NonPuòPiovereXsemprema intanto il cielo oggi è ancora nero |
Vi lancio una sfida! Nel mondo dei blog siamo numerosi , pero', possiamo riuscirci a far girare un messaggio a tutti ed è per una causa buonissima: ANTIPEDOFILIA! Perche' episodi su tanti bambini siano solo un brutto ricordo per tutti. Daremo un segnale... CREDIAMOCI INSIEME!! Ricopiate sul vostro blog questo stralcio e vediamo quanti di noi riescono realmente a dar vita a questa campagna e dopo averlo copiato aggiungete la vostra firma... come dire IO CI STO!!
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KURT COBAIN...
Post n°65 pubblicato il 22 Luglio 2008 da sara87m
Ho perso la gioia di vivere. Meglio andarsene con una vampata, che morire giorno dopo giorno. A volte mi sembra di timbrare il cartellino, quando sto per salire sul palco. Da anni ho perso il gusto della vita e non posso continuare ad ingannare tutti. Il peggior crimine è l'inganno. Ho bisogno di staccarmi dalla realtà per ritrovare l'entusiasmo che avevo da bambino. Sono anni che non provo più niente. Ho perso tutto l'entusiasmo. Anche la mia musica non è più sincera. Non apprezzi mai le cose che hai finchè non le perdi. Voi mi odiate... e io per dispetto vi amo tutti Preferisco essere odiato per ciò che sono, piuttosto che essere amato per ciò che non sono Ho sempre avuto delle tendenze suicide: non mi è mai importato molto di vivere o di morire… Sono anni che lotto contro un dolore allo stomaco così lancinante che mi toglie la voglia di vivere; è come se avessi dentro lo stomaco un cane famelico che mi sbrana lentamente, giorno dopo giorno... È un terribile tormento che mi porta a essere schizofrenico, e mi sento impazzire... L'eroina è il solo "medicinale" che riesce a calmare un po' questo dolore tremendo, continuo, distruttivo..." Dopo il successo, suonare per me è diventato come un lavoro, e non mi diverto più come prima. È difficile far coincidere l'estro con gli impegni, le date di un tour con le mie personali voglie... È come se all'ispirazione si dovesse sostituire la professione. All'inizio era un'elettrizzante avventura, e adesso tutto sembra essere diventato un circo grottesco." Da ragazzo ero sempre immerso nella paranoia chiuso nella mia stanza ad ascoltare musica…Pensavo che non ce l’avrei mai fatta a diventare adulto, e del resto non ne avevo nessuna voglia perché ero già troppo alienato…Tutto mi sembrava nero e senza speranza I coglioni mi girano ancora per gli stessi motivi di qualche anno fa. C'è gente che fa del male ad altra gente senza motivo e io voglio massacrarla. Questo è il succo. Invece, tutto quello che so fare è urlare nel microfono." I Nirvana non si rivolgono alla gente di plastica che vive a Beverly Hills, o al gregge di giovani pecore che pascola nei McDonalds: noi vogliamo parlare a persone vere e vive, vogliamo avere per interlocutori individui autentici alle prese con la realtà quotidiana Vivere a Aberdeen è stato per me come se fossi rinchiuso in un grande carcere…Ho desiderato per anni di scapparmene a Seattle, vendermi il culo e diventare un punk-rocker….ma avevo paura, e ho aspettato troppo tempo… È escluso che tra dieci anni i Nirvana siano ancora sulla scena: la nostra è un'avventura a tempo determinato. Non riesco proprio a immaginare di fare le cose che faccio oggi tra dieci anni: non voglio fare la fine di Eric Clapton odi Bob Dylan... Non mi sembra serio modificare i miei brani per adattarli all'età che avanza... Finiti i Nirvana finito Kurt Cobain. Dopo In Utero, i Nirvana si sono praticamente esauriti. Siamo arrivati in prossimità del punto in cui ci può essere solo la ripetitività, la routine. Non ci sono in vista nuovi obiettivi, nuove aspirazioni, nuove strade da battere. Mi dispiace dirlo, ma penso che nel nostro futuro ci possano essere ancora uno o due album al massimo... I nostri fan invecchiano con noi, e tra un po' diranno che dei Nirvana non gliene frega più un cazzo-e a quel punto io gli dirò: andate pure a farvi fottere...» Da ragazzo mi sentivo confuso, alienato, smarrito.Ero introversissimo, e non mi interessava passare del tempo con i miei coetanei.Nemmeno le ragazze mi interessavano:erano tutte aspiranti “pon pon”, si pettinavano in modo orribile, e parevano gallinelle in perenne attesa di farsi sbattere da qualche studente sportivene Non importa quello che facciamo, o se le nostre sono vite pulite, perché non riusciremo a sopravvivere: abbiamo troppi nemici e minacciamo troppa gente. Ci vogliono vedere morti; possiamo andare avanti a dispetto di quelle teste di cazzo ma ci hanno già provato in passato con i mezzi più meschini, attaccando la mia famiglia. Posso resistere per anni ma arriverà il giorno in cui non sarò più in gradi di farlo. Quando mia figlia avrà dodici anni e comincerà a leggere tutte quelle vecchie riviste, mi chiederà: 'davvero ti sei drogato quand'ero piccola?'. Sarà difficile dirle che molte cose non sono vere. Mi sono successe tante robe fantastiche ma anche tante cose devastanti. Se la gente imparasse a tenere la bocca chiusa, invece di accusarci, mi rimetterei a posto nel giro di un paio d'anni. Ma non vedo la conclusione e proprio ieri è uscito un altro articolo di merda... Punk significa libertà musicale. E' dire, fare e suonare ciò che ti pare. Sul dizionario Webster, 'nirvana' significa libertà dal dolore, dalla sofferenza del mondo esterno: è quanto di più vicino alla mia definizione del punk rock Nessuno, specie tra i nostri coetanei, vuole affrontare grandi temi. Anzi, si preferisce dire: 'Non importa, lascia stare'. Non siamo un gruppo politico ma gente che fa musica. Tuttavia, non siamo neppure l'ennesimo complesso di teste vuote che chiede al pubblico di dimenticare. Non c'è più ribellione nel rock: ecco perché spero che l'underground possa influenzare le correnti dominanti e dare una scrollata ai ragazzi. Chissà, magari potremo cambiare la vita di qualcuno, impedendogli di diventare un viscido avvocato o un saldatore Il mio modo di cantare si concentra maggiormente nella parte superiore dell'addome: è da lì che urlo, è li che sento, è li che ogni cosa esce da me. E' diventato un lavoro, che mi piaccia o meno. E' una cosa che amo e vorrei farla sempre ma devo essere onesto: non mi diverto più come quando provavo ogni sera, immaginando il dopo. Non è come in quei primi due anni passati a suonare davanti a poca gente, quando scaricavamo da soli il furgone e i concerti rock, per noi, significavano solo suonare. E' un privilegio che non puoi mantenere per 10 anni. Non è la stessa sensazione. "Non ci conto ma è bello combattere: ti dà qualcosa da fare e ti solleva dalla noia" |
Inviato da: lbarbara2
il 16/10/2008 alle 18:39
Inviato da: fatastrega2
il 14/10/2008 alle 15:18
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il 17/09/2008 alle 11:32
Inviato da: zeroassoluto57
il 17/09/2008 alle 10:44
Inviato da: DOLCIOLA
il 15/09/2008 alle 10:51