la pioggia
una pioggia di emozioni« La vita viene dal mare | Il pianeta azzurro » |
La nascita di Venere, Botticelli
La composizione descrive Venere che sorge dal mare su una conchiglia.
A sinistra Eolo e Bora emanano una leggera brezza, mentre a destra un'ancella le porge un manto fiorito.
Il fondo del quadro è diventato un grande spazio vuoto dove il mare si increspa leggermente.
Il volto della dea sembra esprimere un senso di tristezza quasi non volesse affrontare il mondo terreno.
L'atmosfera è rarefatta, malinconica, i colori si fanno sempre più tenui, quasi opachi.
Venere (Afrodite) Dea greca dell'amore, della bellezza e della fertilità.
Rappresenta il fascino e il desiderio sessuale.
Sono molte le ipotesi sulla nascita della dea.
C'è chi sostiene che essa scaturi dal seme di Uranio, dio del cielo quando i suoi genitali caddero in mare dalla castrazione subita dal figlio Crono, per rivendicare Gea, sua madre e sposa di Urano.
Un'altra ipotesi è che essa sia nata da una conchiglia uscita dal mare.
"Nè più mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nelle onde
del greco mar da cui vergine nacque
Venere, e fea quelle isole feconde
col suo primo sorriso..."
(U. Foscolo)
Zacinto
L'isola dell'amore
L'isola greca di Citera, sacra al culto di Venere, era considerata dalla mitologia classica la terra dell'amore. Un luogo di sogno dove abbandonarsi alle lusinghe del cuore e ai piaceri dei sensi.
I
Il lago di Venere
Le veneri primitive
Al mondo magico e religioso delle società primitive sono legate diverse statuette femminili di altezza non superiore ai 22-23 centimetri dette veneri.
Il loro aspetto è schematico, la posizione è rigida, talvolta caricaturale e richiama i segni della maternità. Il corpo appare sempre nudo, la testa e le gambe appena abbozzate, i seni, i glutei e il ventre risultano molto ingrossati come durante una gravitanza. Queste piccole sculture rappresentano la donna come una divinità creatrice di vita, capace di garantire la fertilità e dunque la sopravvivenza della specie.
"La bellezza è l'arte di incantare, l'amore è l'arte di condividere un incanto, la fertilità è l'arte di creare bellezza e amore."
fenice
Venere, il pianeta fulgente
Venere è il pianeta più brillante e lo si può scorgere in tutto il suo fulgore alle prime ore del mattino e della sera. Avvolto da quattro strati di nubi, il pianeta Venere riflette intensamente la luce, con un albedo che risulta inferiore solo a quello del Sole e della Luna.
Una bellezza terrificante
Le nubi spesse e riflettenti rendono il pianeta brillante, così che da lontano appare seducente e bellissimo e questa è la ragione che ha spinto i romani a dare al pianeta il nome della dea dell'amore e della bellezza.
Da vicino è completamente diverso. Nessun essere umano potrebbe sopravvivere su questo pianeta.
Chi è che non ha visto, magari senza sapere che era il pianeta Venere, la splendida stella che brilla come nessun'altra nel cilestrino del cielo crepuscolare del giorno che sopravviene? E molti avranno avvertito l'incanto espresso da Dante.
"Lo bel pianeta che ad amar conforta
faceva tutto rider l'oriente
velando i pesci ch'erano in sua scorta."
(Purg. 1,19-21)
(Si è all'inizio della primavera, il Sole si trova quindi nel segno dell'Ariete. e Venere, che appare al mattino prima del Sole, si trova nel segno zodiacale precedente e cioè nei pesci).
Venere, quando splende al mattino annunciatrice del giorno, è anche nota col nome di Stella del pastore e anche, nell'uso letterario, con quello di Lucifero (portatore di luce), quando appare la sera è tradizionalmente detta Vespero (dal latino vesper=sera) e talvolta, nella tradizione più colta, Espero (dal greco esperos=sera).
"Era già sera e forse già sul mare
tremolava la stella Espero e forse
la Luna piena già sorgea dai monti."
(Pascoli, Poemi conviviali, Anticlo)
Se Venere appare a mare, di sera, la luna piena non può che star sorgendo a monte.
Anche Venere come mercurio, mostra il fenomeno dei transiti davanti al Sole, ma molto più raramente, il prossimo è previsto per il 6 giugno 2012.
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