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in effetti la storia della storia di irene poteva essere un bel modo per finirla qui.
solo che in effetti non avevo pensato, scrivendo di quell'anno passato e l'embrione del progetto che una qualunque futuribile irene potrebbe rappresentare, sarebbe stato un bel modo di finirla qui.
poi è passato un giorno, e chi se ne fotte se in un anno nuovo. e poi un altro. poi una settimana. e poi un'altra. e si faceva largo che non mi veniva [più] di scrivere.
però forse non mi veniva [più] di farlo qui. perché non è che siano mancate le idee, o le impressioni. è che tutto mi sembrava potesse portar via il finale alla storia dell'anno passato - riassunto in un modo che mi piaceva - e la storia del futuribile progetto dell'improabile irene.
e quindi non scrivevo.
forse per il salto simbolico di un anno con l'altro. che sono quei confini che son più nella testa che nel cuore o nella pancia dell'esistere.
forse perché milleduecentoerotti cazzo di post più o meno cazzari d'un trattto mi son sembrati troppi, zavorreschi, ammonticchiati e sparpagliati ovunque-
forse e soprattutto perché nel il delirio odisseadico di quel fine ottobre e nell'improbabile futuro del progetto che può chiamarsi simbolicamente irene, c'è tutta la variegazione e prismica differenziazione di una persona che - a vederla conservativamente - è cambiata, mentre a vederla odisseandica non è proprio più la stessa. è altro.
non foss'altro per le consapevolezze che si sono acclarate qua e là da allora, fino a quell'ultimo post. milleduecentoerotte psicopippe più o meno riuscite, più in qua. e quella specie di evoluzione è tracciata qui dentro. come i puntini delle puntine sulle ì. bisogna metterle in fila e ne vien fuori un ritratto quanto meno schietto et sincero, poco importa se da capelli forastici che potrebbe non filarsi nesuno.
forse era il caso di dire basta. a queso relative, dico. a libero nella sua mediocrità prurigino-bigotteria dell'italica mediocrità elevata ad ecellenza un po' frignando se così non avviene. nessun revanchismo o incazzo da far passare.
la ragione del viaggio è viaggiare. e di eco continuearanno a declinarsi. perché non si cambia da un giorno all'altro. ma in mezzo si può vedere come sia tutto un divenire.
quindi la chiudo qui. questo blogghe dico.
e poi ci sono le eco. perché continueranno ad esserci. tipo la storia del viaggio di qui sopra. ci si troverà [quelli se ci staranno bene].
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ANGOLO [ANTI]CENSURA
libero si fa solo per dire?
"...la nostra piattaforma è libera da censure, ma ci sono delle regole da rispettare, che tutti sottoscrivete all'atto della registrazione..." come il conferencemaster si è premurato di farmi sapere?
elenco [aggiornabile, con il contributo di chiunque] delle operazioni censorie in cui mi son inciampato peregrindando al di fuori della provincia denuclearizzata. a memento.
cinasky0
non.sono.io [segnalatia by TMM]
poly [però continua a funzionare il blogghe freepoly]
ooo.SENZA.ooo [che adesso è molto essenza. cercar tra le righe essenziali]
Red Lady e la sua "locanda Almeyer"
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