ancora pezzettini
Quasi una pizza margherita... ma senza pomodoro
Mi piacciono le parole...mi piacciono più di quel che mi piace la gente...
le mie parole (a volte) piacciono alla gente...più di quanto piaccio io...
e comunque...sono le mie parole,sono mie queste parole...le partorisco io...ma non sono io...loro hanno una vita diversa...le partorisco,vero,ma come i figli (che non ho né avrò)fanno poi la loro vita...propria e sua...come detto,diventano molto,troppo,tanto,diverse da me... a me piacciono le parole...a volte il senso a volte il suono a volte il disegno che fanno sulla carta,a volte il disegno che fanno sui miei pensieri... e sembrano chiare le parole,sembrano obiettive... sembrano,solo sembrano...il senso non è mai lo stesso per tutti... sembra,solo sembra... è quello che un po’ mi fa soffrire, o qualcosa come soffrire...perché ogni parola porta un senso diverso per ognuno...sembra lo stesso il senso,ma solo sembra...
dico viaggio e fioriscono sensi dappertutto...e fioriscono pure parole intorno attorno sotto e sopra,e fioriscono sensi dappertutto, e per ognuno il senso è altro,e viaggio, luce, amore, casa,piscina,porta,ascensore,locomotrice...scappano...non sono le stesse per me che per gli altri...dico viaggio luce amore casa piscina porta ascensore locomotrice e il profumo è diverso per ognuno...e tutto scappa e tutto scorre e dico scappare e scorrere e scappare e scorrere fioriscono ed il profumo è diverso per ognuno...
a me piacciono le parole...a volte il senso a volte il suono a volte il disegno che fanno sulla carta,a volte il disegno che fanno sui miei pensieri... ma pure il suono è sempre altro... ritmo... respiro... e pure disegnate sulla carta son diverse...chi tratti lunghi,chi piccoli tratti,chi tondo,chi ordinato...e poi sul pensiero,diverse pure... ma adesso vado a nanna,sono stanca... anche se il mio "stanca"… solo io so cosa significa...
Post n°523 pubblicato il 11 Febbraio 2011 da messaggeria.normale
Strana ma non troppo questa mia voglia di correre e raggiungerti. La musica (Mi sono innamorato di te - Tenco solo piano) |
Post n°522 pubblicato il 08 Febbraio 2011 da messaggeria.normale
San Vienveloce di Fretta è il santo patrono protettore Degli infettati dal TROJ.DLOADER.SAW protette o no da San Vienveloce Vita e miracoli di San Vienveloce di Fretta Credesi che Vienveloce, santo e martire, nacque nei primi anni del XIII secolo in un posto (oggi Fretta, Italia) quasi spopolato. Miracolosamente dopo lo sguardo candido del piccolo Vienveloce e di una sua badante bionda, formosa e scarsa di abiti, la nominata pianta pisellare cresce in modo spaventoso e permette di alimentare tutto il paesino per ben 5 anni. Il santo uomo chiese di restare da solo con la ragazza per un po'. Giorno e notte il santo uomo s'impegnò nel pregare insieme alla donna. I libri sacri raccolgono le sante parole provenenti della santa stanza del santo uomo ed ascoltate da una fedele e rispettosa moltitudine E lo seguì. Chiese lui di restare da solo con la donna per un paio di ore e la storia si ripeté come scritto sopra. È provabile che data la sua preferenza per donne belle giovani e sensuali, Vienveloce sia stato massacrato da un gruppo di zitelle furibonde. Vienveloce, chi dedicò tutta la sua intera vita a dare amore (o qualcosa del genere), muore, ironicamente, sepolto sotto una valanga di "perusia basia" (noti dolcetti medievali, antecedenti dei famosi Baci Perugina). * * * * Intanto, per i romantici accaniti, c'è S. VALENTINO's BUBBLES un giocondo gioco letterario le cui regole trovate qui |
Post n°521 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da messaggeria.normale
