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OLBIA GALLURA Lufthansa o British Airways. L’Aga Khan punta in alto, per Meridiana.

Post n°71 pubblicato il 06 Febbraio 2009 da olbiesi







da La Nuova Sardegna VENERDÌ, 06 FEBBRAIO 2009

Karim punta in alto Lufthansa o gli inglesi


DALL’INVIATO
 PARIGI. Lufthansa o British Airways. L’Aga Khan punta in alto, per Meridiana. Sfumata la vendita ad Air France nel 2000, diventati ora i francesi gli azionisti di maggioranza di Alitalia, Karim vira sui tedeschi o sugli inglesi per rafforzare il ruolo della propria compagnia aerea nel mercato del trasporto aereo italiano. Agli amministratori e ai sindacalisti ricevuti ad Aiglemont, ha confermato che il suo obbiettivo è quello di portare dentro Meridiana, una delle due major dei cieli. Ha proprio fatto i nomi, Karim, non un generico riferimento alla futura apertura del capitale.
 Del resto, quelle sono le due compagnie interessate a entrare in concorrenza con Air France-Italia, alleati nel network Sky team. I tedeschi, per ora, hanno fondato una loro società, Lufthansa Italia, dentro l’alleanza globale Star, e hanno aperto rotte soprattutto su Malpensa. Gli inglesi, alle prese con la possibile fusione con Iberia (le due compagnie fanno parte dell’alleanza Oneworld), potrebbero avere più di una ragione per stringere un patto con Meridiana e non lasciare ai francesi campo libero. «Ho molte conoscenze a livello mondiale, anche nel settore del trasporto aereo, e posso lavorare per un’alleanza che rafforzi il ruolo di Meridiana in Italia e in Europa - ha detto Karim alla delegazione arrivata avant’ieri da Olbia -. Ma, prima, dobbiamo fare in modo, tutti insieme, che Meridiana sia competitiva». Karim ha posto le sue condizioni, «più produttività e più qualità», e ha fatto un’apertura che ha azzerrato il quadro: «Fateci delle proposte, noi siamo pronti a rivedere la nostra». Un segnale chiarissimo: si riparte da zero per evitare i licenziamenti e rilanciare la compagnia. Una sconfessione netta della linea di chiusura tenuta fin qui dall’amministratore delegato Gianni Rossi. Una svolta molto apprezzata dai sindacati. I piloti la loro proposta l’hanno già fatta: se applicata, secondo i loro calcoli, permetterà all’azienda di risparmiare 10 milioni all’anno. Gli assistenti di volo ci stanno lavorando, ma l’idea è, come riassunto da Marco Bardini, Uil, “lavorare di più, guadagnare uguale”. «E’ il percorso che noi abbiamo sempre seguito e che avevamo fatto con Miorelli. Adesso possiamo concretizzarlo» conclude Mauro Rossi, segretario nazionale della Filt-Cgil. (g.pi.)
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 da La Nuova Sardegna VENERDÌ, 06 FEBBRAIO 2009

Un caro carissimo candidato


Dal furgoncino allo spot, tutti i costi della celebrità


11 ol cost 060209 12 ol cost 060209OLBIA. Sorridono dalle colonne dei giornali, dai muri, dai furgoncini, dallo scatolone televisivo. I candidati più che persuadere cercano di prendere i loro elettori per sfinimento. Una guerra di nervi in cui i pubblicitari tentano di piazzare il prodotto. Il candidato capace di sconfiggere lo sporco impossibile del partitismo, di dare quel sapore in più a ogni piatto della politica. Ma il grande fratello è anche una grande macchina capace di divorare migliaia di euro.
 Il tetto lo ha messo la Regione, massimo 27 mila euro a candidato, ma quasi nessuno rispetta al limite. Solo per pagare la pubblicità nella parte bassa di una pagina di giornale per un mese si spendono 28 mila euro. Un mese di spot in televisione, quattro volte al giorno, costano da 10 a 12 mila euro. Il resto in confronto è solo fatto di spiccioli. Per stampare 50 mila santini, pane quotidiano da infilare in ogni tasca del proprio elettore, si spendono 2 mila euro, per i manifesti vanno via altri 2 mila euro, per i più ricchi c’è anche la possibilità di piazzare i 6 metri per 3. Costo 2 mila euro. Per mandare in giro il poco ecologico furgoncino per le strade della Gallura con il faccione sorridente del candidato servono 1500 euro per 10 giorni, benzina esclusa. Ma oltre al costo base nel kit del perfetto candidato ci sono un corollario di inviti, cene, feste, spese collaterali difficili da documentare e tenere sotto controllo.
 Una serata in un locale all’insegna del pericolosissimo «pago tutto io» costa al candidato dai 2500 ai 3 mila euro. Tante speranze, e tante spese per salire sulla poltrona di consigliere regionale. Ma messi da parte spin doctor, tattiche di seduzione, grandi fratelli, a trionfare è il vecchio sistema della questua porta a porta. (l.roj.)
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 da La Nuova Sardegna VENERDÌ, 06 FEBBRAIO 2009

Blitz della guardia di finanza: sequestrati i Gratta e vinci truffa


13 ol lotter 060209OLBIA. La truffa corre sul Gratta e vinci e la guardia di finanza sequestra in un centro commerciale cittadino ben 200 tagliandi irregolari del concorso «Lo scrigno d’oro». Le tesserinme della fortuna (del costo di 2 euro l’uno) stavano per essere acquistati da ignari giocatori. Il titolare dell’esercizio commerciale è stato denunciato per esercizio abusivo di gioco riservato allo Stato, truffa ai danni dell’erario e frode in commercio. Altri blitz sono stati effettuati anche in altri centri galluresi per prevenire simili fenomeni illeciti e truffe ai cittadini.
 All’operazione «Scrigno d’oro» le fiamme gialle lavoravano da tempo. I finanzieri della compagnia di Olbia al comando del capitano Cesare Antuofermo, infatti, negli ultimi giorni hanno effettuato una serie di interventi finalizzati a prevenire e reprimere il ricco mercato illegale che si cela dietro i popolari Gratta e vinci. Secondo le disposizioni impartite dal comando provinciale sono stati infatti intensificati i controlli negli esercizi e negli stand che espongono e vendono tali tipologie di prodotti molto in voga tra gli amanti del gioco e della cabala. In particolare, l’attenzione dei baschi verdi si concentrata su uno stand in un centro commerciale dedicato esclusivamente alla vendita di Gratta e vinci e varie lotterie. Nel corso del controllo le fiamme gialle hanno individuato 200 tagliandi riguardanti il concorso a premi «Lo scrigno d’oro» che, in seguito ad accertamenti con l’amministrazione autonoma dei Monopoli, è risultato già dichiarato irregolare dal 15 febbraio 2008. Dunque, i biglietti non potevano assolutamente essere venduti al pubblico. I tagliandi sono stati quindi sequestrati (con successiva convalida da parte dell’autorità giudiziaria), mentre il titolare dell’esercizio è stato denunciato alla procura della Repubblica per le seguenti violazioni: esercizio abusivo di gioco riservato allo Stato, truffa ai danni dello Stato, frode nell’esercizio del commercio.
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