l'ondacaldala speranza di una spinta |
Il guerriero della luce ha bisogno di tempo per se stesso. E impegna questo tempo per il riposo, la contemplazione, il contatto con l'Anima del Mondo.
Anche nel pieno di un combattimento, egli riesce a meditare.
In alcune occasioni il guerriero si siede, si rilassa e lascia che tutto ciò che sta accadendo intorno continui ad accadere. Guarda il mondo come se fosse uno spettatore, non tenta di crescere nè di sminuirsi, ma di abbandonarsi al movimento della vita senza alcuna resistenza.
A poco a poco, tutto ciò che sembrava complicato comincia a diventare semplice.
E il guerriero se ne rallegra.
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IL BENESSERE DELLA GLOBALIZZAZIONE
Post n°238 pubblicato il 09 Luglio 2008 da maredolce72
"Lezione di seduzione", recita la pubblicità di Aubade. Da anni, il marchio francese non esita ad attirare lo sguardo degli uomini e a utilizzare un erotismo spinto per pubblicizzare culotte e reggiseni. Ma dietro il lusso di una lingerie che deve sedurre e far sognare i maschi si nascondono le più tragiche storie individuali delle operaie di Aubade, la delocalizzazione della produzione. Cioè il volto peggiore della globalizzazione. L'anno scorso, durante la campagna elettorale, Ségolène Royal era andata a sostenere le 134 operaie che hanno perso il posto nella Vienne, un dipartimento della regione guidata proprio dall'ex candidata socialista. Le Monde ha pubblicato un lungo articolo consacrato alle donne che hanno perso il posto di lavoro e a quelle che lo hanno trovato, in Tunisia. Il tutto in seguito al passaggio di Aubade nelle mani di una società svizzera, Calida. Sull'altra sponda del Mediterraneo, vicino a Monastir, le 230 operaie di Aubade non devono parlare alla stampa: lavorano quarantotto ore alla settimana per 200 euro al mese, hanno diritto ad una sola pausa di mezz'ora per il pranzo, non possono usare i telefonini in fabbrica. Vengono dall'entroterra più povero, sono malviste dalla popolazione locale perché hanno accettato salari più bassi. Come se non bastasse, flirtano con i muratori e alcune, scandalo massimo, "bevono della birra". Secondo il quotidiano, sarebbero trattate meglio rispetto a chi lavora in altre fabbriche della zona di Ksar Hellal, 45 mila abitanti e 150 aziende tessili: Aubade paga in contanti ogni mese, dà regali come coperte o servizi di posate, regala una strenna di 70 euro per il 1 maggio. |
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