Creato da ElisaFrusone il 30/10/2012

Dimagrire Bene

dott.ssa Elisa Frusone biologa nutrizionista - via Fabrateria Vetus, 105 - 03023 Ceccano (FR)

 

 

Le calorie dell'alcool

Post n°21 pubblicato il 02 Febbraio 2013 da ElisaFrusone
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L’alcol è il vero nemico oltre che della salute anche della linea! Prodotto dalla fermentazione (o fermentazione-distillazione) degli zuccheri naturali della frutta o dei cereali, l’etanolo fornisce 7.1 kcal per grammo di sostanza. Le calor...ie contenute in una bevanda dipendono quindi dalla gradazione alcolica, ma anche dalla quantità di zuccheri presenti. Questi sono facilmente individuabili assaggiando la bevanda: più dolce è al gusto, più zuccheri sono contenuti nel prodotto. Per questo motivo, il primo posto delle calorie va ai cocktail che associano alcol ad alta gradazione e succhi di frutta o bibite. Le calorie dell’alcol inoltre vengono spesso definite “vuote” in quanto non forniscono un concomitante apporto di nutrienti, sono rapidamente utilizzabili dai tessuti e ciò comporta che l’organismo entri uno stato di “risparmio energetico” rispetto al metabolismo di nutrienti disponibili provenienti dagli alimenti - carboidrati grassi e proteine - che quindi non vengono smaltiti. Quando poi eccedono le necessità giornaliere, le calorie dell’alcol vengono trasformate in acidi grassi e accumulate nel tessuto adiposo. Sulla base delle conoscenze disponibili possiamo indicare che in una dieta normocalorica l’apporto dato dall’alcol non deve superare il 10% delle calorie totali giornaliere assunte (2 bicchieri di vino per l’intera giornata durante i pasti principali), mentre chi sta seguendo una dieta ipocalorica dovrebbe evitare del tutto gli alcolici.

 
 
 

La pizza

Post n°20 pubblicato il 02 Febbraio 2013 da ElisaFrusone
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Con i suoi ingredienti semplici e genuini - farina di cereali, acqua, olio d’oliva, pomodoro e mozzarella fresca - la pizza è l’alimento principe della tradizione mediterranea. Pur essendo molto calorica può essere consumata anche in regim...e dietetico a patto di considerarla come piatto unico da concedersi non più di una volta a settimana e di regolarsi evitando i carboidrati nell’altro pasto della giornata. Le calorie della pizza variano molto in base alle proporzioni di ingredienti e soprattutto alla quantità di olio utilizzato; l’INRAN ( Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) fornisce i seguenti valori medi per 100 g: 243 kcal per la pizza rossa, 271 kcal per la pomodoro e mozzarella, 302 kcal per la bianca (il maggiore apporto calorico della pizza bianca è dovuto al fatto che necessita di più olio per la preparazione). Considerando che una pizza margherita media pesa 250-300 g possiamo stabilire per questo piatto un apporto calorico medio di 700 kcal.

 
 
 

Dormire per dimagrire

Post n°19 pubblicato il 02 Febbraio 2013 da ElisaFrusone
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Dimagrire bene è anche dormire bene. Studi e ricerche autorevoli pubblicati sulla rivista americana International International Journal of Obesity dimostrano che più ore si dorme più si dimagrisce. Al contrario, poco sonno favorisce l’aumen...to dell’obesità. Il nostro corpo funziona secondo cicli ormonali che seguono i ritmi circadiani. Quando si altera il ritmo sonno-veglia, tutto il sistema subisce delle alterazioni: la carenza di sonno spinge il corpo a produrre maggiori quantitativi di un ormone chiamato grelina che stimola l'appetito, mentre viene ridotta la produzione di un altro ormone, la leptina, che comunica al corpo il senso di sazietà e regola la taglia corporea. Meccanismo che l’organismo attua per combattere la stanchezza e durante il giorno porta involontariamente a mangiare più del dovuto. Tenere sotto controllo lo stress è quindi importante per riuscire a dormire meglio e non ingrassare, anche a tale scopo può essere molto di aiuto praticare attività fisica.

 
 
 

Questione di metabolismo...

Post n°18 pubblicato il 02 Febbraio 2013 da ElisaFrusone
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Ci sono persone che mangiano tanto e non ingrassano, e altre che invece assimilano pure l’aria che respirano! Questione di metabolismo. Il dispendio energetico è influenzato principalmente da tre fattori: il metabolismo basale, la termogene...si indotta dalla dieta e l’attività fisica. Il metabolismo basale è il minimo dispendio energetico necessario a mantenere le funzioni vitali e lo stato di veglia, e in un individuo sano e sedentario rappresenta circa il 60-75% del dispendio energetico totale. L’attività fisica influenza il dispendio energetico in percentuale minore rispetto al metabolismo basale (15-30%), ecco perché più che correre per ore sul tapiroulan è consigliabile fare regolarmente anche esercizi di tonificazione muscolare. L'incremento della massa magra rappresenta un forte stimolo per le attività metaboliche, che si protrae per molte ore dopo il termine dell’allenamento. Più muscoli abbiamo e più calorie consumiamo nel corso della giornata, indipendentemente dall'età, dalla funzionalità tiroidea e dal livello di attività fisica. Il muscolo è un tessuto vivo in continuo rinnovamento e con richieste metaboliche quasi dieci volte superiori rispetto al tessuto adiposo.

 
 
 

Prepararsi all'estate

Post n°17 pubblicato il 01 Febbraio 2013 da ElisaFrusone
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E’ già tempo di prepararsi all’estate! Per dimagrire in modo sano e non riprendere più il peso perso, è infatti opportuno giocare d’anticipo. Tutti i nutrizionisti sono d’accordo sul fatto che affinchè una dieta sia veramente efficace non ...dovrebbe far perdere più di 800 g a settimana. Potrebbe sembrare poco, invece senza troppi sacrifici ma con la dovuta costanza, a giugno potremmo aver perso anche 17 kg! E soprattutto mantenendo la tonicità muscolare, la salute e il benessere che derivano da uno stile alimentare appropriato. Per ottenere un tale risultato non bisogna cadere in alcuni errori molto comuni, come quello di saltare i pasti, che non fa altro che scombussolare il metabolismo e ridurre drasticamente il suo rendimento. Anche eliminare completamente i grassi è un errore, ma sicuramente bisogna imparare a scegliere quelli giusti, insaturi e monoinsaturi di origine vegetale come l’olio d’oliva. Infine, il pericolo di affidarsi alla moda delle diete iperproteiche? Diminuire brutalmente l’apporto di carboidrati fa sì che il corpo inizi ad utilizzare le proteine a scopo energetico, e questo si traduce in formazione di cataboliti che si accumulano provocando l’affaticamento persistente dei reni. Ma non solo, si possono avere spossatezza, apatia e conseguenze importanti a livello intellettivo in quanto il cervello per funzionare in modo ottimale necessita di carboidrati.

 
 
 

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