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Roma, 31 mag. - (Adnkronos) - La Commissione disciplinare "premesso che le istanze di ammissione dei terzi interessati sono pervenute nei tempi, rilevato che le societa' Cesena, Nocerina, Vicenza e Trapani, risultato portatrici di interessi diretti di classifica, e rilevato che il Barletta non risulta portatrice di interessi diretti di classifica in quanto non potrebbe trarre alcun vantaggio dall'esito del procedimento e rilevato che il Codacons e Federsupporter non sono soggetti dell'ordinamento federale", non ammette al dibattimento la societa' Barletta, e le associazioni Codacons e Federsupporter.
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ISMAILA, Egitto (Reuters) - Beduini armati hanno rapito due turisti americani nella penisola del Sinai, in Egitto, per chiedere il rilascio di un uomo della loro tribù arrestato per dorga.
Lo riferisce oggi la polizia egiziana.
I due americani, entrambi 31enni, sono stati catturati mentre guidavano nella zona nei pressi di Dahab, resort turistico.
"Sono in corso negoziati tra le forze di sicurezza e il gruppo armato per il rilascio dei turisti", ha detto una fonte della polizia, aggiungendo che i beduini vogliono il rilascio di un loro compagno in carcere per droga.
"Possiamo confermare che due cittadini americani sono stati rapiti il 30 maggio nella penisola del Sinai e che stiamo lavorando con le autorit egiziane per risolvere la situazione", ha detto un funzionario dell'ambasciata Usa, senza fornire ulteriori dettagli.
Diversi altri turisti sono stati sequestrati brevemente negli ultimi mesi, ma sono stati rilasciati illesi. - Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia
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Cavezzo (Modena), 31 mag. (LaPresse) - Facce tirate e occhiaie, qualcuno esce dalla tenda, qualcuno dall'auto, qualcuno si alza dal materassino di gomma su cui ha dormito e cerca di riprendersi dall'umidit della notte. Riprende lentamente all'alba la vita alla tendopoli di Cavezzo, nel modenese. La Protezione civile offre pane e Nutella o pane e marmellata. Solo intorno all'una tutte le luci si spengono e le voci calano. Gli alpini volontari dell'Abruzzo si rimettono al lavoro per montare sul campo di calcio una tendopoli organizzata da 250 posti e dare così un letto a tutti quelli che qui sono venuti senza una tenda propria. Per stasera, promettono, sar pronta. Arrivano i vigili del fuoco, entrano al bar del palazzetto dello sport, per il resto inagibile, per un caffè, dove gi si è formata un po' di coda. Qualcuno li ferma. "Osservi lì, quella crepa ieri sera non c'era", dice indicando una vistosa riga sulla parete appena sopra l'insegna del bar.
Stamane qualcuno ha sentito la scossa di 3,6 gradi Richter che si è verificata intorno alle sei e venti. Altre due ne sono seguite, più leggere, ma quelle nessuno le ha avvertite al campo. Si rifanno gli approvvigionamenti. Serve carne in scatola, tonno, pane in cassetta. Al bar riprende il rumore di stoviglie. I bagni del palazzetto sono gli unici disponibili, perciò la famiglia che lo gestisce deve fare i turni e tenere aperto sempre. A notte fonda si sono concessi qualche ora di sonno su un materassino accanto alla porta. Sull'ingresso di vetro la scritta "Bussare" per chi ha bisogno del bagno. Vigili del fuoco e polizia municipale si dedicano a delimitare nuove aree col nastro bianco e rosso. Ma mancano i mezzi, si lamentano, discutendo tra loro. Sono vetusti, manca il personale, manca il materiale. "E poi - sbotta un vigile - mandiamo i militari in missione di pace. Ma quale? Qui è la vera missione di pace".
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Roma, 31 mag. (Adnkronos) - Iniziate a Cisternino, in provincia di Brindisi, nel Salento, le riprese del film 'Ci vediamo domani', di cui e' protagonista Enrico Brignano per la regia di Andrea Zaccariello. L'attore romano interpreta il personaggio di Marcello Santilli, un uomo sempre alla ricerca dell'occasione della vita. Ormai in miseria, abbandonato dalla moglie e dalla figlia adolescente, Marcello escogita una bizzarra iniziativa: attivare un'agenzia di onoranze funebri in un piccolo paese pugliese popolato da ultra-novantenni, tutti potenziali 'clienti'.
Ma le cose non vanno come Marcello vorrebbe. Con Enrico Brignano il cast del film comprende Burt Young, Ricky Tognazzi, Francesca Inaudi, Giorgia Wurth e la piccola Giulia Salerno. Le riprese si svolgeranno per 6 settimane in varie localita' della Puglia e a Roma, con il sostegno di Apulia Film Commission.
