il lupo

Schiavo

Schiavo del mio istinto
Anima inquieta e insaziabile
buoni propositi come carapace
sciolti al sole di primavera.

Non voglio sapere
non raccontarmi di te
non inumidire le labbra con la lingua
non guardarmi dritta negli occhi.

Non dirmi che mi vuoi
non toccarti le ciocche dei capelli
non essere stupida e civetta
non massaggiarti il collo.

Non raccontarmi dei tuoi sogni
non rendermi complice dei tuoi desideri
non arrossire al mio sguardo
non abbassare la voce a sussurro.

Non renderti così disponibile
non ridere sempre delle mie cazzate
non fotografarmi a colori
non leggermi come un libro sacro.

Sento il calore del tuo corpo
anche se mi sei distante
percepisco il turgore del tuo sesso
che si arrovella sulla sedia fredda.

Vedo le increspature della tua pelle
quando un brivido la attraversa
vedo le nocche delle tue mani
farsi bianche nella torsione.

Vedo i tuoi seni danzare
al ritmo di un respiro forzato
il ritmo dettato dal tuo stomaco
che si sta contorcendo dal desiderio.

Scuse banali per avere udienza
stupidi pretesti da bambina
piccole bugie innocenti
solo per starmi accanto.

Cambia il nome e cambia il sorriso
cambiano i colori e le sfumature
cambia l’approccio e cambiano i tempi
cambia l’odore e cambia il sapore.

Sembra ogni volta una favola nuova…
… c’era una volta un Re e c’era una Regina
spiaccicati su una scrivania
a scopare come ricci!