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Alex Carreri solista con Chemical Blend

Post n°32 pubblicato il 20 Luglio 2006 da zarathustra6
 
Tag: MUSICA
Foto di zarathustra6

Alex Carreri,un musicista completo: bassista, contrabbassista e compositore, la sua carriera musicale da sempre improntata all’eclettismo stilistico. Carreri è noto nell’ambiente musicale piacentino perché insegna basso elettrico all’Accademia di Musica Moderna e per le sue collaborazioni con artisti locali. Le sue esperienze musicali spaziano in svariati generi: lo possiamo trovare tanto con i Phaleg, gruppo di musica etnica calabrese, quanto in diverse registrazioni e collaborazioni di pop italiano tra le quali spicca quella con Andrea Mirò ed Enrico Ruggeri. Interpreta magistralmente i classici dello swing con Laura Fedele, propone solido rhythm and blues con Larry Ray, partecipa al tour italiano dei Groove Connection. Risultatodi tutta questa instancabile attività  di musicista on the road e di una spiccata sensibilità  artistica Chemical Blend, il primo ed entusiasmante lavoro da solista di Alex Carreri cheimpreziosirà l’offerta dell’etichetta musicale Videoradio. Il titolo del disco è una chiave di lettura per l’ascoltatore: parola d’ordine è la mescolanza, cometestimoniato dalla spirale multicolore in copertina e dal gran numero di ospiti dalla variegata personalità  musicale, il sax di Marienthal, la tromba di Fabrizio Bosso, la voce di Laura Fedele. Carreri con questo album ha distillato un vero e proprio blend di stili e soluzioni ritmico-melodiche che non vanno però etichettati riduttivamente sotto il genere fusion. La fusione oltrepassa i confini della fusion ortodossa e delle sue sonorità anni ‘80 per inglobare dalle più diverse atmosfere dal jazz al funk strumentale, dalle improvvisazioni free a tratti di psichedelia, passandoattraverso la musica etnica in un grande affresco musicale dalle molte sfaccettature. Africa Song, brano di punta dell’album si avvale del contributo di Laura Fedele e Facchi alle percussioni, aiutati da Marienthal, Di Tullio alla batteria e Lorenzo Erra al piano e al synth per confezionare un capolavoro di jazz elettrico dalle influenze esotiche. Carreri qui supera se stesso: il suo uso dell’ oud (strumento fondamentale nella musica islamica), il tema orientaleggiante svolto all’unisono da voce e sax, l’ assolo del sax soprano e ancora il solo di basso debitore a Pastorius. Africa Song testimonia la maturità compositiva di questo giovane artista. Con Chemical Blend Alex Carreri è andato al di là  dal proporre il solito disco di un bassista pensato per i bassisti. E’ presente una visione a tutto tondo della musica, un’ attenzione costante per i dettagli e per l’ascoltatore che si traduce nel mettere al servizio dell’arte la padronanza tecnica e teorica dello strumento in uno sforzo compositivo che guarda sempre all’equilibrio del brano, senza mai impaludarsi in sterili esibizioni di bravura fini a se stesse. Un ricco e raffinato menù da cui, di volta in volta, cogliere un sapore nuovo e un accostamento inedito.

 
 
 
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