Ah che gioco crudele mi è capitato questa volta tra le mani... Che gioco spietato senza un bacio né un cuore e senza potere dir amor amore! Ah che gioco perverso! Come parlar, oh come, come parlar d'amore senza amor nominar, come parlare? Gioco crudele! Nessun nome migliore di "bacio" per un bacio. Ma in questo gioco cruento, dover sarà omettere "baciare", e dire invece "inumidire di me, le labbra tue". Oppure "aprire voglio col mio alito di vento, il sipario vorace della tua bocca deliziosa". (E sì, ho esagerato!). Ma ah che gioco crudele mi è capitato questa volta... Come parlar d'amore senza dir "amare"? E come amare senza respirarti, amore? Tu dimmi, anima mia, quale nome migliore di "cuore" per il cuore? Dobbiam per caso dire "favolosa fragola di carne", "farfalla capitana", "muscolo fondente"? Come chiamar il cuore se non "cuore", "imprescindibile motherboard di pelle"? Ah gioco crudele, gioco assai feroce! * * * * * Vabbe' dai, basta lamenti! Siete invitati al Gioco Letterario S. VALENTINO's BUBBLES ( un po' blablablare in attesa (per chi attende) del cupidino delle le frecce) Per saperne un po' di più, Clicchiamo quic quic quic Ricapitolando ma non troppo... Si scrive d'amore e di cuori che battono all'unisono e di baci sfacciati e chissà di innamorati cotti oppure crudi Ma senza (Ho detto senza!) azzardar nominar cuori e baci e senza dir amore né amare, né amai, né ti amo, né cuore né cuoricino del mio cuor né baci, bacetti, bacioni né bababababaciami piccina né amor c'ha null'amato amor eccetera Sono stata spiegata?????????????????? La musica (Czeslaw Spiewa - Maszynka Do Swierkania - Official Video) |
Post n°520 pubblicato il 27 Gennaio 2011 da messaggeria.normale
E allora stringevano decisamente una farfalla e si coloravano le guance. E mordicchiavano decisamente un grappolo di uva e gli splendevano le labbra ed il sorriso. E decisamente spremevano la notte per truccarsi gli occhi e per approfondir lo sguardo. E i colibrì erano deciso cerchietto di brezza nei lunghi cappelli di deciso vento. Nel tempo delle donne di zucchero filato, si faceva così. Gli omini di zenzero pero', preferivano frequentare le donne acqua e sapone. E le fanciulle di zucchero filato restavano zitelle eternamente. Solo ogni tanto ma decisamente, le donne di zucchero filato strizzavano una nuvola e piangevano lacrime prive di sale e di pepe e di piccante. Ma solo e soltanto ogni tanto capitava che le donne di zucchero filato decisamente lacrimavano. Perché il cuore di pralina delle donne di zucchero filato, decisamente batteva per i garbati marinai di cordiale marzapane. |
Post n°519 pubblicato il 21 Gennaio 2011 da messaggeria.normale
Scendo le scale e mi avvolge un suono leggermente appiccicoso. Solo leggermente. Mi spolvera sul viso un insieme di sensazioni confuse. Una fresca domenica di chiacchiere in famiglia sotto un pergolato di grappoli viola. Il sapore amichevole della salvia. Un venticello di sensuale lentezza, profumato. Scendo le scale. Il suono, impreciso sul viso, fila un groviglio vago, una ragnatela di do re mi sol sola sì. Svela un desiderio zingaro, la intima voglia di volare. Questa assurda malinconia quotidiana, la serenità di qualche giorno. Scendo le scale in cerca della metropolitana. Un uomo si sgrana felino sul corpo sinuoso di un bandoneon. Il suono riempe ogni angolo, leggermente invadente, ma solo leggermente. Un insieme d'incanto mi si spalma prima sulla guancia, poi, definitivamente mi avvince. La musica ( Mulligan Piazzolla - Años de soledad) |
Post n°518 pubblicato il 20 Gennaio 2011 da messaggeria.normale
Piove.
