MILANO (Reuters) - A luglio l'attivit del settore dei servizi in Italia ha ridotto il ritmo di contrazione ben più delle attese, portandosi al livello più alto dal maggio 2011, ultima lettura a segnalare una fase di crescita.
E' quanto mette in evidenza l'indice Pmi elaborato da Markit sulla base di un'indagine congiunturale tra i direttori acquisti di categoria, che si aggiunge ai recenti segnali di risveglio dell'economia italiana, alle prese con la recessione più prolungata dal secondo dopoguerra.
L'indice, barometro dell'attivit di un settore molto variegato, che va dalle banche agli hotel, a luglio è salito a 48,7 da 45,8 del mese precedente, battendo le attese che si fermavano a 46,5.
Il Pmi è rimasto sotto la fatidica soglia dei 50 punti spartiacque tra crescita e contrazione, ma si è portato al livello più alto dal maggio 2011, ultima lettura in territorio positivo.
La settimana scorsa l'indagine gemella relativa al settore manifatturiero ha evidenziato il ritorno alla crescita del comparto dopo due anni.
"La congiuntura negativa nel settore dei servizi si è fatta meno profonda, con l'attivit in caduta al ritmo meno intenso nell'attuale serie negativa, che dura da 26 mesi. Considerando il ritorno all'espansione dell'attivit industriale, il settore privato si è avvicinato alla stagnazione all'ingresso del terzo trimestre", commenta Phil Smith, economista di Markit.
L'Italia è entrata in recessione nel terzo trimestre del 2011, sotto i colpi del vortice della crisi dei debiti sovrani europei. L'anno in corso, nelle stime di Bankitalia, dovrebbe chiudersi con una flessione del Pil intorno al 2%, ma il governo si aspetta un ritorno al segno più nell'ultimo trimestre.
Sul sito altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su
Inviato da: alexpix1975
il 27/07/2014 alle 01:30