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GLI SPIETATI
In genere non faccio pubblicità. Primo perché il mio blog lo leggono talmente poche persone che la suddetta pubblicità porterebbe 4, 5 clienti al massimo. Perciò mi affretto a parlarvi in maniera entusiasta di una cosa prima che la conoscenza più approfondita di essa mi porti inevitabilmente a vedere anche i suoi lati negativi Se abitate a Milano o a Napoli segnatevi questo indirizzo:
è una fondazione no profit che organizza corsi di ogni genere. a Milano si trova vicino alla fermata metropolitana della linea gialla crocetta. Si è avvicinata a quel punto una volontaria, mi ha guardato dritto negli occhi e mi ha riempito di sorrisi e carinerie. Mi ha fatto fare un giro delle aule, parlava della sua esperienza con una gioia e una grinta che mi veniva voglia di abbracciarla. Poi è arrivato il mio turno in segreteria, e quel punto non avevo più dubbi: mi dovevo assolutamente iscrivere. Ho prenotato subito due corsi, non di più per la mancanza di tempo materiale. Sono uscita dalla sede contenta e soddisfatta. Mi sono ricordata perché infondo amo così tanto questa città. |
Su Google Reader ci sono 162 post non letti. Ci arriverò, promesso.
Questo tramonto è una tappa delle mie (brevi) ferie. Ma forse è solo il momento, passerà l’estate e verrà l’autunno e passeggiando per la vie del centro quel grigiore mi sembrerà dolcemente malinconico, Lunedì torneranno le solite giornate, il solito ritmo, il solito. Incredibilmente, mi ama. Allora cerco di prendermelo tutto questo amore, |
La coppia del tram è tornata. Forse hanno ragione. Non so. Non mi interessa. Io voglio solo stare bene. Non ho più molta voglia di scrivere.
Avevo le ballerine bianche oggi, |
L’altro giorno ero in erboristeria. Mentre attendevo il mio turno, mi sono messa a annusare i vari profumi. Sono stata attirata da una boccetta in particolare, mi piaceva il colore. Senza neanche pensarci mi sono spruzzata un paio di volte, e subito l’odore mi ha investito, veloce e rapido come i miei ricordi e i miei pensieri.
Quel profumo. Quel maledetto profumo.
Che ci fa ancora sulla mia pelle? Che ci fai, ancora sulla mia pelle?
Volevo correre a casa, farmi una doccia.
Quel maledetto profumo. Il passato è così. per me, per tutti, forse. Non te ne libererai mai.
Ho realizzato che i chissà come sarebbe stato sono i più difficili da digerire. Pesa molto di più qualcosa che non si è mai vissuto fino in fondo che qualcosa andato a male.
Sono tornata a casa, ho lavato via ogni tua traccia. E quando sono uscita dalla doccia ho notato che il suo beauty stava lì, sopra la lavatrice, aperto, gli oggetti dentro buttati alla rinfusa. Ho provato un misto tra tenerezza e soffocamento, una piccolissima invasione. Le sue cose mischiate alle mie. Il passato che passa e il presente che si piazza e il futuro che ti viene incontro. Nuove braccia che si sostituiscono alle vecchie, nuove parole, nuovo tono di voce, nuovi baci.
Solo un punto fermo: Io. Io, con la mia solitudine irrisolta, con questa leggera inquietudine di fondo. Io, e il baratro in cui cado certi giorni.
Baratro che non nessun uomo potrà mai capire, condividere. Baratro da cui nessun uomo mi potrà mai salvare, ieri come oggi. Nessuno me lo potrà mai evitare, è solo mio. |
Mi è venuto in mente, mentre sedevo sul letto col pc sulle ginocchia, mi è venuto in mente che è vero che certe cose non cambiano mai. che mesi, anni fa, c’ero io, davanti a un foglio bianco, davanti a un pc, a lasciare che la scrittura mi salvasse dalla “pazzia”, e ci sono anche oggi. Ci sarò anche domani. Forse è una delle poche certezze che ho nella vita.
Lui non fa mai domande. E se le fa, non approfondisce. Non chiede lui, non chiede di questo blog, Alza le spalle, dice che si vede che non amo parlarne, che rispetta.
Io mi sento piccolissima. E vorrei sciogliermi. Perché a me sembra di impazzire se penso al corpo che le sue mani hanno sfiorato prima delle mie, e alle promesse di amore eterno, all’impegno, Mi sembra di impazzire dalla gelosia e mai sentimento ho giudicato più stupido; marcisco lì, nei miei tormenti, nell’immaginare un suo passato in cui non c’ero e verso cui non ho nessun potere e non ci riesco, proprio non ci riesco, a far quelle cose che dicono tutti, di guardare il futuro e di credere e di assaporare e di godere delle cose belle.
vivo sentendo sempre l’odore della fine, come se nella fine ci stessi più a mio agio, come se fosse più casa mia. E ho pensato una frase così, un po’ esasperata, ho pensato che non c’è amore che ci giunge, se infondo non vogliamo essere amati.
Poi mi guarda serio. Cupo. Dice che non sa più come dirmelo, che vuole stare con me. Che è pazzo di me. Che mi devo fidare. Fidati, dice.
Allora per un attimo provo a chiudere gli occhi e cadere tra le sue braccia. Dimenticare per un attimo ex, fregature, amarezze, promesse non mantenute, passati ingombranti, case condivise, catene millenarie, mancanze di equilibrio, isterismi e irrazionalità dei sentimenti, paure e pensieri, dimenticare per un attimo e mentre cado me ne accorgo proprio che cavolo, sono felice. |
Inviato da: oderc_c
il 11/11/2010 alle 14:23
Inviato da: eddiblog
il 11/11/2010 alle 00:30
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il 01/10/2010 alle 14:59
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il 17/09/2010 alle 19:19
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il 13/09/2010 alle 22:08