Creato da ulisse90210 il 23/04/2009

OperatorediLuce

Operatore di luce e consapevolezza dell' Io sono: Le potenzialità dell'essere umano

 

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Il senso di colpa

 

Il senso di colpa generalmente viene alimentato da due fonti “distinte”:

 

1 da noi stessi

2 da altri intorno a noi

 

Prima di tutto sembra utile comprendere che il senso di colpa deriva da un giudizio. Sappiamo che il giudizio è una cosa che non ci può intaccare se noi non lo permettiamo… personalmente ritengo che esso non faccia parte di un modello vibrazionale amorevole e per questo sto imparando ad accorgermi di esso ed escludere il suo eventuale effetto negativo su di me. L’effetto negativo può generare il senso di colpa.

 

Ricordiamoci di avere tutti la libera scelta quindi (secondo me) non è necessario dar retta a questo tipo di pensieri generanti negatività. Il senso di colpa, che sia generato da noi stessi come da un giudizio altrui, non è altro che “mancanza”.

 

Noi siamo talmente potenti che con l’intenzione possiamo escludere la “mancanza” dalla nostra mente, possiamo SCEGLIERE di non considerare le vibrazioni ad essa associate.

 

Eh si.. se dentro noi stessi abbiamo già autonomamente considerato e valutato la vibrazione che ha determinato il nostro comportamento, non abbiamo motivo di innescare sensi di colpa… perché non proviamo invece ad accendere la nostra consapevolezza circa il tipo di vibrazione che vogliamo assorbire? Preferite quella amorevole o quella che conduce alla mancanza di amore? Qui si vede il protagonista che siete della vostra vita! Qui si vede cosa scegliete di cocreare!

 

Tra consiglio e giudizio…

Ma che tipo di risposta diamo ad un consiglio? Che tipo di risposta diamo ad un giudizio? E poi che differenza c’è tra consiglio e giudizio??? Beh… non credo abbiano molta importanza le etichette e le definizioni da vocabolario… quello che conta invece credo siano i contenuti… lasciamo da parte le sottigliezze della forma…

 

Per quanto mi riguarda sto imparando ad accettare i consigli se questi elevano il prossimo come pure me stesso.

 

Di fronte ad un consiglio sarà la mia consapevolezza mentale a dover comprendere che una mia eventuale risposta dettata dall’orgoglio, sarebbe pilotata dall’ego e quindi mi farebbe ritrovare ad avere il classico “paraocchi”…  Allora perché non accettare un consiglio se esso si dimostra edificante per me e per tutti sotto ogni punto di vista??? E’ qui che entra in gioco il riscatto dell’individuale capacità di discernere il vero, che per me equivale a ciò che più si dimostra incline all’amore senza condizioni… tutto il resto non sono forse limiti posti da me (col mio eventuale orgoglio) o dagli altri (col loro pregiudizio)??? Sta a noi quindi pensare se quello che abbiamo di fronte è un giudizio o un consiglio! E’ gratuito? È edificante per tutti?? In maniera neutra, sono in grado di darmi risposta alla domanda “Perché lo accetto con gratitudine??” o “Perché non voglio che faccia parte del mio modo di pensare??”

 

Siamo in grado di rispondere mentalmente e con obiettività alla suddetta domanda??? Siamo in grado cioè di discernere che cosa eleva la nostra persona oppure che cosa non la eleva??? Si tratta di imparare ad attingere a ciò che riteniamo “il meglio”… e, nel rispetto del libero arbitrio, può darsi che qualcuno si renda conto che alcune volte quello che si reputa “il meglio” non faccia parte delle convinzioni/vibrazioni che si stanno esternando in quel momento… Una mente elastica, una mente aperta, si dimostra in grado di pensare nel qui ed ora senza influenze dettate dalle tradizioni o convinzioni passate. 

 

 Bene, compreso ciò possiamo renderci conto di aver fatto qualcosa di “sbagliato”. Questo “rendersi conto” potrebbe innescare un angoscioso senso di colpa. Avendo quindi già fatto la premessa che esso può essere determinato da ciò che dicono altri come da noi stessi,  arriviamo a dire che il senso di colpa altro non è se non un FANTASMA. Esso porta angoscia, paura, ansietà e ci impedisce di lasciare andare una situazione che vorremmo superare. Superare è come “cambiare il passato”… se quella situazione è determinante per un cambiamento interiore, accettatela, perché voi ora siete in grado di vivere nell’Amore!

