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HO SOGNATO DI VIVERE

Post n°76 pubblicato il 15 Marzo 2007 da JayVincent


Giorgio Armani comunica il prolungamento della sponsorizzazione alla Pallacanestro Olimpia Milano, con il brand Armani Jeans, addirittura implementando l’investimento economico.
Ancora tre anni sulle canotte biancorosse, un’iniezione di fiducia, entusiasmo e anche coraggio (sì, coraggio) che merita un monumento.
Giorgio Armani, oggi, è l’unico personaggio nell’orbita del basket milanese che dà lustro e prestigio a una Società senza più l’ombra di quello stile che l’ha distinta per decenni.
Nella tradizione dei Bogoncelli, dei Morbelli, dei Gabetti, dei Rubini, una tradizione morta con l’avvento di Giuseppe Stefanel e sepolta dagli scempi di gente come Tacchini e Corbelli, personaggi che hanno portato la sola attenzione per il business, spogliata da ogni minima traccia di cultura sportiva.
Giorgio Armani è un signore che, una volta spentesi le luci della ribalta, una volta passata la moda del momento dell’Olimpia tutta lustrini e paillettes, ha continuato a seguirci, ad appassionarsi, restando defilato, senza la minima invadenza, senza pretese né compromessi.
Ci ha garantito anni di solidità, estati tranquille senza manifestazioni né ansie: perché io non voglio nemmeno immaginare che fine avrebbe fatto il pool di amici degli amici
se Re Giorgio avesse fatto ciaociao con la manina.
E magari ne avrebbe avuto anche diritto, dato che le persone che hanno collaborato con lui - formalmente spendendo anche i suoi soldi - lo hanno fatto in modo indegno.
Giorgio Armani ha più stile di tutti noi messi insieme, perché ha staccato l’assegno senza prima passare in via Caltanissetta, bussare, entrare, additare quel signore là e dire
“tu adesso ti alzi, prendi la porta e non ti fai più vedere neanche dipinto”
.
Ci vuole un’umiltà e un rispetto d’altri tempi per cacciare il grano senza per lo meno chiedere (esigere?) che a spenderlo siano persone competenti: nell'interesse di tutti, sia ben chiaro, e non per un mero tornaconto personale.
Perché, anche se non capisse nulla di pallacanestro, il signor Armani ha occhi per vedere, orecchie per sentire e più di un braccio destro deputato ad analizzare.

La notte dopo l’annuncio ho sognato di vivere
, di vivere una realtà senza più saprofiti e vampiri, di vivere il basket fatto di competenza e meritocrazia.
Ho sognato che Danilo Gallinari
, finchè resterà da questa parte dell’Oceano, non avrà altra maglia all’infuori della nostra.
E il rinnovo di Armani è certo un buon punto a nostro favore.
Ma gente come il nostro GM i Campioni li allontana
, il suo metodo e i suoi modi non sono invitanti né convenienti, le sue strategie sono talmente a breve termine da essere un repellente per fenomeni.

Nel frattempo, andiamo tutti a firmare la petizione lanciata da Pianeta Olimpia
,
per una Milano futuribile con la competenza al potere.

http://www.petitiononline.com/olimpiam/petition.html

Sevrirà a poco, magari a niente, ma se per la secondo volta in un anno a qualcuno viene in mente di confezionare un'iniziativa così mirata, che raccoglie consenso, significa che il malcontento non è limitato o strisciante.
E' forte, conclamato, evidente, compatto.
Via Natali dall'Olimpia. Oggi più che mai è un dovere.

 
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