Un blog creato da mallarme2005 il 20/06/2007
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« PRECISAZIONE. | DONNA COMPLETA. » |
Post n°35 pubblicato il 23 Dicembre 2007 da mallarme2005
Grazie a Benigni per avermi fatto riscoprire il secondo canto dell'inferno. Quanto lo avevo trascurato! Letto di corsa, senza il cuore, quasi come un ostacolo sul tragitto che porta a Paolo e Francesca...e invece! Che tenerezza struggente! Dopo la selva e le fiere, subito l'amore! E con l'amore la donna, accarezzata da Dante con versi sublimi. Beatrice prega Virgilio, Dante sta male, è smarrito, deve correre in suo aiuto. Beatrice soffre, e con pudore commovente si volta, celando i suoi occhi lucidi.
Donna è gentil nel ciel che si compiange
di questo 'mpedimento ov' io ti mando,
sì che duro giudicio là sù frange.
Questa chiese Lucia in suo dimando
e disse: — Or ha bisogno il tuo fedele
di te, e io a te lo raccomando —.
Lucia, nimica di ciascun crudele,
si mosse, e venne al loco dov' i' era,
che mi sedea con l'antica Rachele.
Disse: — Beatrice, loda di Dio vera,
ché non soccorri quei che t'amò tanto,
ch'uscì per te de la volgare schiera?
Non odi tu la pieta del suo pianto,
non vedi tu la morte che 'l combatte
su la fiumana ove 'l mar non ha vanto? —.
Al mondo non fur mai persone ratte
a far lor pro o a fuggir lor danno,
com' io, dopo cotai parole fatte,
venni qua giù del mio beato scanno,
fidandomi del tuo parlare onesto,
ch'onora te e quei ch'udito l'hanno".
Poscia che m'ebbe ragionato questo,
li occhi lucenti lagrimando volse,
per che mi fece del venir più presto.
di questo 'mpedimento ov' io ti mando,
sì che duro giudicio là sù frange.
Questa chiese Lucia in suo dimando
e disse: — Or ha bisogno il tuo fedele
di te, e io a te lo raccomando —.
Lucia, nimica di ciascun crudele,
si mosse, e venne al loco dov' i' era,
che mi sedea con l'antica Rachele.
Disse: — Beatrice, loda di Dio vera,
ché non soccorri quei che t'amò tanto,
ch'uscì per te de la volgare schiera?
Non odi tu la pieta del suo pianto,
non vedi tu la morte che 'l combatte
su la fiumana ove 'l mar non ha vanto? —.
Al mondo non fur mai persone ratte
a far lor pro o a fuggir lor danno,
com' io, dopo cotai parole fatte,
venni qua giù del mio beato scanno,
fidandomi del tuo parlare onesto,
ch'onora te e quei ch'udito l'hanno".
Poscia che m'ebbe ragionato questo,
li occhi lucenti lagrimando volse,
per che mi fece del venir più presto.
ULTIMI COMMENTI
Auguri per una serena e felice Pasqua...Kemper Boyd
Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 15:38
Tanti auguri di Buona Pasqua!!!!!!!!!!!!
Inviato da: a17540
il 20/03/2008 alle 08:43
Un Saluto e un augurio di una buona...
Inviato da: a17540
il 17/03/2008 alle 08:38
Bellissimi questi versi del grande poeta. Sai, penso che lo...
Inviato da: onlinemara07
il 02/03/2008 alle 21:09
ciao sono tapsvda. grazie della visita.... si il tuo blog è...
Inviato da: tapsvda
il 27/01/2008 alle 02:11
Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 15:38
Inviato da: a17540
il 20/03/2008 alle 08:43
Inviato da: a17540
il 17/03/2008 alle 08:38
Inviato da: onlinemara07
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Inviato da: tapsvda
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