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Post n°517 pubblicato il 19 Gennaio 2011 da messaggeria.normale
Vagabondo in un treno senza locomotiva. |
Post n°516 pubblicato il 18 Gennaio 2011 da messaggeria.normale
pLiC pLac le dita della pioggia si portano via l'afa ed il calore. da lontano arriva un odore solido di terra bagnata. le piante di qualche balconcino lodano il sorso fresco, ringraziano dondolando un leggero valzer verde. pLiC pLac gocce spettinate. pLiC pLac brevi. pLiC pLac il mondo torna a respirare per un po'. pLiC pLac io continuo a giocare il lento gioco del bradipo. è quasi apnea. penso. penso che un giorno vorrò tornare a vivere. penso che un giorno vorrò svegliarmi. penso che potrebbe pero' mancarmi l'aria. penso che potrei non ricordare come si fa. penso che pLiC pLac potrei non avere più tempo. La musica ("Legend of the Wind" from the movie "Nausicaa") |
Post n°515 pubblicato il 14 Gennaio 2011 da messaggeria.normale
Mi indirizzai verso quella terra in cerca di risposte. * * * Un natale in giallo
di questo 14 gennaio 2011 Ricordatevi, avete fino alla mezzanotte, |
Post n°514 pubblicato il 12 Gennaio 2011 da messaggeria.normale
Una notte singolare ignoto, strepitoso, meraviglioso visitante, la possibilità di leggere di scegliere e di votare Oppure hai paura? |
Post n°513 pubblicato il 11 Gennaio 2011 da messaggeria.normale
Se appoggi lo sguardo sul mare una mattina fresca di novembre, Se invece lo sguardo lo tuffi nel mare un sereno pomeriggio di settembre, Se invece, Così raccontavano le vecchie alle ragazze, La musica (Djelem Djelem musica Gitana) * * * * e poi per chi volesse innondarsi di giallo e di mistero |
Sono una città fantasma. Qualche foglio appassito, foglie stanche. Ogni tanto, come un dono, un pezzo di brezza sfiancata. Sognavo di ospitare moltitudini.
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Post n°511 pubblicato il 29 Dicembre 2010 da messaggeria.normale
Ho un impertinente desiderio di malinconia giusto adesso. Si è scatenato imprevisto e feroce, proprio come si scatena una metafora in un grappolo di suoni trasandati. . . . ma poi il lieve, lontano tintinnare di conchiglie nella tasca. e poi il trascinarsi lento di una chiocciola. ed il tuo sguardo di terra fertile. e la tua stupenda alba feconda... e io... che non riesco a tirar fuori meraviglie dal cappello. . . . Avevo un grande desiderio di malinconia, ma spesso mi confondo. E adesso sono qui che chino la testa serena su questo cuscino che somiglia parecchio alla tristezza. La musica (Silvio Rodriguez - Oh Melancolia) |
Post n°510 pubblicato il 28 Dicembre 2010 da messaggeria.normale
Potrei giocare il gioco del miraggio.
