Creato da leggendedgl il 08/03/2008

leggende & castelli

leggende & castelli

 

 

« Messaggio #4

Post N° 5

Post n°5 pubblicato il 08 Marzo 2008 da leggendedgl

il Castello di Guardasone...

fanno risentire le loro voci nei pressi dei resti del castello

Nel 1296 il Castello di Guardasone, a Traversetolo, fu al centro della guerra tra Guelfi e Ghibellini e venne distrutto dagli Estensi.

Fu ricostruito nel 1356.
Ospitò molte persone illustri, fra le quali anche il poeta Francesco Petrarca, che amava trascorrere le giornate fra i giardini e le stanze del castello alla ricerca dell'ispirazione.

Riportiamo il testo di una leggenda così come la racconta Elia Bertoli Armani poetessa e scrittrice traversetolese.

A quel tempo era signore del paese il nobile Ottobono Terzi che, come tutti i potenti, non era di cuore tenero e pretendeva dai suoi sudditi tasse impossibili. Essi abitavano in misere casupole e coltivavano le magre terre lasciate dai boschi e dopo aver pagato i tributi non restava loro di che sfamare la famiglia. Questa vita di privazioni, a lungo andare, fiaccò i sudditi che decisero di ribellarsi.
La voce giunse a Ottobono che, temendo di perdere il potere, mandò a dire ai contadini che avrebbe concesso loro condizioni migliori e li aspettava una sera nel grande cortile del castello. Questi accorsero in massa increduli e timorosi, ben conoscendo la malvagità del padrone, ma la proposta non sembrava rischiosa. Si radunarono nello spiazzo e con loro sorpresa vennero accolti con offerte di
vino e bevande.
Approfittarono avidamente di quell’improvvisa abbondanza e cortesia, solo più tardi comparve il padrone che, con inconsueti modi gentili, li ascoltò ed accettò le loro proposte.

Stupiti ma felici si abbandonarono ad applausi e ringraziamenti ma alterati dall’effetto del vino non si avvidero del tranello teso loro dal perfido signore. Mentre loro gridavano di gioia i soldati nascosti tra il fogliame cominciarono a colpirli con potenti frecce che li uccidevano sul colpo. Le grida dei primi colpiti indussero gli altri a fuggire ma si trovarono il passo sbarrato da altri soldati che non risparmiarono nessuno.

Le donne in
ansia attendevano nelle case, non vedendo gli uomini tornare si allarmarono e cautamente, protette dal buio, si avvicinarono al castello. Giunte vicino al cortile si trovarono di fronte quello spettacolo di morte. Fuggirono allora temendo anche per la loro vita e quella dei bambini. Ora, private dei mariti, dei figli adulti e dei padri, nei loro cuori colmi di dolore si insinuarono l’odio per il malvagio Ottobono ed il proposito di vendetta. Attesero pazientemente il momento propizio e durante una solitaria passeggiata colpirono a morte lo spietato padrone.

Per suo maggior castigo nascosero il corpo nel folto bosco, esso diventò così pasto per gli animali. Lo spirito, privato della sepoltura del corpo, fu costretto a vagare senza il riposo eterno, la vendetta fu così completa.

A tutt’oggi c’è chi afferma che il fantasma di Ottobono stia ancora vagando nella sua armatura e in quella zona, in certe notti di luna, si mostri trascinando catene dal rumore sinistro.

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/nostrastoria/trackback.php?msg=4252148

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

an.cortesevincenzoaragonaodinopaoloTRAVERPLASTstravisoCostieropazzaserialkiller666ericabrunettachiaramesianoarnsacsport_andoamericaninsidefucio02ruzzolina0SONIAGAND
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963