Creato da: JayVincent il 07/03/2006
Tiri liberi sul mondo della Pallacanestro Olimpia Milano

Area personale

 

E-mail me @

starfish-and-coffee@libero.it
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
immagine
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

 
« BENE, BENISSIMO, ANZI BENNERMANUNA MAGIA »

CHE COS'E' IL GENIO?

Post n°66 pubblicato il 05 Febbraio 2007 da JayVincent

È fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità di esecuzione.
Diceva così il Perozzi alias Philippe Noiret, in un passaggio del fortunatissimo film “Amici Miei”, quando spiega cos’è quella scintilla inaspettata che si accende e da cui scaturiscono le idee per le loro zingarate.
Il genio, per l’appunto.
E quelle stesse parole sono ciò che meglio descrive quella sconosciuta e intangibile sostanza che scorre nelle vene di Danilo Gallinari, quando decide che è il momento di vincere la partita, elevandosi sopra l’esperienza, l’applicazione, lo schema.
Il genio è fantasia.
Perché ce ne vuole molta per uscire dall’ordinario di una squadra che non attacca e non sa attaccare, che si involve al punto di trasformare una non virtù in una necessità.
Il genio è intuizione.
Quella che i campioni, o futuri tali, hanno nel DNA: il momento giusto per fare la cosa giusta, la capacità di leggere l’importanza dei momenti, la maturità di infilare i tiri liberi decisivi senza colpo ferire, dopo esserseli procurati con una giocata da campione non presunto.
Il genio è colpo d’occhio.
Ne basta uno al diciottenne Danilo per capire quello che deve o non deve fare. Ne basta uno per capire come si svolge una matassa, anche difensiva.
Infine, il genio è velocità di esecuzione.
E qui il paragone non potrebbe essere più calzante: la meccanica del suo tiro è superba, incantevole per stile e rapidità.
Incredibilmente fluida per un ragazzo della sua altezza, ottima in ogni fondamentale.
Dalla lunetta all’appoggio al tabellone, passando per il tiro da tre punti alla chiusura dell’alley-hoop.
Forse sto esagerando? Può anche essere, ma di questi tempi vedere spuntare un fiore così bello è un piacere enorme, ingigantito dalla poca soddisfazione che mi dà vedere all’opera questa Olimpia.

Olimpia che, comunque, centra la terza vittoria consecutiva.
Con il solito denominatore comune: brutto gioco, lento, prevedibile.
Ho potuto solo ascoltare la partita, via radio, ma le numerose palle perse e l’andamento del gioco non depongono a favore.
Ci salviamo da una sconfitta pericolosa, in prospettiva Final 8, grazie al rush finale di un improvvisamente risorto Dante Calabria e dalla globalità della prestazione di Danilo Gallinari, al suo career high con 21 punti.
Perché mi pare di avere capito, qualcuno mi corregga se sbaglio, che non ci sono altre indicazioni da trarre: Garris è tornato a trottare con poco costrutto, nonostante la scialuppa Bennerman.
Il simpatico nanetto esordisce con il botto, totalizzando zero punti e -4 di valutazione in 9 minuti.
Naturalmente non possiamo prendercela con lui, giacchè due allenamenti con la squadra non sono un background credibile.
Qualche maligno potrebbe annotare che in una squadra senza gioco, entrare nel gioco è più facile, ma non perdiamoci in facezie.
Chi dovrebbe darci qualcosa in più, ad esempio, è Nate Green e non parlo (solo) della partita di ieri.
I suoi cambi di ritmo sono certamente aria salubre, ma troppo spesso si trascende in un picaresco 1 contro 5 a testa bassa, un'immagine che solo un abile condizionatore mediatico di lungo corso come il buon Matteo di ioelolimpia.com poteva sintetizzare con la metafora di cavallo scosso.

Tirando le somme, viene da domandarsi se la squadra rende al meglio su questi standard, cioè giocando male e al piccolissimo trotto.
Che i proclami estivi fossero esagerati lo avevano capito anche i muri del Forum, ma forse – e qui provoco – questo roster è tagliato per fare esattamente l’opposto rispetto al progetto iniziale.
Le prossime partite di Campionato sono decisamente incoraggianti: 3 su 4 in casa e, complessivamente, lo stesso cammino che ci ha permesso di iniziare bene la stagione, grazie a un calendario sbilanciato.
Prima, però, arrivano le Finals di Coppa Italia, ennesimo banco di prova per testare squadra e coach nei momenti che contano.
Lo scorso anno, quando il gioco si fece duro, ci facemmo valere alla grande, fallendo ogni obiettivo possibile e immaginabile.
Il livellamento verso il basso e le difficoltà di quasi tutte le squadre di vertice è un appiglio forte, perchè mai come quest'anno si può approfittare di sbandamenti altrui.
Inutile dire come a Montegranaro la pensino esattamente allo stesse modo.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/olimpiamilano/trackback.php?msg=2251066

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
Nessun Commento
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963