chiedo scusa domani risponderò ai gentilissimi commenti. Succede che, non so se l'avete capito. ma qui fa un caldo decisamente spietato... |
Post n°509 pubblicato il 22 Dicembre 2010 da messaggeria.normale
Voglio credere. La musica (Pavarotti - Nessun Dorma) E so che la musica non c'entra. * *** ***** Carissimi miei, se non ci sentiamo, (sono (ah fortunati voi!) un po' assente in questi tempi) vi auguro un bellissimo e soprattuto duraturo, Natale. E vi ricordo e mi ricordo |
Post n°508 pubblicato il 13 Dicembre 2010 da messaggeria.normale
13 dicembre 2010. |
Post n°507 pubblicato il 08 Dicembre 2010 da messaggeria.normale
Succede che se io mi rannicchio nel tuo abbraccio tu ti senti sicuro e le radici non sono che filo d'aquilone. Che strano. E se poi ti abbraccio forte forte, la mia fragilità si scioglie come la scontata metafora della neve al sole. Che stranezza. Mi intreccio nei capelli un gelsomino fresco e tu dici che ho le guance rosso prugna e mi mordicchi le labbra come fossero ciliegie e io mi sento nuvola e galleggio. Che insolita, insolita stranezza. Respiro le tue parole quando taci, me le bevo ad occhi chiusi e ho sempre sete e sono sempre sazia. È molto strano. Se parli, mi gusto le parole e ne cammino sopra come un'acrobata randagia. Se parli, mi sdraio sul tuo dire e la lingua non è ponte né frontiera, è solo una lieve, lievissima certezza. Ah che bella, perfetta, unica stranezza, certe volte. La musica Rumbo al Adriático (Porco Rosso) - vals en guitarra |
Post n°506 pubblicato il 25 Novembre 2010 da messaggeria.normale
È solo un ritornello sai. Valentina Einaudi , "Gira il mondo gira e qualcuno invece di parlar dello spazio senza fine, parla del suo ombelico. Vergognoso!", Feltrinelli, p.5937
Benigni invece si ascolta qua (ed è bellissimo) |
Post n°505 pubblicato il 20 Novembre 2010 da messaggeria.normale
un paio di onomatopee nella testa. (volteggiano dentro. fuori invece aleggiano brandelli di un sole appiccicoso che mi corteggia i capelli. fa caldo). le onomatopee e un bel po' di dubbi aggrappati all'unico neurone. (il cuore no, il cuore è sereno. oggi non obbietta. fa caldo). Le onomatopee e poi i dubbi e parecchie parole senza senso svolazzandomi intorno. (farfalle straniere che non riuscirò mai a capire interamente. si sa, mai si capiscono interamente le farfalle, soprattuto se fa caldo. e fa caldo). Le onomatopee e poi i dubbi e poi parole e questa mia voglia fiacca di te. (nulla di spettacolare, una voglia un po' pigra, come me. fa caldo, amore) Le onomatopee e poi i dubbi e poi parole e poi questa mia voglia un po' pigra di te. (quasi abitudine. il mondo oggi non ha senso, ma non mi angoscio. oggi no. fa caldo. domani si vedrà).
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Post n°504 pubblicato il 19 Novembre 2010 da messaggeria.normale
Ho l'anima zingara ma le gambe ferme e la voglia spenta quasi sempre. Invento radici da attecchire nell'aria e mi annodo ad un vento poco mio. Ho paura della troppa libertà. Tutto tintinna intorno, tutto canta. Ma io percepisco solo una danza forestiera. Non so ritmare il mio battito, non so cadenzare il passo. Mi perdo. Mi spegno in una musica aliena. Sparisco. Non so come cantare. Ho l'anima zingara, volatrice. Ma io la freno. La tengo ancorata ad un vento poco suo. Lei a volte si rassegna, ma sotto sotto la sento turbolenta. Delicatamente battagliera. È più forte di me, è più grintosa. La mia anima zingara non teme essere se stessa e non si vergogna se non le riesce la felicità. Un giorno si slegherà, in cerca di un vento proprio e di una armonia tutta sua. Mi porterà con lei, ne sono certa. La musica (Gipsy Kings Passion) |
LA MUSICHETTA...SE NON TI VA... LA FERMI QUA...
Impastare un sogno
come chi impasta il pane
Una
scuola
a
Temeke
Poi magari ti va
di impastare con noi
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Ha promesso che se diventa primo in classifica mi paga il biglietto per l'Italia!!
Tranquilli...
Andata e ritorno mi paga!!
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si trovano ancora di là
nei pezzi di pezzettini,
(veri spiccioli di me)
...per pigrizia di spostare tutto
perche' non vorrei dimenticare nessuno
perche' si ...
tanto è solo un salto...e ne vale la pena...
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