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Creato da: bibimodica68 il 31/12/2007
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grattagratta

Post n°66 pubblicato il 05 Luglio 2008 da bibimodica68

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    Timor d’intercettazioni.
    Perché Silvio Berlusconi
    sembra un pavido caimano?
    La prendiamo da lontano.
   
    Latin lover fu, e caliente,
    da quand’era adolescente.
    Pur  nel diventare sposo
    Silvio fu molto focoso:
   
    passeggiando in doppiopetto
    e con l’aria da fighetto
    Carla Elvira tampinò,
    con lo sguardo l’attirò,
   
    all’attacco come un falco.
    Come avvien nel rotocalco,
    Carla Elvira disse sì.
    Fidanzati in pochi dì,
   
    poco dopo furon sposi.
    Quindici anni deliziosi,
    ma poi Silvio Berlusconi
    una sera andò al Manzoni:
   
    la pièce era interessante
    con un cast molto brillante
    e la primadonna, Lario,
    di talento straordinario.
   
    Berlusconi all’improvviso,
    estasiato e rosso in viso,
    corse dritto al camerino
    e con un profondo inchino
   
    il suo amore dichiarò…
    e Veronica abboccò…
    Da quei tempi il Cavaliere,
    pur per nulla puttaniere,
   
    corre un po’ dietro le gonne,
    ha il pallino delle donne,
    preferisce le formose,
    ben truccate, un po’ vistose.
   
    In elettoral certam
    si vantò tombeur de femmes,
    ma all’invito “Tieni duro!”,
    si mostrò poco sicuro
   
    ed ammise: “Sono astuto,
    con la pillola m’aiuto…”
    A Lipetsk il nostro figo,
    nella fabbrica di frigo
   
    arrapato andando in giro
    con l’amico Vladimiro,
    si fiondò su un’operaia,
    come un cane fa sull’aia
   
    quando punta una cagnetta,
    e baciò la poveretta.
    Consigliò ai sindacalisti,
    come sempre molto tristi
   
    sul lavoro che non c’è:
    “Fate tutti come me
    e per non buttarvi giù
    accendete la tivù,
   
    tardi, dopo mezzanotte.
    Sugli schermi ci son frotte
    di bellissime ragazze
    che prometton cose pazze,
   
    sono bionde, brune, rosse,
    tutte con le tette grosse…”
    Nella festa ai Telegatti
    tutti furon stupefatti
   
    nel vedere l’omarino
    con l’occhietto adulterino
    ed il solito sorriso
    approdare in paradiso:
   
    soubrettine tutte tette,
    il nude look delle vallette,
    pseudoattrici in décolleté,
    ogni bene alla mercé.
   
    Piombò Silvio allegramente
    dove il nudo era evidente.
    Parlò Yespica: “Con lei,
    Cavalier, subito andrei
   
    in un’isola deserta!”
    E lui, con occhiata esperta:
    “Io dovunque andrei con te!”
    Poi, guardando il décolleté
   
    celestial della Carfagna,
    disse: “Guarda che cuccagna,
    se non fossi già sposato
    mi sarei già dichiarato!”
   
    Tutti risero contenti,
    una sola mostrò i denti,
    la consorte, e s’incazzò.
    Ma per lui nulla cambiò.
   
    Anzi, ancor recentemente,
    il vecchietto intraprendente
    scrisse frasi assai galanti
    a due fresche debuttanti
   
    fra le deputate sue,
    con bacioni a tutte e due.
    Anche s’è un settanta ed over,
    resta un grande latin lover.
   
    Ora la domanda è questa:
    da nascondere che resta
    se mai nulla ci nascose
    su fanciulle, amanti, spose?
   
    Cos’han le intercettazioni
    che spaventa Berlusconi?
    Perché in fretta van fermate
    prima d’esser pubblicate    

    con lo scoop di un quotidiano?
    Viene un dubbio: che il caimano
    parli a un “lui”,  e non a “lei”?
    Scoprirem che Silvio è gay?
   
    Carlo Cornaglia
    2 luglio 2008

 
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