l'ondacalda

In ginocchio vi prego affinchè cessi questa ecatombe. Non ce la faccio più a vedere morire bambini, donne, uomini, anziani.
Pakistan.

Il 4 maggio 3 militari pachistani sono stati uccisi in un attacco dei talebani nella provincia tribale di Bajaur, al confine con l’Afghanistan.

Il 5 maggio a Quetta ignoti hanno ucciso un ex leader talebano, Mullah Samad Barakzai, che dirigeva il Dipartimento per la Promozione della Virtù e la Prevenzione del Vizio nella regione afgana di Helmand durante il regime talebano.

Il 7 in Balucistan 3 civili sono morti nell’esplosione di mine disseminate nelle zone dei combattimenti tra esercito e guerriglieri baluci.

In Waziristan non ci sono stati scontri perché il 2 maggio è stata proclamata una tregua di 10 giorni per consentire un Jirga tribale.

Israele e Palestina. 

Il 4, un palestinese è stato ucciso dal fuoco israeliano ad un check point di Nablus, nel nord della Cisgiordania.

Il 5, un raid aereo dell'esercito israeliano contro un campo di addestramento a Gaza City ha causato la morte di 3 miliziani palestinesi.

Il 6, un altro bombardamento israeliano ha causato la morte di un uomo di 60 anni di Beit Lahiyah, a nord di Gaza. Altri 2 palestinesi, tra cui un bimbo di 8 anni, sono rimasti feriti.

Il 7, un uomo palestinese di 55 anni è morto nel nord della Striscia di Gaza, ucciso da un colpo di artiglieria sparato dall'esercito israeliano.

L’8, violenti scontri, avvenuti nel sud della Striscia di Gaza fra militanti di Hamas e di Fatah, sono costati la vita a 3 giovani palestinesi, altri 8 sono rimasti seriamente feriti.

Cecenia e Nord Caucaso. 

Il 4 maggio a Kizlyar le forze speciali hanno ucciso un ribelle ceceno ricercato da tempo.

Il 5 maggio nei pressi di Argun la polizia ha ucciso un sospetto ribelle alla guida di un'auto che non si era fermata a un posto di blocco. A Gudermes un ufficiale di polizia è stato ucciso in un agguato. A Kasavyurt, in Daghestan, le forze di sicurezza hanno ucciso due guerriglieri.

Il 6 nel distretto di Vedenò 4 soldati russi sono morti quando il loro mezzo è saltato su una mina. Al confine tra Cecenia e Daghestan 2 soldati locali e un guerrigliero sono stati uccisi in uno scontro a fuoco.

Il 7 le forze russe hanno ucciso 7 ribelli, non si sa in quale distretto.

Il 9 in Inguscezia le forze di sicurezza hanno ucciso un militante islamico.

Il 10 a Grozny sono stati rinvenuti 3 cadaveri di uomini uccisi con un colpo alla testa. Nel distretto di Vedenò un soldato e un guerrigliero sono morti in combattimento. Nel distretto di Shali la polizia cecena ha ucciso un comandante dei ribelli.

Nigeria.

Il 10, un dipendente americano della società petrolfera Baker Hughes è stato ucciso a Port Harcourt, città del sud est della Nigeria. Mentre si recava al lavoro con la sua macchina, l'uomo è stato freddato con un colpo al petto sparato da una persona a bordo di una motocicletta. Secondo fonti della polizia e della compagnia presso cui lavorava la vittima, si è trattato di un attacco mirato. Negli ultimi mesi, gli attacchi ai dipendenti di compagnie petrolifere da parte dei gruppi armati che operano nel delta del Niger si sono intensificati.

Uganda.

Il 5, l'esercito ugandese ha ucciso 9 ribelli del Lord’s Resistance Army presso Pader, nella parte settentrionale del Paese, da 20 anni teatro di un violento conflitto che ha provocato oltre un milione di sfollati interni e migliaia di morti. Nel corso delle operazioni, compiute nei distretti di Kitgum e Pader, è stato catturato un ribelle della milizia, accusata di arruolare bambini tra le sue fila, e sono state sequestrati armi e munizioni.

Somalia.

Il 7, sono ricominciati a Mogadiscio i combattimenti tra un gruppo di signori della guerra, riuniti nella Alliance for the Restoration of Peace and Counter-Terrorism, e milizie delle corti islamiche. Gli scontri si sono protratti fino a giovedì, provocando almeno 120 morti e un numero imprecisato di feriti, oltre a

costringere migliaia di persone a fuggire dal teatro dei combattimenti. La Somalia sta faticosamente tentando di uscire da 14 anni di guerra civile, ma le nuove istituzioni di transizione nate nell’ottobre 2004 non riescono ancora a controllare il territorio, rimasto in mano a milizie armate e signori della guerra.

Kashmir indiano. 

Il 7, 3 persone (una donna e 2 ex militanti) sono stati uccise da sospetti militanti islamici nei distretti di Baramulla e Pulwama. Altri 4 militanti sono stati uccisi dalle forze di polizia.

L’8, 4 persone (2 militanti, un soldato e un poliziotto) sono morte in diversi scontri a fuoco a Srinagar. Sempre a Srinagar, 2 civili sono stati uccisi dall’esplosione di una mina.

Il 9, 4 persone sono morte e 5 sono rimaste ferite in diversi scontri a fuoco.

Il 10, sospetti militanti islamici hanno aperto il fuoco contro una stazione di polizia a Srinagar, uccidendo due agenti. Nel distretto di Poonch i soldati indiani hanno ucciso 2 militanti pachistani che si erano infiltrati nel Paese.

Thailandia. 

L’8, sospetti militanti islamici hanno ucciso 2 persone e ne hanno ferite 7, in un attacco nel sud del Paese.

Il 9, una bomba esplosa nel mercato di Pattani, nel sud del Paese, ha ucciso 3 persone e ne ha ferite 16.

Filippine. 

Il 5, 4 militanti comunisti sono stati uccisi dall’esercito a Butuan, nel sud del Paese.

Il 6, 2 soldati, un civile e un poliziotto sono stati uccisi in due diverse imboscate dei ribelli comunisti del New People’s Army nel centro delle Filippine. I militari hanno reagito uccidendo un militante.

Il 10, due attivisti comunisti sono stati uccisi dalle forze di polizia nel nord del Paese.
Vi scongiuro in ginocchio, basta con i ragazzi come me che muoiono. Basta !