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OLBIA GALLURA
da La Nuova Sardegna VENERDÌ, 06 FEBBRAIO 2009
DUE SCOSSE DI LIEVE ENTITA’ L’epicentro a 20 chilometri di profondità. Paura e telefoni roventi, ma nessun danno Il sisma (magnitudo 3,6) è stato avvertito sulla costa orientale fino a Siniscola Ma in molti hanno pensato agli effetti di un’esplosione
OLBIA. Linee sovraccariche e telefoni roventi. Il terremoto ha fatto vibrare soprattutto i cellulari. La scossa di magnitudo 3,65 è sembrata poco più di un leggero tremolio alla maggior parte della popolazione. Roba che non sposta di un millimetro neanche un centrotavola. Ma in tanti in città hanno sentito la terra tremare. Nessun ferito, né danni alle cose. Solo tanta curiosità da parte delle persone che hanno chiamato con insistenza il centralino dei vigili del fuoco. Ma dalla stazione del 115 non è uscito neanche un mezzo per dare assistenza. Gli unici costretti al superlavoro sono stati i centralinisti. |
da La Nuova Sardegna VENERDÌ, 06 FEBBRAIO 2009
Il divieto resta per le aziende nel raggio di 20 chilometri dai focolai di Sant’Antonio e Santa Teresa Lingua blu, via il blocco in Gallura Permessa la movimentazione del bestiame verso il Nord Italia L’EPIDEMIA L’assessorato alla Sanità ha emanato una circolare OLBIA. Con una circolare dell’assessorato regionale alla Sanità è stata sbloccata ieri la movimentazione bovina, ovina e caprina dalla Gallura verso le regioni del Nord Italia: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Friuli, Province di Trento e Bolzano e Veneto. Resta la restrizione per le zone entro i 20 chilometri dai due focolai scoperti a Sant’Antonio e Santa Teresa di Gallura. |
da La Nuova Sardegna VENERDÌ, 06 FEBBRAIO 2009
Lo Squalo, la Polo holding dimezza il progetto Il Comune vuole tagliare le cubature, ma rischia di pagare i danni: 5 milioni di euro di Luca Rojch OLBIA. Lo Squalo divora il cemento. Lo stagno di Pittulongu è salvo e ora si prende la sua rivincita. Diventerà patrimonio del Comune, area protetta. Un piccolo paradiso sfuggito alla legge del metro cubo. Il tesoro della città sta per entrare nella cassaforte dei beni preziosi. Quelli che non si vendono, che non si placcano di calcestruzzo. La società che sulla zona umida aveva sogni fatti di mattone è pronta a rinunciare all’area, per avere il via libera a costruirci intorno. Dopo che il muro di carte bollate ha schiantato il mega progetto di far nascere 91 villette nella zona umida l’impresa si è seduta intorno a un tavolo per ridiscutere il piano. |
da La Nuova Sardegna VENERDÌ, 06 FEBBRAIO 2009
LA STORIA «Il quartiere gioiello nato senza regole e gestito dai tribunali» OLBIA. Pittulongu come una polveriera. Il quartiere nato in modo selvaggio ha divorato metri cubi preziosi. Un paradiso mattonato, appesantito dal cemento. Difficile cercare di mettere le regole. Il piano di risanamento è impantanato a metà tra le aule dei tribunali e quelle della commissione urbanistica. La vicenda delle villette sullo stagno dello Squalo è solo una delle tante pratiche incagliate nelle maglie della burocrazia. L’incertezza del diritto diventa il simbolo di Pittulongu. Il marchio di fabbrica della spiaggia che si specchia su un muro di cemento. Pittulongu continua a crescere sulla base di una variante al piano di risanamento urbano che ha fatto sobbalzare dalla sedia anche la magistratura. Se non bastasse, il progetto che individua le zone a rischio inondazione è stato giudicato incompleto dalla Regione. Lacuna sulla laguna. Lo stagno è un bene di solito demaniale. In questo caso il Comune cerca di rientrarne in possesso. Mentre si cerca di approvare il piano da oltre un anno, il Tar, a cui tutte le imprese si rivolgono, continua a rilasciare d’imperio concessioni edilizie. Aspetto non trascurabile perché si attinge al totale dei metri cubi che viene eroso dal rilascio delle concessioni. Il nuovo piano di risanamento prevede una diminuzione dei metri cubi del 10-14 percento. Ma l’analisi del decremento delle volumetrie è stato fatto tanti metri cubi fa. Da quel momento sono state date tante concessioni. In molti si sono rivolti al Tar. Hanno mangiato una fetta del monte dei metri cubi. |
da La Nuova Sardegna VENERDÌ, 06 FEBBRAIO 2009
SI APRE UNA NUOVA VERTENZA Hanno lavorato per 3 anni, la paura è che la compagnia aerea non riconfermi il contratto Meridiana, a rischio i 60 precari del call center L’appello al sindaco di Olbia su Facebook: il 1º aprile potrebbero ritornare a casa Gianni Giovannelli ne ha parlato all’Aga Khan durante l’incontro ad Aiglemont
DALL’INVIATO GUIDO PIGA |
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Inviato da: coffeebreak.for.us
il 16/03/2009 alle 09:44