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Creato da nuvolettarock il 17/09/2008

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 Le ali spezzate.

 
 Guarda gli occhi dei bambini.
 Ti portano in un mondo fatato,
 ti portano dove un tempo anche tu sei stato,
 un mondo popolato da colori e suoni
 che noi adulti non riusciamo più a vedere
 non riusciamo più ad ascoltare.
 Uccellini in un nido
 che sbattono le ali per poterle poi spiegare
 e volare verso la vita.
 Ma ci sono bambini a cui hanno spento
 i colori.
 Bambini a cui i suoni glieli hanno trasformati
 in urla.
 Bambini che non sanno più piangere
 perché non hanno più lacrime
 che non sanno più ridere
 perché gli hanno tolto il sorriso.
 che non possono più sognare
 perché gli hanno ucciso i sogni.
 Gli hanno rubato l’innocenza,
 negata l’infanzia
 E la favola si è trasformata
 in un incubo.
 Questi bambini sono quegli uccellini
 che volevano volare via dal Nido,
 volare verso la vita che gli aspettava.
 Non voleranno più
 perché gli hanno spezzato le ali.
 E tu uomo,
 tu che hai osato profanare quell’innocenza,
 tu che hai ucciso i loro sogni e le loro attese
 tu che gli hai rubato il tempo magico
 dell’infanzia
 tu che gli hai negato lacrime e sorrisi
 e che in cambio gli hai dato solo dolore,
 disperazione, e urla che il tuo cuore
 non ha voluto ascoltare.
 Tu uomo
 hai il coraggio di guardare
 negli occhi di un bambino?
 
 
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Epitaph

Post n°5 pubblicato il 17 Settembre 2008 da nuvolettarock

Titolo Tradotto: Epitaffio                                           



Il muro su cui scrivono i profeti
Si sta rompendo le cuciture
Sotto gli strumenti della morte
La luce del sole splende raggiante
Quando ogni uomo è fatto a pezzi
Con gli incubi e con i sogni
Nessuno toglierà la corona di foglie di lauro?*
Mentre il silenzio sommerge le urla

Tra i cancelli di ferro del destino
Venivano seminati i semi del tempo
e annaffiati dalle scritture di coloro
Che conoscono e che sono conosciuti
La conoscenza è un amico mortale
Quando nessuno imposta le regole
Il destino di ogni tipo di uomo che vedo
E' nelle mani degli stupidi

La confusione sarà il mio epitaffio
Mentre striscio per un sentiero crepato e sfasciato
Se ce la facciamo possiamo sederci tutti
E ridere
Ma ho paura che domani starò piangendo
Si, ho paura che domani starò piangendo

 
 
 
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