Parole in confusione

addio


GiuliaGiulia mi tiene per mano strano sapore d’amore cenere che si sparpaglia via tra i capelli ed il cuore Giulia e il suo bacio, Stupenda manda nel gioco uno sguardo timido, sperso e un sorriso intriso di altra innocenza più scura, più chiara, pensierosa, più qualcosa cheGiulia braccia gettate al collo vello caduto, in disparte sorte del primo incontro vetro, riflesso di un bacio che incanta Giulia arriva alla guancia mangia una mela sbucciata capita nel sole a Novembre sempre mi porta alla notte più grande, più intensa, emozionata, più qualcosa cheGiulia al collo un tatuaggio sfoggio d’ispirazione passione per ogni specchio cocchio, orlo di (piccole) vanità Giulia ritrovo quegli occhi varchi, cancelli del sogno bagno che il giorno colora ora nel verde, ora nocciola profuma, più vera, indecisa, più qualcosa che Giulia arriva col treno sereno che il viso ritrova alcova di nuovi sorrisi divisi dal solito addioGiulia e i suoi sedici anni panni al vento che soffia sabbia attraverso le dita carta giocata a matita più viva, più sola, capricciosa, più qualcosa cheGiulia e il suo dolce sorriso sorso di fragrante profumo marmo di statua (appena) scolpita testa di capelli in festaGiulia che impara l’amore calore che scioglie le braccia veglia che il sonno non lascia soglia di vita e follia più nuda, più rara, scompigliata, più qualcosa chepiù scura, più chiara, pensierosa, più qualcosa che non so cos’è! Andrea Grossi