Mi capita di pensarti a volte.
E’ solo un attimo.
Il tempo di chiedermi perché.
Poi la mia giornata prosegue per un ritmo tutto suo.
Mi domando sempre dove abbia sbagliato.
Se mai abbia sbagliato con te.
Quando ci siamo non conosciuti mi dicevi e scrivevi parole di fuoco.
A me facevano paura.
Io sono sempre stata attratta dal fuoco, lo ammetto.
Ma l'ho sempre temuto.
E' inconsistente.
E' distruttivo.
Io non sono fuoco.
Sono acqua.
Scorro, mai la stessa.
Continua.
Ci vuol fatica a trasformare ciò che era in altro.
Ci vuol fatica, ma l'ho fatto.
Forse ho sbagliato a credere alle parole.
Forse la colpa è mia, mi ripeto.
Io uso parole per descrivere fatti.
Tu per meravigliare:
Anche quando non le usi.
Io capisco tutto.
Capisco anche il silenzio.
La fiducia riposta in te, presa e calpestata;posso pure non capirla. Ma l’accetto.
Il fango buttato sulla mia persona, no.
Non te lo consento.
A quel punto mi chiedo perché.
E’ un attimo.
Poi, limpida, riprendo a scorrere.
Inviato da: rikrok0
il 29/01/2008 alle 14:54
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il 26/12/2007 alle 00:29
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il 24/12/2007 alle 15:05
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il 13/11/2007 alle 02:36