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Post n°4 pubblicato il 17 Agosto 2007 da Cavaliere_Templare0
Bella questa poesia, che mi piace particolarmente, di Edvard Kocbek poeta sloveno nato il 27.09.1904. Chi sono? Non sono mai quello che pensano ch’io sia, e non sono mai là, dove occhi mi vedono. I nemici mi prendono per un erede al trono, gli amici son convinti ch’io sia un diacono segreto, e i burloni pensano ch’io marcisca nel diario di bordo d’una flotta affondata alla ricerca di una nuova terra. Io invece m’inginocchio a mezzogiorno in mezzo al deserto e scrivo sulla sabbia ciò che detta il silenzio, verso sera digrigno i denti in una crepa insidiosa della torre di Babele, ma a mezzanotte m’adatto a riposare tra spade d’oro sul terrazzo d’Amleto. E solo verso l’alba mi lancio in sella a lontananze sette volte di là sette chiari di luna e cavalco incontro alla rosa generosa, pronta a sbocciare, una volta guarderà in faccia il secolo protervo e il secolo arrossirà.
Post n°3 pubblicato il 12 Agosto 2007 da Cavaliere_Templare0
Il 10 agosto è passato, ed io, che sono nato proprio in quel giorno, ho aggiunto un altro anno a quelli andati. Di quelli volati col tempo mi resta però il profumo! Mi piace inspirare profondamente e con gli occhi chiusi vedere quegli anni tornare alla mente e riportarmi episodi e volti amati che con essi sono andati lontano. E' la mia vita vissuta che ritorna e che io amo. E così mi commuovo, provo nostalgia e rimpianto, sorrido anche e, con l'animo mio, saluto quelle gocce di vita che in questi anni mi hanno accompagnato e che poi, in alcuni casi, sono volati oltre l'infinito. A loro e a tutti quelli che passeranno di qui dedico questa bella poesia di Pascoli.
X AGOSTO San Lorenzo, io lo so perché tanto Ora è là, come in croce, che tende Anche un uomo tornava al suo nido: Ora là, nella casa romita, E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
Post n°2 pubblicato il 13 Luglio 2007 da Cavaliere_Templare0
Come gocce stillate da una fonte non inesauribile, sono passati questi anni. Mi piace chiamarli gocce di vita, perchè lentamente, con lo scorrere del tempo, hanno portato con se, chissà dove, una parte della mia vita. Ho sempre detto ai miei amici, con la prosopopea di chi sta asserendo cose importanti e vere, che quando si comincia a guardare al passato con una certa nostalgia, significa che si sta invecchioando. Non lo so se questo sia completamente vero. So però che anche io, che non credo di essere "vecchio", comincio a guardare al passato e a fare un primo consuntivo del mio vissuto, che mi piace analizzare goccia dopo goccia. In ogni goccia caduta non ci sono solo frazioni del mio tempo, ma soprattutto ci sono ricordi e sogni, alcuni dei quali rimasti tali, delusioni, "scanti" (come li chiama una mia amica), amori, desideri, vittorie e glorie, sconfitte e solitudine, speranze e soprattutto persone che nell'arco dei questo tempo che è andato, hanno dato senso con la loro presenza e a vario titolo, alla mia vita, rendendo questi anni, a seconda dei momenti, tristi o felici ed euforici. Parlerò perciò di queste "gocce di vita", nei prossimi post, con la consapevol.ezza di avere fino ad oggi avuto tanto dalla vita: amore, gioia, riconoscimenti, amici e tante altre cose materiali e spirituali. Ho anche dato, dato tanto a chi mi è stato sodale durante quewsto tempo. Eppure cerco ancora, cerco ancora la favola bella promessa, con l'entusiasmo di un adolescente, con l'orgoglio di un cavaliere e non mi stanco ancora di sognare.
Post n°1 pubblicato il 25 Giugno 2007 da Cavaliere_Templare0
Sono stato via per un pò di tempo. Ho viaggiato per l'infinito sulle ali di Pegaso, il mio cavallo, alla ricerca di un sogno fatto tanto tempo fa, quando i capelli erano tutti neri e svolazzavano incontrando il vento che cercava di opporre resistenza. Sono tornato lì, in quel mondo lontano che la memoria aveva custodito gelosamente, incurante del tempo, per tutti questi anni. Il mio cuore aveva conservato il ricordo di un amore tormentato, deriso, rifiutato, mortificato. Ti ho ritrovata, bambina vestita di rosa, dagli occhi sempre tristi. Ti ho ritrovata tra le nuvole dell'universo, ed eri sempre tu, coi tuoi occhi colore delle alghe del mare, tristi come la mia nostalgia che non muore mai. Non mi perdonerò mai di non esserci stato quel giorno, all'appuntamento col nostro destino. Ti ho ritrovata nel soffio dello scirocco su questo nostro mare, nel volo dei gabbiani tra le acque dello Stretto, tra le onde eterne delle inquietanti maree. Ero solo allora e lo sono ancora e ancora in là per il tempo che viene. Ma lo so, ne sono certo: un giorno, quando sarò leggero da cosa greve, allora, volerò tra le nuvole autunnali e verrò da te e ti ritroverò, sogno della mia giovinezza e non permetterò che esso svanisca, che esso vada via, come è andata via l'età meravigliosa della mia primavera.
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Inviato da: Sky_Eagle
il 01/09/2011 alle 17:26
Inviato da: luna646
il 01/04/2008 alle 17:15
Inviato da: bella64_g
il 23/03/2008 alle 07:50
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il 21/03/2008 alle 20:51
Inviato da: lunatestarda
il 21/03/2008 alle 16:45