Creato da Specchio.del.cielo il 12/06/2010

NUBE DI OORT

Quattro stagioni fanno intero l'anno, quattro stagioni ha l'animo dell'uomo.

 

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LE PRIME LUCI...

Post n°180 pubblicato il 20 Ottobre 2011 da Specchio.del.cielo

E' tutto così nuovo, eppure è come se lo attendessi da tanto. Aspettavo da sempre un uomo così, una passione così. A volte, mentre vado a casa sua, il desiderio di lui cresce così tanto passo dopo passo che quando arrivo davanti alla sua porta sono già bagnata. Mi succede anche durante il giorno quando penso a lui. Non sono mai stata così.

Oggi, mentre facevamo l'amore, lui ha iniziato a dire parole volgari. Parole che non credo di aver mai pronunciato in tutta la mia vita. Mentre lui pronunciava quelle parole, guardavo le sue labbra e mi eccitavo, le sentivo meravigliosamente vive. Mi facevano venire i brividi. Le sue labbra e la sua bocca sono in grado di farmi accettare tutto. Mi ha chiesto di ripeterle. All'inizio non ci riuscivo, pensavo che mi avrebbero dato fastidio. Poi ho seguito quel fiume di parole calde e mi sono abbandonata al loro flusso. Nel pronunciare la prima ho sentito un brivido. Ora non riesco nemmeno a scriverla, ma in quel momento sono riuscita a dirla, a gridarla. E ho scoperto che non mi eccitava solo sentirle. Anche gridarle mi dava un senso di trasgressione:liberavano qualcosa dentro di me.

Fabio Volo

 

Foto di Specchio.del.cielo

 

Ci sono storie che si distinguono per le loro particolarità i gesti, i pensieri, non perchè sono speciali o magiche, ma perchè ogni gesto lo senti talmente dentro che ti segna l'anima con un solco, basta una carezza, un brivido, un gesto, un bacio, un suono, parole mai dette, che diventano qualcosa che porta a un passo dalla follia... Queste storie ti fanno capire cosa vuol dire essere vivo ed essere in grado di bruciare, nonostante tutto e tutti, ti ritrovi lì e pensi... ti basta chiudere gli occhi e quel momento è l'unico momento che vorresti risentirti addosso, dentro... tornare su quel solco e guardando l'anima ti chiedi com'è possibile... invece dovresti semplicemente dire sta capitando a me.

Quella persona sei tu, nell'anima.   

 
 
 
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Il profumo dei fiori le arrivava da fuori, attraverso le tapparelle socchiuse. Lei era distesa sul letto. Cercava di riposare, ma senza riuscirci. Si girava e rigirava tra le lenzuola bianche, sembrava non trovare pace. Chiuse gli occhi e lascio spazio ai suoi pensieri. Le immagini, nitide, presero forma nella sua mente...
Lui arrivò, entrò piano nella camera. Andò in bagno, fece una doccia veloce e dopo essersi asciugato andò a distendersi sul letto vicino a lei. La stava guardando in silenzio. Percorreva le linee del suo corpo con occhi pieni di desiderio. Le sfiorò piano con le dita la curva del collo poi le spalle fino ad arrivare all'incavo del fianco. Lei era sveglia, ma le piaceva quel gioco e continuò a far finta di dormire godendo ancora di quelle carezze.
Si mosse, ora era con la schiena sul materasso e il leggero vestito che indossava, svogliatamente lasciava intravedere il seno. Lui non resistette a quella visione e portò la sua mano proprio li... strinse piano accarezzandolo e poi baciandolo con una meravigliosa dolcezza. Sentiva le sue labbra umide giocare con il capezzolo, la sua lingua guizzare sulla pelle increspata dai brividi. Un gemito partì involontario dalla gola di lei... lo voleva addosso, lo voleva sopra di lei, lo voleva dentro di lei. Lo voleva semplicemente. Si mosse appena invitandolo ad osare di più, lui non si fece pregare...
un boato di follia scoppiò nei loro corpi impazziti.

Vagamente Cinica

 

BUONGIORNO

Lui dormiva ancora, Lei rimase per qualche minuto a guardarlo. Il suo respiro era regolare, il suo viso disteso... la sua espressione era dolcissima. Le prime luci dell'alba iniziavano ad invadere la stanza. Si alzò dal letto, indossò un vestito leggero poggiato sulla poltroncina in pelle e andò verso la cucina e poi fuori in veranda. Sedette sulla chaise long e rimase lì a guardare il giorno che nasceva. Alle sue spalle lui, si era alzato e l'aveva raggiunta. Le sedeva dietro e la stava stringendo. Lei si lasciò andare contro il suo petto, chiuse gli occhi e respirò l'odore del mattino mischiato a quello del suo uomo. Voltò il viso verso di lui posandogli un leggero bacio sulle labbra. Quel gesto fu come accendere un fuoco che subito divampò. Lui le prese la mano. Tornaro in camera dove consumarono la loro voglia di appartenersi, di sentirsi al centro del mondo...
lentamente, furiosamente si amarono.

Vagamente Cinica

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

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