Da un soggetto di Paolo Rossi e Andrea Zaccariello 'Ci vediamo domani' e' prodotto da Moviemax Media Group e Smile Production di Giuseppe Pedersoli, e sara' distribuito in Italia da Moviemax. "Siamo molto soddisfatti per essere riusciti a costruire un progetto cinematografico capace di coniugare grande potenzialita' commerciale in Italia e all'estero e un budget relativamente contenuto. Il primo ringraziamento va a Enrico Brignano che ha creduto in 'Ci vediamo domani' fin dal primo momento", afferma Giuseppe Pedersoli che con questo film festeggia i 20 anni di attivita' con la Smile Production.
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Tutte le mattine, appena svegliati, ascoltando il notiziario siamo inondati di dati disfattisti dove la razionalit , la prudenza, la logica e la speranza non sono più parte del linguaggio né dei giornalisti, nè dei politici.
Con questo stato d’animo intriso di paura e ansia iniziano la giornata la maggior parte dei cittadini europei, in particolare quelli dei Paesi periferici, come Spagna e Italia.
La situazione giorno dopo giorno si aggroviglia, le difficolt aumentano e dilagano in tutti i Paesi dell’Unione Europea, eccetto, per ora, in Germania, dove i dati macroeconomici continuano a essere positivi: Pil a +0,5, occupazione ai massimi, inflazione ai minimi e stipendi quasi doppi rispetto a quelli italiani. La Germania sta vivendo una fase che pare idilliaca, mentre tutti i Paesi Europei sono sempre più in crisi psicologica, oltre che economica. Cresce la paura del fallimento della Grecia, e con essa l’euro, e i mercati finanziari sembrano in preda a una totale crisi di identit . I risparmiatori in massa cercano il rifugio.
I cittadini greci, in vista di un possibile default del Paese, stanno ritirando i loro soldi dalle banche, in quanto se dovesse capitare, gli sportelli sarebbero bloccati e non si potrebbe prelevare. Se la Grecia torna alla dracma, meglio possedere euro, o altre valute, per mantenere un minimo di potere d’acquisto. Negli altri Paesi, come l’Italia, i capitali si spostano sempre più velocemente verso prodotti ritenuti “risk free” (privi di rischio) e, siccome i titoli di Stato hanno aumentato la volatilit , la sicurezza si cerca all’estero, in particolare sul bund tedesco.
La Germania così si ritrova, anche in questo momento, massima beneficiaria del panico e, inondata dai capitali, colloca sempre più titoli a lungo termine con tassi bassi prossimi allo zero.
, Noi ci chiediamo: ma quanto può durare questa situazione? Cosa credono i tedeschi, che il loro sia un sistema virtuoso, in grado di sopravvivere senza i consumatori europei che acquistano i prodotti della loro industria? Dai dati macroeconomici risulta infatti che il 60%, e forse più, del loro export sia verso l’Eurozona.
Se i cittadini italiani, grandi consumatori di Bmw (Xetra: - ) , Audi (Xetra: - ) , Mercedes (Xetra: - ) , ecc., dovessero andare nel panico e non acquistare più questi prodotti, che fine farebbero le loro fabbriche? Questo è solo un esempio, ma non dobbiamo dimenticare che le economie di tutta l’Unione Europea sono ormai integrate grazie all’euro e perciò interdipendenti. Nessuno può sopravvivere senza enormi e catastrofici danni alla distruzione dell’euro, anello fondatore e unificatore di questa Europa ancora politicamente incompiuta.
In Italia il 28 maggio l’Istat ha comunicato che l’indice destagionalizzato del clima di fiducia del settore manifatturiero, riferito ad aprile, è sceso da 89,1 a 86,2. Gli ordini peggiorano, mentre aumentano di poco le scorte di magazzino, segno di contrazione della domanda che vede un calo da 92,9 a 88,7 nei beni di consumo, da 87,5 a 86,1 nei beni intermedi e da 86,7 a 84,1 nei beni strumentali.
Altro che creare posti di lavoro, se la situazione permane il rischio è di passare dalla recessione alla deflazione.
Attenzione ai dati di Borsa, i mercati non solo non seguono in modo lineare l’evoluzione macroeconomica, ma molte volte anticipano il peggio del peggio. Altre volte possono reagire violentemente in senso contrario alla prima notizia non distruttiva.
