Post n°174 pubblicato il 28 Ottobre 2017 da roman.dransky
Spezzata questa campagna stonata non ha parole per me ne versi come prima solo densi silenzi dissonanti dissensi che le scompigliano i capelli un mare di verde e di blu scosso e percosso da questo vento scirocco velenoso che profuma d'oleandro
Solo tramonta il sole sul vento di tramontana e con le attese le speranze i sogni le illusioni di questo paese disperato
Intanto frattanto frattali di luce le squarciano gli occhi come una pioggia di sangue illuminano l'asfalto prima che faccia sera il ferro e l'acciaio incendiano l'orizzonte di rosso che si fonde nel grigio della notte in cui andiamo a sprofondare
E se finisce un giorno ancora non siamo finiti noi che troveremo dimora in questa danza battaglia e un canto di guerra dal retrogusto di frattaglia sconvolgerà la lingua un manifesto anarchico ci coprirà le teste sarà la nostra casa