 

Ripeto a questo punto che una persona può essere consapevole di non essersi comportata in “maniera appropriata” senza per questo sentirsi in colpa. Proprio per questo, la consapevolezza va oltre il fatto di aver compreso di aver sbagliato, la consapevolezza va mantenuta anche dopo, nel momento in cui si passa alla fase di imparare a PERDONARE SE STESSI. Che cosa starei facendo se non perdonassi me stesso??? Starei creando nuovamente mancanza, di certo non mi starei orientando all’amore incondizionato… non credete?!? In questo senso forse non avrei imparato la lezione… non avrei assorbito la richiesta di cambiamento… ma per fortuna a questa richiesta si può sempre rispondere… in ogni momento!;-)

 

 In altre parole, se uno sente di aver sbagliato è importante che rivaluti bene l’intera situazione con cognizione di causa, con consapevolezza, ed in questo modo trovi la forza per perdonare sé stesso. Il perdono di sé stessi è un atto d’amore incondizionato. Questa azione permette di girare velocemente pagina e continuare a percorrere la via dell’apprendimento con serenità. L’atto del perdono è di per sé una tappa che ha segnato l’apprendimento. Il senso di colpa sarebbe stato un test. Eccoci che ora il test è superato col perdono. Perché continuare a farsi male da soli? Se c’è stato un evento che vedete come un’errore, nel momento in cui lo si è compreso pienamente, il perdono deve essere sincero, profondo. Il perdono forgerà la vostra autostima ed in futuro nessuno potrà farvi sentire quel senso di angoscia che prima provavate.. una volta assimilato interamente il perdono di sé, l’autostima ne beneficia e voi potrete risplendere e riflettere la sicurezza di essere nell’Amore.

 

Anche in questo caso nulla può farvi del male se voi stessi, con la vostra mente, con la vostra consapevolezza lo permettete. Siamo in una fase di risveglio e questo sta accadendo alle soglie del 2012! Il mondo non vivrà più nell’oscurità!

 

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Commenti al Post:
rossanadgl14
rossanadgl14 il 25/05/09 alle 13:55 via WEB
Piacere Rossana. Blog bellissimo... grazie. Torno a leggere...
 
morbida1dgl
morbida1dgl il 25/05/09 alle 18:22 via WEB
Come detto in precedenza : Complimenti per il blog!":-) Il senso di colpa credo sia strettamente collegato a quei "limiti" che ognuno ha, ma che il giudice interiore non perdona. La consapevolezza nell'accettarsi con Amore, proprio perchè la perfezione non esiste,può apportare un'equilibrio interiore che in presenza dei sensi di colpa manca. Namastè :-) Antonella
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 25/05/09 alle 18:33 via WEB
Più semplicemente, (forse troppo?), se riusciamo ad osservare in modo distaccato e senza giudizio, noi stessi in azione, ecco che non ci identifichiamo con i vari personaggi (reazioni automatiche) che mettiamo in scena a seconda dell'evento che li ha mobilitati... Denudati da queste identificazioni... dov'è il giudice? Svanisce anch'esso, rimane pura osservazione e quell'amorevole sentire ( qui le parole non ce la fanno) che è forse quell'etica naturale, non condizionata da cultura, conoscenza, religioni...etica che paradossalmente si pone oltre il bene e male come opposti...lì ogni dualità cessa... è "amore". Non so se si capisce o se sono volata distante da ciò che hai voluto esprimere nel post. Ciao. Rossana.
 
