Offerta speciale? No, occasione da sfruttare.
In quattro giorni Milano affronta due partite casalinghe, due partite abbordabili da vincere assolutamente.
Nel pieno rispetto per l'avversario, Avellino e Capo d'Orlando sono scogli da superare per riagganciare quel secondo posto assolutamente fondamentale, vista anche la concomitanza di turni impegnativi per Roma, in trasferta, sui parquet di Cantù e Biella.
Il ritrovato tandem JB-TJ è il carico da giocare, visto che sia stasera che domenica affronteremo squadre che hanno batterie di lunghi tignose, non altisonanti ma di sostanza.
Avellino, attesa stasera al Lido, mette sui legni il sottovalutato torello Harold Jamison, più largo che alto ma bravo nell'esaltare con l'effetto boa il suo notevole girovita, e l'esperienza di Nikola Radulovic, atipico e insidioso proprio per la sua doppia dimensione interna-esterna.
Chiamare fuori il lungo è un'arma che ci ha creato non pochi grattacapi e il vecchio Nikola sta disputando una stagione di incredibile impatto.
Un occhio di grande riguardo dovrà essere sempre ben aperto sul folletto Ramel Curry, capocannoniere del Campionato e protagonista di una mattanza devastante nel girone di andata, quando seppellì l'Olimpia con 32 pesantissimi punti.
Insomma, per quanto mi sforzi di seguire la logica, la partita contro Avellino mi crea ancora una certa tensione.
Che spero sia anche quella della squadra: una tensione positiva, da tradurre sul campo in concentrazione, grinta, energia.
Esattamente quello che è mancato circa un anno fa e che, se non si fosse capito, è una ferita aperta che risveglia ancora brutte sensazioni.
Tutti avvisati.
Chi c'era, faccia tesoro dell'esperienza. E ci eviti di vedere cose come questa.
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