Creato da nicole871 il 08/02/2011

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Eh già..

Post n°8 pubblicato il 12 Aprile 2011 da nicole871

La vita ti mette davanti dei grandi quesiti con enormi punti di domanda, che vorticano sulla tua testa, come smisurate api, pronti a farti la festa. E’ difficile capire come andare avanti, ma soprattutto SE andare avanti, se raggiungere quell’obiettivo , che pensavi fosse importante, essenziale nella vita. Ci sono persone, che si ha la fortuna di conoscere, sono persone che credono in te, anche quando non lo fa nessuno, persone che ti sono sempre accanto quando hai bisogno di loro, quando la vita diventa difficile, e nella tempesta hai paura di perderti. E poi ci sono persone che si ha la Sfortuna di conoscere, sono quelle che con un solo sguardo, con una semplice parola, hanno l’enorme potere di distruggere tutto quello in cui credevi, tutto ciò che hai costruito, tutto quello che pensavi di poter fare un giorno..tutto! Sono persone che riescono a mettere in dubbio il tuo lavoro, i tuoi sacrifici, persone che credono di poter comprare la gente con il denaro, con i soldi. Non è sempre falso questo, a volte, con i soldi, è possibile acquistare il finto rispetto, la finta fiducia, il finto amico, ma, alla fine, ci si ritrova con un pugno di mosche. Nulla di più. Poi ci sono persone che per la posizione sociale che rivestono, credono di avere il diritto di fare e di dire quello che più li aggrada, di distruggere l’autostima di una persona, di farle crollare un sogno. Ciò che queste persone non sanno, per la loro ottusità ed idiozia, è che non bastano parole vuote e non fondate per riuscirci, ci vogliono critiche costruttive. E’ necessario conoscere ciò di cui si sta parlando, per poter elaborare un pensiero che sia quanto meno sensato. Nella vita, in quella di tutti, non solo in quella di alcuni specifici soggetti, è necessario scendere dal piedistallo che ci si è creati nella propria mente, per rendersi conto che il rispetto va conquistato con il rispetto, la fiducia con la sincerità e l’ammirazione con bravura ed intelligenza , perché alla fine, si rischia di rimanere soli sul piedistallo, senza nessuno che ti ammira, si rischia di diventare un re senza sudditi. Cosa è un re senza sudditi? Niente, solo un uomo solo.. .

 
 
 

Street control

Post n°7 pubblicato il 08 Marzo 2011 da nicole871

Dal 04 marzo 2011, a Bari, ha fatto il suo ingresso lo “Street Control”, il nuovo sistema ribattezzato “Grande Fratello”, che la Polizia Municipale ha messo in atto per punire tutti coloro che posteggiano in doppia fila la propria automobile. In soli due giorni sono fioccate centinaia di multe. In sole due ore, nella zona del quartiere  Murattiano, sono state registrate circa 50 contravvenzioni. Questa iniziativa è partita dal capoluogo pugliese, ma si pensa che ben presto si estenderà in tutta Italia. Tale sistema è, al momento, in fase di sperimentazione: è stato montato su alcune autovetture della Polizia e viene utilizzato di mattina e nel tardo pomeriggio, proprio durante le fasce orarie più critiche, quelle in cui vi sono più automobilisti per le strade.  Si tratta di un piccolo computer che riesce, in pochi secondi, a registrare la targa dell’auto incriminata, fotografandola. In seguito viene scattata una seconda foto, all’interno della vettura, per dimostrare l’assenza del conducente, poiché, mancando quest’ultimo, anche con la presenza di un passeggero, scatta l’infrazione. In soli tre giorni, la multa di 39 euro, viene recapitata a casa e se non la si paga subito, la sanzione lievita fino ad arrivare a 54 euro. Come ogni novità, anche lo street control, sta ottenendo voti a favore e voti contrari. Infatti, ci sono già state le prime lamentele da parte di automobilisti  che ritengono questo sistema, un ennesimo modo per estorcere soldi  ai cittadini. Altri, al contrario, pensano che si tratti di un modo efficace per disciplinare gli automobilisti baresi al rispetto delle regole.  Solo il tempo dimostrerà l’efficacia dello street control.

E voi, cosa ne pensate??

 
 
 

Come vivere per sempre..

Post n°6 pubblicato il 01 Marzo 2011 da nicole871

E troverò, nella scrittura, il modo per esorcizzare le mie paure. La paura di andar via senza lasciare una traccia del mio passaggio, la paura di non poter godere delle bellezze della vita, dei suoi colori, della sua luce, delle sue innumerevoli emozioni, per tutto il tempo che desidero. La paura di non riuscire a realizzare in tempo i miei progetti, i miei sogni, le mie aspirazioni. Troverò nella scrittura il modo di sconfiggere il tempo, di abbattere i suoi limiti, di volare oltre i suoi confini. Vivere nella memoria dei posteri è come vivere per sempre….

 
 
 

Una vita fra tante..

Post n°5 pubblicato il 17 Febbraio 2011 da nicole871

Questo è il link di un'altra mia intervista pubblicata sul giornale online www.mollotutto.com .. Si tratta di una delle interviste più belle, a mio parere. E' il racconto di una giovane donna che, con coraggio e determinazione, ha vissuto numerose esperienze e visto molteplici luoghi. E' stata in diversi parti del mondo, ha conosciuto persone che le hanno cambiato la vita e a cui lei, a sua volta, ha cambiato l'esistenza. Una vita fra tante?? Io non credo:)

http://nuke.mollotutto.com/Default.aspx?tabid=353

 
 
 

L'immortalità

Post n°4 pubblicato il 14 Febbraio 2011 da nicole871

John Ruskin diceva che i libri si dividono in due categorie: i libri per adesso e i libri per sempre.

Aveva ragione.

Ma quando è possibile considerare un libro: “eterno”? Quali sono le caratteristiche e le qualità che dovrebbe possedere, per diventare un classico? Negli ultimi anni, a mio parere, sono stati pubblicati libri che, con molta probabilità, cesseranno di essere acquistati e letti al termine della generazione presente. Sono pochi quelli che continueranno a vivere.

Ciò che fondamentalmente manca, è il sentimento, è l’anima. I classici restano immortali, nonostante a volte si tratti di storie banali, perché sono animati da qualcosa di più profondo.

Oggi si scrive per avere successo, ma non si cerca l’immortalità. Solo i soldi.

Gli scrittori contemporanei cercano di rappresentare la generazione attuale, finita la quale, ne seguirà un’altra diversa, interessata ad altro. E’ questo il limite. Restare qui, all’interno di queste misere coordinate spazio-temporali. Bisognerebbe andare oltre, bisognerebbe riuscire a catturare il senso della vita, l’aspetto umano che non cambia mai, nonostante i luoghi diversi e le epoche lontane. Bisognerebbe riuscire a trasporre l’essenza vitale, nelle pagine di un libro, di una poesia, di una novella e diventare così immortali, eterni.

 
 
 
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