Stupor et tremor,
la coscienza e l’erranza,
lo splendore e la giovinezza.
Dorme il sonno della
Paura, dello stupore e
del tremore. Sogna il lago
profondo e senza nome;
il filo dell’acqua;
‘lo specchio che imprigiona
cani e cacciatori’; sogna
il legno da cui estrarre un
oggetto sacro, un dio
che non ha mai
conosciuto; e le
angosce angosciate di
una somma imprecisata di
giorni, un corteo trionfale,
un’iniziazione oscura,
un paese lento di ricordi.
Incatenato all’impossibilità
di essere soltanto qualcuno,
soltanto qualcosa,
soltanto una cosa
sogna come divenire,
come fluire, come restare,
brillare e come morire.
E mentre qualcuno vive
in un mondo che
cammina e corre,
stupor e tremor,
la materia, le interruzioni, le
tracce interiori, la natura, le
sue opere. Brandelli, fulminanti
immagini e bagliori nello
specchio. Dorme e sogna
la vita che è stata, che
sarebbe diventata, che
non è accaduta ancora.
Stupor et tremor,
la coscienza e l’erranza,
lo splendore e la giovinezza.
Inviato da: infinity_voyage
il 06/01/2009 alle 09:54
Inviato da: surfinia60
il 05/01/2009 alle 18:11
Inviato da: morgana.nonsolofata
il 21/09/2008 alle 01:05
Inviato da: surfinia60
il 19/07/2008 alle 08:57
Inviato da: setting14
il 22/06/2008 alle 23:39