Un embrionale esempio di come i mercati non siano né intelligenti, né razionali lo vediamo dalla reazione di questi giorni alla pubblicazione di sei sondaggi elettorali dove Nea Democratia (partito pro-salvataggio) risulterebbe il più votato con il 2-3% di consensi in più rispetto al partito di estrema sinistra Syriza. Tale notizia ha provocato in data 28 maggio una salita della borsa di Atene dell’8% e un rimbalzo di tutte le borse europee durante la mattinata, per poi chiudere a +6,79 la Grecia e leggermente negative le altre. Fa eccezione Madrid, alle prese con il crollo in borsa di Bankia, la quarta banca più grande della Spagna. La crisi e il buco di 19 miliardi di euro sono ancora dovuti alle perdite legate alla bolla speculativa immobiliare.
, Essere pessimisti e negativi in questi tempi è normale, ma secondo noi è possibile anche in questa situazione pensare positivo.
In Italia il governo tecnico, malgrado le sofferenze che ci sta procurando, sta attuando in modo coerente la riforma del sistema e il recupero dallo sfacelo in cui ci ha portato la mala politica degli ultimi trent’anni. Il professore Monti, circondato da un’ottima equipe di tecnici, ma soprattutto di persone corrette, ha posto con calma le basi per portare il nostro Paese al controllo della situazione economica. Dopo avere riconquistato la stima e la fiducia delle istituzioni internazionali, si sta attrezzando per riportare in Italia, ma anche in Europa, la crescita strutturale.
Tutto questo probabilmente sar facilitato dall’indebolimento politico della signora Angela Merkel dopo la svolta elettorale nel land più grande della Germania, la Westfalia. Ma, soprattutto a livello europeo, sar facilitato dalla vittoria di Hollande e con lui dai socialisti francesi europeisti convinti, ma con una visione politica diversa e più simile a quella italiana del nostro Monti.
La Grecia, deve restare in Europa e questo è possibile solo se l’Europa diventa sempre più una confederazione di Stati uniti e non solo unita dalla moneta, ma anche da istituzioni comuni politiche ed economiche con veri poteri sopranazionali.
La Merkel non è Sansone e non distrugger il tempio.
Ad oggi non esiste un’alternativa diversa, non è possibile lasciare la Grecia a sé stessa. Se l’Unione Europea accetta l’abbandono di un Paese e la sua uscita dall’euro, imploderebbe, perché perderebbe la fiducia del mondo finanziario nei confronti dell’euro.
Non esiste secondo noi la possibilit del default controllato. Se la Grecia esce, si ritrova a essere catapultata nel caos, con un debito pubblico che raddoppierebbe, l’inflazione che salirebbe al 30% e, di conseguenza, ritornerebbe nel limbo dei Paesi del Terzo Mondo.
, Dall’altra parte l’Europa sarebbe in preda al contagio, al disfattismo della finanza internazionale, che ritirerebbe tutte le proprie risorse dalla UE provocando una crisi epocale mondiale.
Noi riteniamo pertanto che questo scenario sia impossibile e politicamente irrazionale.
Consigliamo di fare attenzione ai mercati finanziari, perché le tensioni sono ancora tante. Cosa potrebbe capitare se alcune, o addirittura tutte, queste fobie non si realizzassero? E se il 17 giugno la Grecia votasse per un governo europeista stabile? Di certo la politica di Monti-Hollande, appoggiata da Cameron e Obama, prenderebbe il sopravvento e si potrebbe procedere con la creazione di fondi di salvataggio per le banche europee compresse a livello di bilancio dai portafogli investiti in titoli dei loro Stati. Tali provvedimenti contribuirebbero a creare un’Europa sempre più equilibrata e finalmente unita dopo millenni di guerre e divisioni.
I mercati, di fronte a una simile ipotesi, potrebbero innescare, visto lo scoperto esagerato, una corsa sfrenata alle ricoperture, in particolare sui titoli più maltrattati sino ad oggi, come i finanziari.
Non ci stupirebbe affatto se tale rimbalzo si trasformasse in un’inversione di tendenza. Il rialzo potrebbe essere trascinato dall’economia americana, forte e prossima alle elezioni, in un rally estivo. A livello globale la crescita langue sotto la cenere della crisi europea, ma in questi mesi sta riconfermando i dati di espansione del Pil al 3,5%.
Attenzione, tutto questo potrebbe essere condito da una probabile fuga dei capitali dal bund tedesco, che ha oggi una redditivit reale negativa. Potrebbe iniziare così il potente travaso dalla liquidit verso gli investimenti reali, come d’altronde è successo a marzo 2009, massimo punto del pessimismo dopo la crisi dei subprime e il fallimento della Lehman Brothers.
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