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Post N° 8

Post n°8 pubblicato il 20 Marzo 2008 da noteviaggio

Storia completata:
RETEMAR

“NOTE” DI UN VIAGGIO
PERSONAGGI: Valentina, Albi e Cocca (due gnomi), Gigino “orecchio fino”, Fata Gelsomino, Maghi Ton Tan Tin.

(Valentina racconta ai bambini)
“C’era una volta… c’era una volta… sapete bambini una cosa?
Ho voglia di raccontarvi una bella storia, una di quelle che ti portano nel paese delle note incantate…
Il personaggio che ci può aiutare a fare questo viaggio fantastico è la Fata Gelsomino.
È una fata invisibile ed è chiamata così per il profumo che lascia nell’aria quando ci passa vicino.
Eccola che arriva ! Sentite il suo profumo!...
Attenzione, se ascoltiamo attentamente possiamo sentire anche la sua musica dolce e melodiosa”.
La fata Gelsomino ci porterà nel mondo incantato delle note insieme a 3 maghi.
Questi vivono sulla cima di una montagna e controllano tutti gli abitanti del paese delle Note Incantate…
Il Mago TON è un vecchio brontolone, è basso basso, grasso grasso, ed ha un cappello e un mantello blu. La sua voce è grave e non sopporta i bambini che parlano ad alta voce. Se vogliamo farci aiutare da lui dobbiamo parlare pianissimo. Proviamo a chiamarlo insieme… “Mago Ton, Mago Ton…”.
Il Mago TAN è più giovane di mago Ton, indossa un cappello e un mantello rosso, la sua voce è più alta rispetto a quella di mago Ton e, se lo vogliamo chiamare, dobbiamo parlare un po’ più forte. Proviamo a chiamarlo insieme… “Mago Tan, Mago Tan…”.
Il Mago TIN, è il più giovane dei tre maghi, indossa un cappello e un mantello giallo, lui è alto alto, magro magro e ha una voce acutissima ed è un pochino sordo. Se lo chiamiamo per aiutarci, dobbiamo parlare fortissimo. Proviamo a chiamarlo insieme… “Mago Tin, mago Tin…”.

