Creato da nuovomondo3 il 05/12/2010
"E' tempo di pensare al Nuovo Mondo." Questo blog nasce con l’intento di mettere a disposizione della rete l’abc dell’Insegnamento, spesso definito anche con il termine “Saggezza Eterna”. Chi scrive è poco più che un modesto studente. Dunque, nessuna pretesa di presunta autorità da parte mia, ma certamente la genuina offerta di ciò che per me ha rappresentato e rappresenta la base strutturale della mia stessa vita.

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« Vita verticale ed orizzontaleIl piccolo sé e l’Insegnamento »

Aiutati, che Dio t’aiuta!

“È necessario tener presente che non spetta a noi stabilire la data, né che dobbiamo aspettarci aiuti spettacolari o strani fenomeni. Se svolgeremo il lavoro dovuto, Egli verrà al momento stabilito e opportuno. Come, dove e quando non ci riguarda. Nostro compito è di fare il massimo e su scala più vasta possibile per attuare giusti rapporti fra gli uomini, poiché la Sua venuta dipende dal nostro lavoro. Ognuno di noi può fare qualcosa per porre fine all’attuale terribile situazione mondiale e prepararne una migliore.”
Queste parole sono estratte dalla conclusione di uno dei testi più affascinanti e controversi di Alice Bailey, Il Ritorno del Cristo (pag. 188-9) in cui, poco oltre, si aggiunge: “Via via che si stabiliscono giusti rapporti umani (fondamentale necessità mondiale) seguendo il metodo della buona volontà, il Cristo e i Suoi discepoli si avvicinano sempre più all’umanità. Se si accetta la premessa iniziale che il Cristo sta per venire, gli uomini orientati verso lo spirito, i discepoli e gli aspiranti inevitabilmente lavoreranno; ma è necessario che la premessa venga accettata perché l’incentivo si dimostri adeguato alla necessità.” (189)
Ammesso che la “premessa venga accettata” – cosa che, in un modesto post come il presente, non posso che dare per scontata – qual è il vero senso di queste parole? Quale la loro fondamentale importanza?
Volendo sintetizzare con un motto preso a prestito dalla saggezza popolare, si potrebbe dire: “Aiutati, che Dio t’aiuta!”.
Già, poiché il senso che queste poche parole trasmettono è proprio quello di un lavoro “preparatorio” che deve essere compiuto dall’Umanità stessa prima che essa possa ricevere l’aiuto sperato (e promesso). Del resto, come ci ricorda la Bailey, “il Cristo e la Gerarchia spirituale, per quanto sia grande la necessità o importante il fine, non infrangono mai il divino diritto degli uomini di prendere le proprie decisioni, di esercitare liberamente il proprio libero arbitrio e di conquistare la libertà combattendo per essa su scala individuale, nazionale e mondiale.” (ibidem 164)
Spetta a noi fare la prima mossa e contribuire a compiere i passi necessari affinché un simile evento planetario possa divenire finalmente realtà. Così come non si può pretendere che un treno giunga a destinazione senza che sia stata costruita una strada ferrata, non ci si può aspettare che il Cristo ed i Maestri “impongano” la loro presenza ad una Umanità che non sia pronta – almeno in parte – ad accettarne non solo il ritorno, ma anche – direi soprattutto – l’Insegnamento.
E non ci si lasci spaventare dalla portata di quello di cui il mondo ha bisogno per poter essere redento, dal momento che, come dice Alice Bailey, “non è essenziale né necessario che tutti questi obiettivi siano fatti compiuti prima che il Cristo ritorni.” (ibidem, 165)

Uno degli “strumenti” più potenti che, da molti decenni, collaborano alla realizzazione delle basi necessarie è costituito dal Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo, grazie al lavoro del quale “l’umanità si risveglia progressivamente alle nuove possibilità che l’attendono.” (ibidem 184)
Ho già parlato di questo gruppo di uomini e donne, votati al servizio dell’Umanità e quotidianamente impegnati nella diffusione di valori e ideali quali giuste relazioni umane, retta condivisione (o distribuzione) delle risorse, giustizia sociale ed equità, il tutto seguendo il metodo della buona volontà, indicato molto chiaramente da Alice Bailey.
Collaborare all’opera di questo Gruppo è semplice quanto… il decidere di farlo! Chiunque, infatti, sia mosso da sani impulsi che lo spingano a servire il mondo, può aiutare nel lavoro di preparazione; questo genere di impulsi è stato definito da Alice Bailey come un “movente impellente del bisogno del mondo” (Raggi e Iniziazioni, 210), da sostituire al “desiderio di sviluppo, di conseguimento e di liberazione” (ibidem) che, di norma, spinge all’azione il comune aspirante.
E si può essere certi che ogni piccolo gesto – oggettivo o soggettivo – potrà contribuire ad avvicinare sempre più il Cristo all’Umanità… permettetemi di ripeterlo: ogni piccolo gesto!

Sono certo che alcune/i riterranno inaudite le cose fin qui dette, poiché sinceramente convinti che il Ritorno del Cristo avverrà “con la pompa e le cerimonie descritte dalle chiese per tale evento, dimostrando il proprio potere divino, dando prova convincente dell’autorità e della potenza di Dio, e in tal modo concludendo il ciclo di angoscia e dolore” (Il Ritorno del Cristo, 163), dunque senza essere preceduto da alcunché di “umano”.
Come è mia abitudine, lascio a ciascuna/o trarre le proprie conclusioni, ma non posso fare a meno di abbozzare un’altra piccola immagine, che non ritengo poi così lontana dalla realtà: quella di una delegazione diplomatica. Di solito, infatti, la firma che suggella gli accordi internazionali, firma che viene apposta da chi guida gli Stati interessati, arriva solo a conclusione di lunghe trattative che non sono mai condotte dai Capi di Stato, ma dal loro “staff”. Dunque, perché meravigliarsi del fatto che l’avvento di cui stiamo parlando debba necessariamente essere preceduto da un lavoro di preparazione svolto dagli esseri umani? Cioè da tutti noi, indistintamente?

“Cercate di concentrare la vostra ferma intenzione di servire e di diffondere amore nel vostro ambiente e rendetevi conto che, nella misura in cui potete far questo, tentate di mescolare la vostra volontà personale con la Volontà divina.”
Così recita uno dei passaggi che compongono la “Meditazione per la riapparizione del Cristo”, che ogni giovedì viene svolta da milioni di coscienze in tutto il mondo, e di cui potete trovare lo schema al seguente link: http://lucistrust.org/it/arcane_school/meditation/two_redemptive_meditations.
Ed ecco che, ancora una volta, un argomento astratto e, per alcuni, astruso come il Ritorno del Cristo, viene “magicamente” trasformato in un insegnamento dai risvolti talmente pratici da sembrare persino ovvi! Un altro mirabile esempio di come l’Insegnamento e la Vita – anche quella “vissuta” – siano essenzialmente… una sola cosa!

Pensieri di Luce.

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