ulisse90210
ulisse90210 il 25/05/09 alle 22:36 via WEB
Carissime Rossana e Morbida... Rossana, hai ragione, osservando in maniera distaccata non c'é giudizio... Il distacco é consapevolezza, rispecchia l'essere presenti. Delle volte però ci si accorge di non essere stati presenti... ed é qui che può crearsi il senso di colpa... qui il giudice interiore (come dice Morbida) può fare la voce grossa. Ad ogni modo quello che ho inteso dire é che possiamo SCEGLIERE se sentirci in colpa per quello che consideriamo come nostro errore oppure no. La consapevolezza quindi prosegue nel dopo.. non solo nel momento presente!Si tratta quindi di essere consapevoli dell'orientamento del mio pensiero cosa comunico a me stesso se mantengo senso di colpa? é amore incondizionato oppure é mancanza? E se mi focalizzo sulla mancanza come mai potrà divenire la mia realtà? Amorevole??? Io credo di no. Forse é necessario riflettere sul nostro potere individuale e come si sviluppa. COsa creiamo col pensiero, con i nostri attegiamenti con la comunicazione a noi stessi. Noi creiamo Mancanza o Amore senza condizioni a seconda di dove ci concentriamo. Il perdono é amore senza condizioni.Allora..Si inizia a vedere la fine del tunnel???
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 25/05/09 alle 23:08 via WEB
Non nascondo che sono in difficoltà. Non è assolutamente semplice essere sempre presenti al presente nel presente, questo implica liberare se stessi e l'attimo presente da ogni vincolo ( e già qui ...)è un pò ricreare una percezione diretta, pulita, non condizionata e condizionante. E questo essere presente non può essere un'attività qualunque, deve avere in sè uno stato di assenza, altrimenti è controllo... non attenzione. Questo genere di attenzione "passiva" non condanna ma è accettazione dei limiti della piccola mente umana. Il pensiero stesso è condizionato, è memoria, accumulo... e condizionante .Questa attenzione, consapevolezza agisce si nel tempo... dobbiamo richiamarci spesso però... dobbiamo forse porci al di là del pensiero pensato... quello che accusa o assolve. Non so se tutto ciò che ho detto ha un senso... Ciao. Rossana.
 
 
ulisse90210
ulisse90210 il 26/05/09 alle 09:42 via WEB
Certo Rossana... secondo me hai detto tutte cose sensate:-) Ad ogni modo é difficile, soprattutto all'inizio... ma son sicuro che un pensiero alla volta, un pò alla volta possiamo cambiare i nostri atteggiamenti evitando magari quelli che ci portano solo danno o turbamento o meglio... trasformando i negativi in positivi. Questa é consapevolezza in evoluzione! Tutti ce la possiamo fare... una volta capito cosa stiamo comunicando a noi stessi, se c'é una pura intenzione di portare una trasformazione interiore essa può avvenire. Certo é che servono 2 cose fondamentali: l'Autostima (senza di essa penseremmo sempre di non essere in grado a farlo) e l'intento (senza l'intenzione come si fare a innescare questo nuovo processo di cambiamento interiore?) Buona giornata... Andrea.
 
   
rossanadgl14
rossanadgl14 il 27/05/09 alle 13:40 via WEB
... e difatti quando cadiamo preda delle reazioni automatiche, questo mina l'autostima( Che stupida!) e le intenzioni rimangano intrappolate , veniamo portati in giro come fantocci... Si, Andrea, l'Intenzione, rimanere fedeli anche nelle azioni... (che ne pensi, sto viaggiando in zona?) Adesso mi guardo il video dell'autostima, anche se io mi stimo abbastanza... ma le reazioni automatiche mi fanno confondere...:)
 
     
ulisse90210
ulisse90210 il 27/05/09 alle 23:29 via WEB
Oh si Rossana, sei in zona... come me alla ricerca della consapevolezza... Comunque il percorso é soggettivo, ognuno vede le cose in modo diverso quindi non credo esista un giusto e uno sbagliato.. é un percorso, punto. Quello che cerco di fare é innescare la curiosità che conduca l'umano alla ricerca delle proprie magnifiche potenzialità aventi come centro l'autostima e l'intenzione pura. Queste potenzialità solitamente sono minate dalla paura, dalla disinformazione e così rimangono nell'ombra... forse un pò di luce aiuta la riflessione autonoma... poi comunque ognuno ha il suo pennello e dipinge la vita che vuole.. un abbraccio..
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 29/05/09 alle 11:51 via WEB
... e forse la mia via è sempre stata la danza... vi è un punto immobile nel movimento, lì tutto si con-fonde, temporaneo eterno,il limite e l'immenso... oltre ed "in" contemporaneamente. Ma non lo si può dire a parole, tutto trascende seppur tutto comprende... e in questo luogo ( che è qui) nella sublime estasi (essere con)...sai che noi siamo oltre i nostri pensieri. Ecco... :))
 
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