(Inizia il nostro viaggio)
La notizia che il Re aveva annunciato un concorso perché cercava musicisti di corte, giunse anche nel paese degli gnomi e due di loro, Albi e Cocca, espressero il desiderio di potersi recare al paese delle Note Incantate, per partecipare al concorso musicale.
Una mattina, di buon ora, i due gnomi, si misero in cammino per andare nel paese delle Note Incantate. Si narrava che gli abitanti di quel paese, fossero persone molto litigiose.
Molti abitanti del paese volevano partecipare al concorso. Tutti provavano le musiche con i loro strumenti musicali, a qualsiasi ora del giorno e della notte, ognuno voleva esibirsi da solo e fare bella figura davanti al Re.
Albi e Cocca, erano due bravi musicisti e anche loro erano intenzionati a fare bella figura al concorso musicale.
Per arrivare prima possibile, Albi e Cocca decisero di prendere una scorciatoia: il sentiero che attraversava il bosco.
Questo bosco, come in tutte le favole, era buio ed i suoni e rumori che si udivano facevano veramente paura!
Albi e Cocca non si scoraggiarono e decisero di proseguire ugualmente.
Cammina, cammina, arrivarono davanti ad una casetta. Non era quella della strega di Hansel e Gretel ma era abitata da uno strano ometto che appena vide i due gnomi uscì dalla sua casetta e chiese loro, dove erano diretti. Questi dissero: “Ci siamo persi, dovevano andare al paese delle note incantate per esibirci davanti al Re!”.
Questo strano ometto aveva il naso, la bocca, due occhi, due mani, due piedi, ma di orecchie ne aveva parecchie, cioè solo due, ma grandi come due bistecche, come due frittelle, come due…padelle! La gente lo prendeva in giro e lo chiamava “Gigino orecchio fino”.
Gigino non si preoccupava del proprio aspetto, perché le sue orecchie gli facevano sentire un mondo di rumori e di suoni, se metteva l’orecchio a terra sentiva i passi delle persone prima degli altri, se tendeva l’orecchio al cielo sentiva i fulmini arrivare da lontano, sentiva proprio tutto anche le voci degli insetti. Infatti, gli insetti parlano, ma hanno le vocine così piccole che ci vuole un orecchio finissimo per sentirle…
Albi e Cocca chiesero a Gigino di aiutarli a ritrovare il sentiero giusto per arrivare al paese, perché era così buio quel bosco che si sarebbero persi di nuovo.
Gigino disse loro, che li avrebbe aiutati e, grazie alle sue orecchie, li avrebbe avvisati in tempo dai pericoli. Ogni rumore o suono pericoloso Gigino orecchio fino, lo avrebbe percepito prima di loro.
Gigino li avrebbe accompagnati fino al sentiero felice.
Durante il percorso nel bosco scuro, Albi e Cocca furono ben lieti di essere in compagnia di Gigino.
Grazie al suo udito super fino scamparono a molti pericoli: un grosso temporale, uno strano animale con due teste ghiotto di gnomi (ogni bocca ne avrebbe mangiato uno!).
Arrivati al sentiero felice, Albi e Cocca salutarono Gigino e lo ringraziarono della sua gentilezza e disponibilità. Ad un certo punto, un fresco profumo di fiori, arrivò ai loro grossi nasi e i due gnomi cominciarono a seguire la traccia profumata curiosi di sapere dove li avrebbe portati. Incontrarono un grosso fiore e da dentro uscì la Fata Gelsomino che disse loro: “Io conosco la strada più breve per arrivare al paese delle Note Incantate, però voi due gnomi mi dovete aiutare con una magia a ritrovare la mia amica Fata Melodia, sono tanto triste, lei è stata rapita da mago Silenzio, che non ama la musica e la costringe a stare nel suo castello senza suonare una sola nota del suo violino!”  Per fare questa magia, i due gnomi, dovevano trovare gli ingredienti per comporre una bella musica, così la Fata Melodia, udendo la musica, sarebbe ritornata. Per fare ciò, aveva bisogno degli altri due ingredienti della musica: il ritmo e l’armonia.
I due gnomi si misero subito al lavoro, Albi prese il suo tamburo e cominciò a suonare un bel ritmo, Cocca, con la sua tastiera, “costruiva” dei bellissimi accordi. Insieme cominciarono a suonare… Questa musica fu subito udita dalla Fata Melodia, che arrivò “più veloce della luce”. La fata prese il suo violino ed iniziò a suonare una bella melodia, unendosi alla musica di Albi e Cocca. Grazie, grazie amici miei, disse la Fata Gelsomino, finalmente posso riabbracciare la mia amica Fata Melodia che da tanti anni era prigioniera nel castello del Mago Silenzio.
“Adesso cari gnomi, vi portiamo noi nel paese delle note incantate!”, dissero le due fate, “Salite a bordo!”. Le fate aprirono le loro enormi ali e presero il volo dirette nel paese delle Note Incantate.

