancare niente, la sera erano troppo stanchi per ascoltarmi, o forse a loro non importava quello che succedeva nella mia vita e non si sono accorti che io volevo semplicemente essere amata e accetta da loro. Volevo che mia madre si fermasse un attimo a chiedermi perché passavo pomeriggi interi da sola a piangere, perché c’èra sempre quella tristezza nel mio sguardo. Volevo essere abbracciata e accettata da mio padre. Invece tra noi ci sono stati sempre e solo tanti silenzi e incomprensioni. Nella mia mente c’erano tante domande che aspettavano una risposta che mi aiutasse a capire, a crescere. I miei, però, per non porsi il problema hanno scelto la via più facile, forse quella più immediata, quella del silenzio. Sono così cresciuta con tanti dubbi, paure, mi sono data da sola le risposte che cercavo. 

Volevo con tutta me stessa che almeno la mia famiglia mi considerasse una persona con un cuore e un’anima e non guardasse solo la quantità di cibo che mangiavo, o il mio peso. Avevo bisogno della mia famiglia per riempire quel vuoto e quella solitudine che sentivo ogni giorno più forte dentro di me, quella sensazione di essere sempre fuori posto, inutile.

Ma non c’èrano mai, così ho trovato nel cibo un amico, sempre disponibile, sempre presente, un amico che non mi tradiva e che mi regalava un minuto di felicità. Troppo tardi mi sono accorta che il cibo mi aveva ingannato, che era diventato per me un’ossessione una trappola, ma soprattutto che non mi riempiva il vuoto d’amore ma solo lo stomaco. E puntualmente, dopo ogni abbuffata, mi sentivo un fallimento, aumentando ancora di più l’odio che provavo verso me stessa e vomitavo tutto quell’odio, il rancore e la sconfitta che bruciava dentro di me.

Ora che ho intrapreso la via della guarigione, ho compreso che il cibo non può risolvere un problema che non è fisico ma è dell’anima, ho accettato molti eventi negativi, che sono capitati, ho accettato soprattutto che per colpa della mia malattia io mi sia procurata ferite indelebili. Anche se quando ci penso ancora fa male, tanto, credo che con il tempo il dolore lasci il posto alla comprensione e al perdono.

La cosa più difficile ora è trovare il modo di amarmi, se esistesse una pillola che faccia aumentare l’autostima e l’amore per me stessa la prenderei subito, ma non è così facile purtroppo, io ancora non riesco ad amarmi forse perché quella solitudine, quel vuoto è ancora forte dentro di me o forse perché come quando ero bambina aspetto ancora e spero che i miei genitori riescano ad amarmi e ad accettarmi per quella che sono, con i miei pregi e i miei difetti, ma soprattutto anche con qualche chilo di troppo.

Io ci sto provando con tutte le forze. Se loro non ci riescono voglio farcela io, voglio amarmi perché credo di meritarlo come tutti, perché ho sofferto abbastanza e anche se la strada è ancora lunga, se non riesco a mangiare proprio correttamente e il cibo mi fa ancora paura, se ci credo fino in fondo e mi pongo l’obbiettivo di farcela per la prima volta sarò io a vincere sul cibo e non ne sarò più prigioniera

 
 
 
 
 

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