Omotossicologia.
L'autismo si puo curare, grazie al Protocollo Montinari
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Post n°8 pubblicato il 01 Novembre 2006 da obbligatus
La prossima generazione di trattamenti contro l'ictus potrebbe essere basata su una proteina già presente nel nostro cervello, la neuroglobina. In un articolo pubblicato sul numero di novembre di The FASEB Journal un gruppo di ricercatori dell’Università di Roma descrive a fondo questa proteina che potrebbe avere un ruolo chiave nello sviluppo di nuove terapie che minimizzino i danni cerebrali e migliorino il recupero dei pazienti. Secondo i ricercatori, la proteina sarebbe coinvolta nella risposta cerebrale a situazioni di carenza di ossigeno e avrebbe un ruolo protettivo sui neuroni. Strutturalmente simile all’emoglobina presente nel sangue e alla mioglobina dei muscoli, la neuroglobina è presente nei neuroni, con maggiore prevalenza proprio nelle aree cerebrali che sono maggiormente a rischio di stress fisiologici come gli ictus. A differenza di emoglobina e mioglobina, però, la funzione primaria della neuroglobina non sarebbe il trasporto dell’ossigeno: secondo gli autori la neuroglobina sembra essere coinvolta in primo luogo nel metabolismo dell’ossido di azoto, e attraverso di esso esplicherebbe i suoi effetti protettivi. "La comprensione di come il nostro cervello utilizzi una molecola simile all’emoglobina che ha funzioni protettive e di recupero della funzionalità – ha osservato il direttore di Faseb Journal Gerald Weissmann – costituisce un importante passo verso un più concreto aiuto a chi è colpito da ictus o problemi analoghi.” |
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