Cari bambini, sono sempre Valentina, sapete cosa succederà adesso?
Durante il volo, le due fate andarono a sbattere contro un’enorme montagna e, cadute a terra insieme ad Albi e Cocca un po’ storditi, si ritrovarono dinnanzi a tre sapienti maghi: Mago Ton, Mago Tan e Mago Tin.
“Che cosa volete, chi siete!” chiese il Mago Ton con una voce così grave che sembrava un tuono.
Albi, che era il più coraggioso dei due, ricordandosi di dover parlare pianissimo per non farlo arrabbiare, rispose: “Siamo diretti al paese delle Note Incantate per partecipare ad un concorso per diventare musicisti di corte!”.
Il Mago Ton rispose che era molto arrabbiato con gli abitanti del paese perché litigavano tra di loro, suonavano tutti insieme, facevano un gran baccano e nessuno riusciva più a dormire. Disse inoltre che al concorso potevano partecipare solo gli abitanti del paese. Gli gnomi furono presi dalla tristezza pensando di aver fatto la strada invano. Loro infatti non erano abitanti del paese delle Note Incantate!...
“Se voi troverete la soluzione per mettere pace tra loro, io e i miei amici maghi vi faremo partecipare al concorso per musicisti di corte anche se non abitate in questo paese!” disse quindi il mago.
Albi e Cocca accettarono subito, gioiosi salutarono e ringraziarono le fate per averli accompagnati ed entrarono nel paese.
Non vi dico quello che videro…: tutti gli abitanti giravano per le strade come sonnambuli, chi aveva un braccio fasciato, chi una gamba ingessata, altri addirittura dei grossi cerotti sul volto. Che disastro, avevano bisticciato davvero tanto!
Ad Albi venne subito una bella idea.
Con un rullo di tamburo, Albi richiamò l’attenzione degli abitanti del paese che partecipavano al concorso musicale, e spiegò loro che non potevano più esercitarsi suonando tutti insieme e senza una regola.
“Cari musicisti”, disse Albi, “dovete collaborare tra voi. Vi farò ascoltare una bella musica e voi sceglierete i colori adatti per creare un bel quadro che racconti le vostre emozioni.
“Cosa c’entra un quadro con il concorso di musicisti di corte?” Esclamò uno dei musicisti.
Rispose Cocca: “C’entra c’entra, dopo aver dipinto il quadro formeremo un’orchestra dove ognuno potrà suonare il suo strumento e scegliere la parte del quadro a cui dare la musica più bella, naturalmente rispettando il vostro turno e senza litigare…”
“Va bene, ci hai convinti!” rispose uno degli abitanti.
L’orchestra si esibì con il suo primo concerto sulla piazza del Paese ed i musicisti ebbero un grande successo. Il Re, dopo averli sentiti, decise che solo loro erano degni di suonare nei concerti e nelle feste del suo palazzo.
I musicisti per gratitudine regalarono al Re il “quadro suonato” come ricordo
Tutti gli abitanti del villaggio furono riconoscenti ad Albi e Cocca per aver riportato la calma nel paese e … sapete bambini cosa vi dice Valentina?:
“I problemi si risolvono più facilmente se le persone, invece di litigare fra loro, collaborano e si aiutano a vicenda; insieme in “armonia” è più bello!”.
       
                                                        FINE


 
 
 

STORIA

Post n°7 pubblicato il 18 Marzo 2008 da noteviaggio

Ho letto e approvo la storia che mi sembra bellissima compreso il finale. Debbo constatare che io in in questa fase di lavoro ho dato pochissimo contributo ma la "mia abilità musicale" non è al tuo livello quindi approfittare delle tue competenze è per me un momento di crescita notevole. E' una storia con passaggi graduali e completa che sicuramente comporta un  periodo lungo di lavoro l'ideale sarebbe farne un  "progetto musicale" per un intero anno scolastico, per ora cominciamo poi si vedrà dove si può arrivare secondo i tempi della sperimentazione.
Ad un  certo punto quando parli di Fata Melodia non ho capito bene se è prigioniera per sua volontà o per volontà altrui, perche secondo questa ultima ipotesi occorre che qualcuno l'aiuti a liberarsi. Può essere questo un suggerimento?
-... nel momento  in cui Albi e Cocca creano questa musica...- tutte le note si agganciano l'una con l'altra formano una catena che volando arrivano al catello di Mago Silenzio riescono a trovare la chiave per liberare Fata Melodia. Oppure se è prigioniera per sua volontà, togliendo quel "prigioniera" si pùo liberare appena  sente la musica.
La morale finale mi piace molto e un passaggio in particolare rispecchia la situazione della mia sezione "Il Mago Ton era arrabbiato con gli abitanti del paese perchè litigavano tra di loro e facevano un gra baccano" mi sembra proprio la situazione della mia sezione.
A presto Doriana

 
 
 

