ancora pezzettini
Quasi una pizza margherita... ma senza pomodoro
Mi piacciono le parole...mi piacciono più di quel che mi piace la gente...
le mie parole (a volte) piacciono alla gente...più di quanto piaccio io...
e comunque...sono le mie parole,sono mie queste parole...le partorisco io...ma non sono io...loro hanno una vita diversa...le partorisco,vero,ma come i figli (che non ho né avrò)fanno poi la loro vita...propria e sua...come detto,diventano molto,troppo,tanto,diverse da me... a me piacciono le parole...a volte il senso a volte il suono a volte il disegno che fanno sulla carta,a volte il disegno che fanno sui miei pensieri... e sembrano chiare le parole,sembrano obiettive... sembrano,solo sembrano...il senso non è mai lo stesso per tutti... sembra,solo sembra... è quello che un po’ mi fa soffrire, o qualcosa come soffrire...perché ogni parola porta un senso diverso per ognuno...sembra lo stesso il senso,ma solo sembra...
dico viaggio e fioriscono sensi dappertutto...e fioriscono pure parole intorno attorno sotto e sopra,e fioriscono sensi dappertutto, e per ognuno il senso è altro,e viaggio, luce, amore, casa,piscina,porta,ascensore,locomotrice...scappano...non sono le stesse per me che per gli altri...dico viaggio luce amore casa piscina porta ascensore locomotrice e il profumo è diverso per ognuno...e tutto scappa e tutto scorre e dico scappare e scorrere e scappare e scorrere fioriscono ed il profumo è diverso per ognuno...
a me piacciono le parole...a volte il senso a volte il suono a volte il disegno che fanno sulla carta,a volte il disegno che fanno sui miei pensieri... ma pure il suono è sempre altro... ritmo... respiro... e pure disegnate sulla carta son diverse...chi tratti lunghi,chi piccoli tratti,chi tondo,chi ordinato...e poi sul pensiero,diverse pure... ma adesso vado a nanna,sono stanca... anche se il mio "stanca"… solo io so cosa significa...
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Post n°525 pubblicato il 17 Febbraio 2011 da messaggeria.normale
- Buongiorno... (la voce pronuncia lentamente, mentre scande un sorriso a metà) - Buongiorno. (la voce distratta non si decide a ricambiar il sorriso) - Desidera? (domanda tra gentile e indifferente) - Sto cercando un paio di occhiali da soli. (la voce è piccola e cammina dondolante come un bimbo. Ma è comunque decisa e ripete la richiesta) - Vorrei un paio di occhiali da soli. (la voce che un attimo prima non ha sorriso, ripensa adesso il primo "buongiorno". Ripensa le sillabe, il posto del respiro. Ricalcola. Cataloga il "buongiorno" come "forse straniero ma non tanto e quindi chissà". Il timbro diventa garbato e il tono delicato) - Occhiali da sole, ma certo! Ne abbiamo in tanti e molto belli. - No, no. Occhiali da sole no. Occhiali da soli sto cercando. (la voce si fa un po'fragile, come un passerotto) - Occhiali da soli? (la voce è sconcertata) - Sì, occhiali da soli. - Mi scusi, non capisco. (a questo punto la voce non è solo sconcertata, ma accanitamente frastornata) - Gli occhiali da soli sono per le persone sole. (la voce si fa piccina, come se si vergognasse) - Per le persone sole? (la voce, con lo sguardo smisurato guarda la voce) - Sì. Capisce? (è incantevole il modo in cui la voce mordicchia quel "capisce" come fosse una caramella) - Non molto, mi spieghi meglio per favore. - Con gli occhiali da soli, le persone sole vediamo cose che non ci sono. Oppure cose che ci sono ma nessuno vede, nemmeno le persone sole quando non portiamo gli occhiali da soli, mi capisce? - Poco. - Cose che... come dire? Come quegli esseri che vivono nella polvere e che solo si scoprono davanti a certe finestre e in certi giorni. Capisce? - Non molto. Mi dica meglio cosa si vede con gli occhiali da soli. (la voce non vuole che la voce vada via. Vuole trattenerla ancora per un po'e allora...) - Mi dica meglio cosa si vede con gli occhiali da soli, per favore. - Facile. Si vede la farfalla dentro il bruco. Ma non solo. - Ma non solo? (la voce è veramente incuriosita) - Appunto, ma non solo. Ad esempio, io cucino per me. Solo per me. Ma vedo invece un tavolo apparecchiato per due. E quindi il cibo non avanza mai. È magia. - Il cibo non avanza mai? (ah la voce è bellamente pazza. Come un fiore) - Mai. Ma non solo. Con gli occhiali da soli le cose non solo si vedono. - No? - No. (la voce scintilla. Che delizia! E la voce non riesce a smettere di fissare gli occhi scuri della voce) - Uno si mette gli occhiali e sente un tocco nell'orecchio "Ti sta bene quella stanchezza micidiale. Le occhiaie ti donano" "Tieni. Un tè per il raffredore e un osculo per il tuo cuore. Ma no, dai non l'ho letto in un Bacio Perugina!" "Oggi sai di orizzonte. Ma non ti preoccupare, io non mollo, io ti raggiungo" - È poi? Che altro si sente portando gli occhiali da soli? Me lo dica per favore... (sì, la voce è come una droga. Un veleno. Ma la voce non vuole l'antidoto! Era da tanto che...) - E poi, che altro? - Una si mette gli occhiali e sente subito un paio di braccia che la abbracciano. Sono braccia come filo d'aquilone. E una galleggia sicura perché in terra ci sono un paio di braccia come filo d'aquilone pronte a riportarla a casa e stringerla forte quando non verrà più volare. E mai mai mai sono gabbia, le braccia come filo d'aquilone. (e la voce modula un coniglio verde che suona un violino di miele, mentre parla) - E con gli occhiali da soli si impara a nuotare nei Suoi occhi? (la voce spara la domanda senza pensare. Si sorprende delle proprie parole, quasi si spaventa. Ma non smette) - Con gli occhiali da soli si può tutto. Ma io comunque ho gli occhi di humus. Non rischia d'affondare, stia tranquillo. (e la cadenza della voce è colma di marrone tenerezza) - Ha ragione. (ma la voce ha ormai cominciato a camminare quel sentiero di terra della voce e non sa più come tornare indietro. Meglio così. Non più sassolini per ritrovar la strada di una casa piena solo e soltanto di occhiali da soli!) (e la voce offre nitida, un caffè) (e la voce accetta allegra, ma solo se un cappuccino) Valentina Einaudi, "Storie ridicole di occhiali inesistenti", Feltrinelli, 2013. p.937. La musica (Moon River-piano) |
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cmq niente rimandamenti. è solo una casella sempre piena e mai svuotata.per il resto c'e' mastercard :) esiste sempre la possibilità di mail, ma qui va benissimo, ed è più comodo, no? :) Grazie :)
Ciao, Gabriela :-)))))
Vedi come sono bastardo, Gabri? :-))))))
.....Ma lo faccio perchè il tuo italiano sia da trenta e lode :-))))