oltremare

NEL BUIO DI UN TEATRO


Quando il pubblico va via dopo che la rappresentazione è finita e rimangono accese solo le luci spettrali di sicurezza allora tutto il ciarpame ordinato prende vita e diventa vero per la prima volta. In quella solitudine le scenografie più stupide diventano vive, liberate dalle insulse piccole idee del regista di turno e dal sudore vano di attori mediocri. Quel deserto appare solo come un fantasmatico mondo solo a chi possiede sensibilità e coraggio...Il coraggio di restatare in contatto con gli oggetti che finalmente hanno perso la falsità e sono diventati quelli che realmente sono... cartone, legno e tavoli di carta pesta con sedie su cui nessuno si può o si vuole sedere. Per paradosso tutto diventa vero. Tutto il falso viene dichiarato e si entra nel campo della sincerità e della verità. Esiste un teatro diverso che fa a meno della falsità e che disperatamente tenta di farsi largo tra mille luci frastornanti. Esiste il teatro dell'anima, anime che sanno parlarsi così come staiamo facendo noi.
ABBI PAURA PER SEMPRE CARA SCONOSCIUTA DONNA. SONO I TREMORI CHE RENDONO VIVI E VERI. STANOTTE VORREI CHE FOSSI DA TE, VICINO A TE PER POTERE DANZARE A LUNGO E BACIARTI SENZA MAI FERMARMI PRIMA CHE I TECNICI DELL'ALBA RIMETTANO TUTTO A POSTO.