Post N° 6

Post n°6 pubblicato il 17 Marzo 2008 da noteviaggio

Continua la storia....
Questo strano ometto aveva il naso, la bocca, due occhi, due mani, due piedi, ma di orecchie ne aveva parecchie, cioè solo due, ma grandi come due bistecche, come due frittelle, come due…padelle! La gente lo prendeva in giro e lo chiamava “Gigino orecchio fino”.
Gigino non si preoccupava del proprio aspetto, perché le sue orecchie gli facevano sentire un mondo di rumori e di suoni, se metteva l’orecchio a terra sentiva i passi delle persone prima degli altri, se tendeva l’orecchio al cielo sentiva i fulmini arrivare da lontano, sentiva proprio tutto anche le voci degli insetti. Infatti, gli insetti parlano, ma hanno le vocine così piccole che ci vuole un orecchio finissimo per sentirle…
Albi e Cocca chiesero a Gigino di aiutarli a ritrovare il sentiero giusto per arrivare al paese, perché era così buio quel bosco che si sarebbero persi di nuovo.
Gigino disse loro, che li avrebbe aiutati e, grazie alle sue orecchie, li avrebbe avvisati in tempo dai pericoli. Ogni rumore o suono pericoloso Gigino orecchio fino, lo avrebbe percepito prima di loro.
Gigino li avrebbe accompagnati fino al sentiero felice.
Durante il percorso nel bosco scuro, Albi e Cocca furono ben lieti di essere in compagnia di Gigino.
Grazie al suo udito super fino scamparono a molti pericoli: un grosso temporale, uno strano animale con due teste ghiotto di gnomi (ogni bocca ne avrebbe mangiato uno!).
Arrivati al sentiero felice, Albi e Cocca salutarono Gigino e lo ringraziarono della sua gentilezza e disponibilità. Ad un certo punto, un fresco profumo di fiori, arrivò ai loro grossi nasi e i due gnomi cominciarono a seguire la traccia profumata curiosi di sapere dove li avrebbe portati. Incontrarono un grosso fiore e da dentro uscì la Fata Gelsomino che disse loro: “Io conosco la strada più breve per arrivare al paese delle Note Incantate, però voi due gnomi mi dovete aiutare con una magia a ritrovare la mia amica Fata Melodia!”.  Per fare questa magia, dovevano trovare gli ingredienti per creare una bella musica, così la Fata Melodia, udendo la musica, sarebbe ritornata. La fata Melodia per ritornare aveva bisogno degli altri due ingredienti della musica: il ritmo e l’armonia.
I due gnomi si misero subito al lavoro, Albi prese il suo tamburo e cominciò a suonare un bel ritmo e Cocca, con la sua tastiera, “costruiva” dei bellissimi accordi. Insieme iniziarono a suonare… Questa musica fu subito udita dalla Fata Melodia, che arrivò “più veloce della luce”. La fata prese il suo violino ed iniziò a suonare una bella melodia, unendosi ad Albi e Cocca. Grazie, grazie miei amici, disse la Fata Gelsomino, finalmente posso riabbracciare la mia amica Fata Melodia che da tanti anni era prigioniera nel castello del Mago Silenzio.
“Adesso cari gnomi, vi portiamo noi nel paese delle note incantate!”, dissero le due fate, “Salite a bordo!”. Le fate aprirono le loro enormi ali e presero il volo dirette nel paese delle Note Incantate.

