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UNA SORPRESA IN SERBO?

Post n°78 pubblicato il 23 Marzo 2007 da JayVincent
Foto di JayVincent


Quando arriva un nuovo capoufficio, tutti i bravi impiegati cercano sempre di fare bella figura, facendo a gara per dimostrarsi disciplinati ed efficienti.
E probabilmente, dopo la caduta del testone di Blutello - l’Otello fortitudino che va in battaglia accompagnato da alfieri traditori e mogli fedifraghe – tante presunte stelle vorranno brillare.
L’era Martinelli si chiuderà prestissimo e il neo padrone del vapore, tal Sacrati, non ha poi così tanto tempo per trarre indicazioni pro futuro.
Dall’altra parte, la nostra, le acque sono agitate e pare ci sia qualcuno che si diverte a muoverle ancor più.
Giungendo al dunque, senza tanti giri di parole, la domanda che tutti ci facciamo è:
in caso di sconfitta a Bologna, tanti saluti a coach DJ?
Ci sono tante variabili.
Intanto, la tipologia di sconfitta.
Azzardo: in caso di sbragata, stile Napoli, Scafati e Biella, io credo che Djordjevic verrà destituito.
Cosa che non mi trova e non mi troverà mai d’accordo: la storia ci dice che i cambi in corsa non hanno mai portato benefici e soprattutto la nostra storia ci dice che i salti di panchina sono stati più dannosi dell'effetto serra.
La squadra questa è e questa resta: era assurdo chiedere a Sasha di ribaltarla quando si sedette al posto di Lardo, sarebbe assurdo chiedere oggi a chiunque altro di trasformarla in una macchina da corsa.
A marzo si possono anche iniziare a fare, se non dei bilanci, dei disegni molto precisi:
questa squadra non è competitiva ai massimi livelli, perché incompleta.
Incompleta nel roster e incompleta nel rendimento.
Forte, o comunque solida, tra le mura amiche, molle e indecisa fuori casa.
Per questo in prospettiva sarebbe stato necessario acchiappare il secondo posto: non che sia sfumato, ma oggi io ritengo che la Virtus sia davanti a noi anche in termini di prospettiva.
Di certo il calo attuale ha spiegazioni anche legate ai problemi fisici che ci attanagliano, ma se costruisci una squadra di ultra trentenni devi mettere in conto più incognite.
Una buona programmazione è la chiave del successo e ora più che mai, dopo che
Giorgio Armani ci ha coperto le spalle anche per il futuro, si deve programmare il domani.
Djordjevic non piace più? Si decida un progetto tecnico per la prossima stagione.
Ma basta con le decisioni isteriche, basta addebitare tutte le colpe sempre a terzi,
basta fare i fenomeni con il culo degli altri.
E sia ben chiaro, lo dice uno che nutre un vagone e mezzo di dubbi sul Djordjevic coach.
Ma se lo si vuole cacciare, come minimo, si faccia una conferenza stampa durante la quale Natali e Corbelli comunicano il nome del nuovo allenatore e si assumono tutte le responsabilità per il naufragio del progetto.
Perché il mercato lo hanno fatto loro e solo loro, perché DJ lo hanno messo in sella loro, travestendolo da salvatore della patria.

Gente senza cuore, senza spirito, senza stile.
Gente come questa va rispedita al mittente: continuiamo a firmare QUI  la petizione per una Milano liberata dal bloster dei pesi morti.

Ah, così a margine, ci sarebbe anche una seconda domanda che magari più di uno si pone:
la partita di domenica ci farà vedere se qualcuno ha già in testa una nuova guida tecnica?

 
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