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Post n°10 pubblicato il 09 Marzo 2012 da August05
Padova/ Neonati abbandonati dalle madri: torna la ruota degli esposti Venerdì, 9 marzo 2012 - 10:21:00 Ritorno al passato. A Padova, dove comparve per la prima volta nel 1888, la ruota degli esposti è di nuovo utilizzata: sono infatti in aumento le madri disperate che abbandonano i loro bambini appena partoriti. Secondo quanto riportato dal Corriere del Veneto dal 1997 al 2009 sono stati lasciati in ospedale sette neonati e lo stesso è accaduto ad altri dodici tra il 2009 e il 2011. "Per un bimbo che troviamo e salviamo ce ne sono altri nove che muoiono, perché lasciati per esempio nei cassonetti o partoriti segretamente da mamme sole", rivela la dottoressa Beatrice Dalla Barba, responsabile del Nido dell'Azienda ospedaliera. Polo che per evitare nuove tragedie ha abbracciato con entusiasmo il 'Progetto Ninna ho', lanciato nel 2008 dalla Fondazione Francesca Rava con la collaborazione del network KPMG e che consiste nell'attivazione di nuove e tecnologiche ruote degli esposti. Dopo quelle sistemate negli ospedali di Napoli, Varese e Parma, è stata inaugurata la culla donata al complesso di via Giustiniani. Si tratta di una sorta di incubatrice posizionata in una struttura restaurata dalla KPGM, mantenuta a 22 gradi tutto l'anno e affacciata su via San Massimo, vicino al punto prelievi. La culla si trova dietro una tapparella automatica termoisolata e azionabile con un pulsante, che la apre per un minuto, necessario a lasciare il bambino. Dopodiché si richiude e parte l'allarme, via sms, via telefono e acustico, al Pronto soccorso ostetrico, che invia subito neonatologo e ostetriche a prendersi cura del piccolo. La culla è sorvegliata 24 ore su 24 da una telecamera a infrarossi, che però tutela l'anonimato della madre. Il 'Progetto Ninna ho' tende una mano alle madri in difficoltà anche con il numero verde 800/320023, al quale risponde un medico neonatologo, pronto a sciogliere dubbi e a fornire ogni chiarimento. necessario. "Per far conoscere l'iniziativa, abbiamo predisposto una campagna di comunicazione con pieghevoli in cinque lingue da distribuire negli ambulatori, nelle cooperative, nelle Usl e in tutti i luoghi potenzialmente frequentati da mamme che non vogliono tenere il bambino", spiega l'avvocato Mariavittoria Rava, presidente della Fondazione. "Le donne che non riconoscono il proprio bimbo e lo lasciano in ospedale compiono un gesto responsabile - avverte Dalla Barba - perchè lo affidano a mani sicure. Non sono solo straniere, ma anche italiane, di ceto medio. I motivi? Una gravidanza indesiderata, altri figli, il fatto che il nuovo arrivato non sia sano, problemi economici.
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Inviato da: indyveg
il 11/06/2013 alle 17:57
Inviato da: August05
il 18/10/2012 alle 14:45
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il 17/10/2012 alle 17:10
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il 03/04/2012 alle 10:19