Mancanza che sdriucciola lungo la gola
aspra grondaia d'inesauribile pianto.
Allaga lo sterno e prosegue impietosa
farcisce il ventre, parcheggia e s'aggruma.
Fili scuri spessi e mucosi
spuntano andanti fra irregolari crampi
dell'anima che senza conforto
si frantuma in una brezza infeconda.
Questuante e in ginocchio, così mi volevi?
Dunque, mi hai anche così.
Quale indole manca alla tua collezione?
E adesso, ti supplico, guariscimi. Oppure lasciami morire.
.§.