Cari bambini, sono sempre Valentina, sapete cosa succederà adesso?
Durante il volo le due fate andarono a sbattere contro un’enorme montagna e, cadute a terra insieme ad Albi e Cocca un po’ storditi, si ritrovarono dinnanzi a tre sapienti maghi: Mago Ton, Mago Tan e Mago Tin.
“Che cosa volete, chi siete!” chiese il Mago Ton con una voce così grave che sembrava un tuono.
Albi, che era il più coraggioso dei due, ricordandosi di dover parlare pianissimo per non farlo arrabbiare, rispose: “Siamo diretti al paese delle Note Incantate per partecipare ad un concorso per diventare musicisti di corte!”.
Il Mago Ton rispose che era molto arrabbiato con gli abitanti del paese perché litigavano tra di loro, suonavano tutti insieme, facevano un gran baccano e nessuno riusciva più a dormire. Disse inoltre che al concorso potevano partecipare solo gli abitanti del paese. Gli gnomi furono presi dalla tristezza pensando di aver fatto la strada invano. Loro infatti non erano abitanti del paese delle Note Incantate!...
“Se voi troverete la soluzione per mettere pace tra loro, io e i miei amici maghi vi faremo partecipare al concorso per musicisti di corte anche se non abitate in questo paese!” disse quindi il mago.
Albi e Cocca accettarono subito, gioiosi salutarono e ringraziarono le fate per averli accompagnati ed entrarono nel paese.
Non vi dico quello che videro…: tutti gli abitanti giravano per le strade come sonnambuli, chi aveva un braccio fasciato, chi una gamba ingessata, altri addirittura dei grossi cerotti sul volto. Che disastro, avevano bisticciato davvero tanto!
Ad Albi venne subito una bella idea.
Con un rullo di tamburo, Albi richiamò l’attenzione degli abitanti del paese che partecipavano al concorso musicale, e spiegò loro che non potevano più esercitarsi suonando tutti insieme senza criterio.
“Cari musicisti”, disse Albi, “Dovete collaborare tra voi. Vi farò ascoltare una bella musica e voi dovrete scegliere i colori adatti per creare con questi, un bel disegno che descriva le vostre emozioni.


Finale: sarebbe mia intenzione, far riprodurre ai bambini un bel disegno che rappresenti la musica come li ha fatti sentire, poi far “suonare il quadro” d’innanzi al Re, con i diversi strumenti didattici (triangoli, legnetti, maracas ecc.) e la morale della storia sarà; insieme in “armonia” è più bello!
Che ne pensi?
E Valentina?
Domani concludiamo la storia!
 ciao  SIMONA

 
 
 

Cara Simona

Post n°5 pubblicato il 16 Marzo 2008 da noteviaggio

le righe  che hai scritto vanno bene. L'ometto della casetta penso si chiamasse "Gigino orecchio fino" e appunto per il suo orecchio-fino potrebbe sentire pericoli (suoni e rumori) prima degli altri e quindi aiutare Albi e Cocca ad uscire dal bosco. Visto che sei stata così brava ad imbastire l'inizio del percorso con una certa abilità musicale che io non ho, ti pregherei di concludere la storia incontrando anche Valentina. Se poi trovo percorsi non attuabili nella nostra realtà, possiamo sempre trovare una via di incontro.

 
 
 

Post N° 4

Post n°4 pubblicato il 16 Marzo 2008 da noteviaggio

Cara Doriana,
sono andata avanti con la storia... leggi un po'
(Inizia il nostro viaggio)
La notizia che il Re aveva annunciato un concorso perché cercava musicisti di corte, giunse anche nel paese degli gnomi e due di loro, Albi e Cocca, espressero il desiderio di potersi recare al paese delle Note Incantate, per partecipare al concorso musicale.
Una mattina, di buon ora, i due gnomi, si misero in cammino per andare nel paese delle Note Incantate. Si narrava che gli abitanti di quel paese, fossero persone molto litigiose.
Molti abitanti del paese volevano partecipare al concorso. Tutti provavano le musiche con i loro strumenti musicali, a qualsiasi ora del giorno e della notte, ognuno voleva esibirsi da solo e fare bella figura davanti al Re.
Albi e Cocca, erano due bravi musicisti e anche loro erano intenzionati a fare bella figura al concorso musicale.
Per arrivare prima possibile, Albi e Cocca decisero di prendere una scorciatoia: il sentiero che attraversava il bosco.
Questo bosco, come in tutte le favole, era buio ed i suoni e rumori che si udivano facevano veramente paura!
Albi e Cocca non si scoraggiarono e decisero di proseguire ugualmente.
Cammina, cammina, arrivarono davanti ad una casetta. Non era quella della strega di Hansel e Gretel ma era abitata da uno strano ometto che appena vide i due gnomi uscì dalla sua casetta e chiese loro, dove erano diretti. Questi dissero: “Ci siamo persi, dovevano andare al paese delle note incantate per esibirci davanti al Re!”.
A presto, Simona

 
 
 
 
 

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