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ALLA RISCOPERTA DI FAULHABER
Post n°17 pubblicato il 19 Marzo 2010 da dolomitisymphonia
Domenica 14 marzo l’orchestra e il coro Dolomiti Symphonia, diretti da Delio Cassetta, sono stati protagonisti di un’emozionante e apprezzatissima esecuzione nel duomo di Tolmezzo. Il programma prevedeva la prima esecuzione assoluta in Italia della Missa Solemnis in sol maggiore di Johann Emanuel Faulhaber (1772–1835), dopo quasi due secoli di oblio. La partitura, concepita per soli, coro e orchestra è stata riscoperta nell’archivio della Mozartina di Paularo, ove è possibile ammirare una vasta collezione di strumenti e partiture d’epoca raccolta da Giovanni Canciani. Revisionata dai musicologi Prochazka, Flora e Furlani, la messa è stata presentata al pubblico italiano accanto all’offertorio "Laevavi Oculos" nel contesto di una celebrazione eucaristica molto partecipata. Il Duomo era gremito e molte erano le autorità presenti: tra queste l'arcivescovo emerito Alfredo Battisti, l'Assessore alla cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, l'arciprete della Cattedrale di Louny e il sindaco di Louny, la cittadina della Repubblica Ceca presso la quale visse e operò Faulhaber. Nulla si conosce sull’infanzia e sulla formazione di questo musicista: di lui si sa che nel 1791 vinse il concorso per il posto di direttore e insegnante nella cappella della cattedrale di Louny, dove conobbe Johann Kopriva (1754-1792) e Ernst Marant (1759-1800), che influenzarono il suo stile. Vicino all’estetica di Haydn nella concezione dei movimenti veloci, nelle sue composizioni Faulhaber si concede già venature romantiche sull’esempio del praghese Jan Tomasek (1775-1850). Egli raggiunge il vertice nella produzione sacra, comprendente quaranticinque messe; nell’organico strumentale impiega sistematicamente il clarinetto, strumento del quale era virtuoso esecutore e abile costruttore. Le quattro voci che definiscono il tessuto vocale si intrecciano in continue modulazioni, note di passaggio, appoggiature e ritardi in contrasto e in simbiosi con l’accompagnamento orchestrale, rivelando un linguaggio maturo e di rara bellezza. Nella messa in sol maggiore, eseguita da Dolomiti Symphonia, spiccano specialmente il “Gloria” (con una fuga a quattro voci) e il “Benedictus” con un fagotto concertante. L’entusiasmo provocato dalla prima esecuzione ha indotto il sindaco di Louny a invitare la formazione strumentale bellunese per replicare l’esecuzione della messa nella Repubblica Ceca già l’estate prossima. Nel frattempo la ricerca musicologia continua, e tra i progetti di Dolomiti Symphonia c’è la volontà di contribuire in modo attivo alla riscoperta e alla riproposizione al pubblico moderno l’opera di Faulhaber, comprendente oltre a pagine sacre anche pregevoli composizioni strumentali come sinfonie, musica da camera e brani per la danza. |