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« Casta superiore e casta ...VILLARI »

Via gli ultra 65 enni dalle cariche decisionali del paese

Post n°316 pubblicato il 24 Novembre 2008 da maredolce72




Mettiamo un 40 enne valido al posto di un 65 enne in pensione.

In un paese ove abbiamo giudici di corte suprema 80enni con
8 lavori, governatori 74enni proprietari di multinazionali, presidenti 85enni e
1.704.000 giovani capaci e preparati disoccupati. Un over 65enne vedrà la vita
come la vedeva quanto ne aveva 30 e non può cambiare il paese.

Il problema che stiamo affrontando è quello di una logica
gerarchico-piramidale, di un sistema antico controllato da una classe dirigente
che si annida nella vetta della piramide e manda tutto il resto all´inferno. E´
l´effetto di uno Stato accentrato fin dal Risorgimento, che ha prodotto una
stratificazione sociale e di potere granitica che non si intacca se non si
riesce a cambiare la governance del paese».

Oggi i vari terminali dei computer dialogano tra loro producendo quel
policentrismo liberatorio che l´Italia non riesce ad avere nell´arroccamento in
vetta alla piramide che rovina il paese. Il dialogo diretto, non mediato dal
centro, questo è la cibernetica rispetto a un sistema organicistico». «Mancando
l´articolazione delle responsabilità nella primazia totale dello Stato, le
classi dirigenti sono quelle che conquistano la puntina della piramide in mille
modi: con i soldi, i media, la corruzione, la parentela, magari il sesso.
Mentre le vere classi dirigenti si fanno in periferia con il policentrismo. Il
presidente degli Stati Uniti è il frutto del policentrismo degli sceriffi, dei
sindaci, dei senatori, dei governatori. In America crescono, arrivano, li
vediamo per otto anni poi scompaiono tutti, presidenti, segretari di Stato,
tranne naturalmente Henry Kissinger. Noi non ne usciamo se non cambiamo
l´architettura del potere, che invece di autentiche classi dirigenti ci regala
classi monarchiche, classi di Corte». «C´è una questione di struttura di
governance. Da quella organicistica di Menenio Agrippa, che produce classe di
Corte, militare o mantenuta, bisogna passare a una governance cibernetica,
prendendo coscienza del fatto che, come mi ha appena detto Paolo Prodi con
immagine felice, è finito lo Stato sovrano, incede ormai lo Stato-sistema, che
deve mettere toppe di qua e di là abbandonando la logica monarchico-piramidale».
I «Qualcuno dovrà pur accorgersi prima o poi che nella formazione delle classi
dirigenti siamo più arretrati di tutti gli altri, forse persino dei francesi,
che sono ancora napoleonici.I ministeri sono svuotati? Brunetta dice che sono
pieni di fannulloni. Ma il problema non è che ci sono i fannulloni, è invece
che il vertice della piramide è lì chiuso nella sua punta e a quelli non gli fa
fare niente. Se ne esce soltanto passando dalla monarchia piramidale alla
poliarchia. Le moderne élite si formano nel policentrismo. O non si formano
affatto». Siamo un paese antropologico, fatto di familismo, furbizia e
quant´altro.


 
 
 
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