nordsudovestest

cinque


Nel giro di due settimane le tue braccia si sono svuotate. La pelle sembra l'unica superstite di tutto ciò che un tempo aveva formato un braccio forte e vigoroso. Tutto sparito: muscoli, tendini. Dai gomiti alle spalle è un susseguirsi di pieghe e pliche accartocciate su stesse.Tatuaggi. Mi sono venuti in mente i tatuaggi nel corpo di un ultranovantenne. C. ad esempio, ne ha ovunque. Non riesco a immaginarla alla tua età con tutte quelle lettere e quei disegni rappresi come grumi di sangue sulla pelle. Meglio, riesco a vedere corpi che una volta sono stati giovani e tatuaggi esibiti anche a -10° a gennaio che di corpo e tatuaggio non hanno più nulla. Una rosa dei venti ridotta a un punto d'ordine; un nome diventato una linea scura sopra la pelle corrotta e corruttibile; una coccinella trasformata nel peggiore dei mostri e un cuore, il classico cuore, ridotto a uno sgorbio, quasi uno sbaglio del tatuatore.Intuisco ancora una volta che il motivo è sempre lo stesso: fermare il tempo. No. La questione è pi complessa. Illudersi che sia eterno. Ma è tempo. Non eternità. Stoffa diversa. La stessa differenza che passa tra il parmigiano reggiano D.O.C. e lo scarto di lavorazione che trovi nelle lande desolate di un LIDL.Orrore. Non per la tua pelle. Per la scarsa consapevolezza che l'essere umano ha di se stesso. Una miopia incurabile. Converrai con me che non c'è disturbo della vista peggiore di quello che non ti dà nessuna possibilità di vedere te stesso.Avevi ragione. L'uomo ha paura di invecchiare. Cioè di vivere. E allora che fa? Si fa fare un tatuaggio. Avevi ragione.