Tra tante persone reali, Mari e Barbetti sono personaggi di fantasia, anche se per la figura del colonnello e della moglie lo scrittore si è ispirato allo zio Michelino, militare di carriera nel periodo fascista e poi esponente della Resistenza, salvato dalla partigiana Iolanda che due anni dopo sposerà.
L'autore sviluppa il racconto della vicenda sull'intreccio dei due piani temporali, quello dell' amicizia tra il direttore d'orchestra e il suo salvatore e il mese o poco più dell'attività di "intelligence" svolta anni dopo dal colonnello Mari per cercare di sciogliere il nodo.
Il colonnello Mari rilegge le indagini dell' epoca che hanno portato a un processo-farsa e alla condanna definitiva di un solo colpevole senza però dare risposte sulle reali responsabilità, analizza i possibili moventi, incontra testimoni e persone che hanno conosciuto e sono state vicine al medico e al maestro.
Filippo Iannarone, romano di 64 anni al suo primo romanzo, coglie l' occasione per descrivere una Nazione nascente fatta anche di cronache radiofoniche del Giro d' Italia con la mitica sfida tra Coppi e Bartali, apparecchi a valvole, mode, abitudini, liquori, dettagli di abbigliamento, nodi di cravatte, cappellini, acconciature, ciprie e trucchi.
Inviato da: cassetta2
il 25/01/2021 alle 14:19